Sono a una svolta generazionale: nel mezzo del cammin di nostra vita, forse. L’ho capito guardando MTV. Una parte di me, attenta e affezionata alla cura formale e grafica di tutto ciò che ha a che fare con MTV – dalle sigle, ai jingles, agli spot pubblicitari – e al lavoro che MTV ha sempre fatto per mantenere un’immagine giovane, ma elegante, e una personalità moderna e comunque colta, nel suo ambito; questa parte di me, dicevo, si è irrigidita quando si è accorta per la prima volta di una serie di scritte che correvano in basso sullo schermo, su sfondo rosa e con guarnizione per niente ironica di cuoricini. Le scritte invitano lo spettatore a sfruttare un servizio di SMS che permette di sapere l’affiatamento di una coppia: si deve scrivere LOVE e poi i due nomi propri e si riceve una risposta che dà una percentuale di probabilità di riuscita e un estroso messaggetto di commenti sui due coinvolti. Lo stesso messaggio appare poi a rotazione con altri sullo schermo, sotto il video dei Cure, o di chi so io.

Beh, una parte di me l’ha trovata una regressione cheap e infantile, una resa al mercato tarro e insulso di suonerie, messaggini, e fesserie simili. Ai miei tempi, ho pensato… L’altra parte di me, nel frattempo, stava ricevendo questo SMS: “MatchMTV: 95%. Matrimonio, figli, e vissero felici e contenti! Luca ha perso la testa per Daria. Siete fatti l’una per l’altro!”