Quando arrivano gli eventi maggiori del Partito Democratico, YouDem riacquista qualche senso nel palinsesto informativo italiano. Purtroppo i congressi non si fanno tanto spesso, e la Festa nazionale solo una volta all’anno. Ma grazie al cielo quest’anno è coincisa con una situazione politica piuttosto animata, e quindi la trasmissione in diretta dei dibattiti alla Festa Democratica di Torino è diventata interessante per il pubblico ancora curioso della politica, sia sul canale 813 di Sky, sia sul sito internet: benché la scena sia stata rubata poi dal discorso di Fini a Mirabello.
I limiti di una “tv di partito” però si fanno ancora sentire anche nel 2010, quando persino l’Unità è diventato un giornale indipendente, spesso critico nei confronti dei vertici del PD e attento alle notizie e agli eventi che appassionano i lettori. E invece, la settimana scorsa, al momento della scellerata contestazione all’intervento del capo della Cisl Raffaele Bonanni, YouDem che aveva l’esclusiva in diretta di quella che di lì a poco sarebbe diventata la notziia di apertura dei maggiori siti di news, ha spento le telecamere e ha mandato in onda una musichina da ascensori e una grafica tranquillizzante. Roba che neanche le tv della DDR nei giorni della caduta del muro.
E insomma, ammettiamo anche che l’idea di YouDem sia stata un passo avanti nella comunicazione moderna del PD: poi però bisogna anche capirci qualcosa, di informazione e news.
sì, e redtv un passo indietro!!!
ma adinolfi sta ancora sotto palazzo grazioli?
e d’alema? latita ancora?!?
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