Wittgenstein si allinea a quella di Mantellini
Facebook dici? Dunque, (Luca chiede un parere al riguardo per una ricerca che stanno facendo a Nova) ecco. Il mio parere e’ che sono diffidente. Che uso Facebook da molto tempo per non farci altro che dare una occhiata ogni tanto, leggere la posta, aggiungere amici che spesso non conosco e cancellare notifiche inutili a centinaia. Trovo l’interfaccia molto meglio di quella vecchia ma ricordo bene che a San Francisco l’anno scorso mi seccavo molto nel vedere tanta gente mollare il proprio client mail per usare sempre e solo quella di FB. Una moda destintata a sparire. Ora e’ il momento della stessa passione in Italia. Facebook e’ fantastico per gli eventi, e’ capace di creare comunita’ deboli in un istante, aggregare persone per uno scopo qualsiasi fosse anche la tutela della Lambretta anno 1958. E per questo magari restera’. Ma crea un diaframma intenzionale con il resto della rete che personalmente trovo insopportabile. Parto dal punto di vista errato: quello di chi aggiunge tutti quelli che glielo chiedono. A meno che non siano una automobile o uno con la faccia da Orango ed un nome falso. La mia rete sociale su FB e’ insomma un falso (come immagino quella della maggioranza dei suoi utenti) e cosi’ e’ normale che non me ne curi troppo. La privacy e’ molto migliorata su FB da un po’. Impazzendo un po’ e’ possibile creare differenti livelli di confidenza fra i vari profili che abbiamo sottoscritto, ma mi secca che sia difficile cancellarsi (dicono che tengono i tuoi dati se domani volessi cambiare idea) ma anche la privacy in uno strumento impersonale (come FB e’ per me) e’ un simpatico sovrappiu’. Cosi come il non poter esportare i profili altrove, cosi’ come immaginare di poter comprimere molto della propria esperienza di rete in una piattaforma le cui regole sono dettate da altri. La mia avventanta previsione e’ che Facebook si ridimensionera’ molto nei prossimi mesi. Oggi i suoi limiti sono un valore per chi intercetta la complessita’ di Internet e vuole un ambito conosciuto per le proprie relazioni. Ma la rumoroso eccezione di un ambito chiuso dentro Internet che viene preferito a Internet, nei miei pensieri e’ destinato a essere superato domani. O cosi’ almeno intimamente spero. Ma non ditelo in giro