Sommersi dai lupini

Tra le molte mail arrivate, e che tendono a convincermi definitivamente della versione legumi, incollo questa per premiare la fantasia e la riflessione, persino esagerate.

Premetto che sono solo una misera studentessa di Lettere, quindi credo che non aggiungerò nulla di definitivo alla “faccenda dei lupini”, ma voglio dare anche io un contributo.
Aggiungo che l’anno scorso ho frequentato un corso monografico che prevedeva la lettura integrale dei Malavoglia, e durante questo corso ho avuto un’epifania abbastanza scandalosa: raccattando la posta apro uno di quei fogliacci con le offerte dei supermercati e leggo “OFFERTA SPECIALE LUPINI…” e noto sopra la figura di una specie di vongola. Parte una mobilitazione generale, con consultazione di enciclopedie, dizionari, internet, varie edizioni dei Malavoglia: niente. Le mie compagne di corso mi aiutano ad analizzare il problema. Ma veniamo al sodo:

“(Quel disgraziato di Verga per tutto il libro non ci dice mai niente di questi dannati lupini, se non che fossero “avariati” e “fradici”).”

Smentisco. Verga dice cose molto interessanti sui lupini, e quasi tutte nel primo capitolo:
– […] Intanto l’annata era scarsa e il pesce bisognava darlo per l’anima dei morti […]
– […] aveva combinato con lo zio Crocifisso Campana di legno un negozio di certi lupini da comprare a credenza per venderli a Riposto, dove compare Cinghialenta aveva detto che c’era un bastimento di Trieste a pigliar carico. […]
– [..] e c’era anche compare Agostino Piedipapera, il quale colle sue barzellette riuscì a farli mettere d’accordo sulle due onze e dieci a salma […]

Facciamo ordine:
1) L’annata era scarsa di pesce a Trezza, un paese prevalentemente di pescatori, e non con grosse barche: trovo strano che esista una quantità tale di lupini-vongole quantificabili con 19 salme = 50 quintali (il conto dei quintali viene fatto in base al debito contratto – 40 onze – su quanto dice Piedipapera, e aggiungo che la salma è una misura per cereali), pescati tutti insieme. Invece è verosimile che dall’entroterra sia stata fatta una raccolta di lupini, che giungono a maturazione proprio d’estate e che presumo essere commerciati tra agosto e settembre.
2) Ma aggiungiamo dati temporali: la Provvidenza parte un sabato di settembre 1865. Verosimilmente nel 1865 non si era ancora presentato al mondo l’effetto serra, le stagioni esistevano e siamo in Sicilia, quindi faceva caldo (come dimostra anche il temporale-tempesta successivo). Lo zio Crocifisso combina un negozio di lupini “a credenza”, cioè senza pagamento immediato, ma con un conto da saldare dopo l’affare. E i “dannati lupini” sono avariati. Ora: la Provvidenza non è che una piccola nave (governabile da 2 persone!), e 50 quintali di lupini-vongole occupano uno spazio considerevole, al contrario di 50 quintali di lupini-legumi. Aggiungiamo il caldo e il fatto che si tratterebbe di pesce: arrivare a Catania con una stiva stracolma di vongole avariate a inizio settembre non deve essere il massimo della salute, magari i lupini-legumi avariati avevano solo un po’ di muffa.
3) I lupini avrebbero dovuto essere venduti a un bastimento “di Trieste”. Ora, non è che quel bastimento dovesse poi rivenderli a Trieste, ma verosimilmente i lupini sarebbero serviti come provviste per il viaggio. Le vongole (già avariate!) mi sembrano una cattiva provvista per il viaggio, invece dei legumi avrebbero variato la dieta dei marinai, e sono anche più facili da conservare. 

Ma non sono un’esperta di dieta marittima, né di carichi di imbarcazioni né di Verga. Potrei sbagliarmi su tutto, è vero, ma tutte queste risposte a me erano sembrate abbastanza convincenti, forse proprio perché me le sono date da sola. Tanto convincenti che non ho “disturbato” il professore che ha tenuto il corso. Il professore in questione è Romano Luperini, che ha curato l’edizione dei Malavoglia della quale mi sono servita per scrivere tutto questo. Prometto che se nulla di tutto ciò dovesse convincervi andrò a chiedere direttamente a lui, che dopo tanti anni passati sui Malavoglia forse qualcosa dei dannati lupini potrebbe sapere.
Grazie dell’attenzione. Alessia

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