Godspeed You Black Emperor! – Lift your skinny fists like antennas to heaven

Provocatorio tentativo di dimostrare che se una band canadese dalla composizione variabile tra gli otto e i dodici elementi, battezzata con un nome assurdo – citazione da un documentario giapponese degli anni Settanta – pubblica un doppio cd dal titolo irrammentabile, composto di quattro suites di venti minuti ciascuna interamente strumentali salvo l’aggiunta di registrazioni vocali radiofoniche o stradali, utilizzando tutto l’armamentario strumentale del rock mescolato a orchestrazioni sinfoniche, archi e fiati, senza promuoverlo né diffondere interviste, tentativo di dimostrare, dicevamo, che un siffatto inqualificabile disegno potrà comunque ottenere la menzione di capolavoro su almeno quattro riviste musicali anglosassoni, e sul presente quotidiano, in nome della sua audace bellezza.

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