Gli umori della base/2

Per darci un’idea dell’aria che tira. (e apro i commenti che famo prima)

Caro Luca,non ti ho mai scritto in vita mia e non credo che lo rifarò molto spesso, ma ogni tanto leggo il tuo blog. Condivido da cima a fondo, parola per parola quello che ti ha scritto Marco. Non so se io sono la base, mai avuto una tessera, ma sappi che alle Europee, per la prima volta nella mia vita, ho votato scheda bianca, e la candidatura di Franceschini mi ha confermato di aver fatto bene. Datemi un buon motivo, uno solo, datemi un buon volto per tornare a votare Pd, io non vedo l’ora. E soprattutto, per l’amordiddio, non scrivete, sul congresso di dopodomani al Lingotto, frasi alla «giro, vedo gente, faccio cose» come questa: «Non siamo lì a decidere un candidato alla segreteria, ma non sappiamo neanche bene per cosa siamo lì, se non per vederci, contarci e cominciare a capire cosa vogliamo». Al Lingotto, invece, dovete eleggere un candidato (condivido i nomi fatti da Marco, altro che Ivan Scalfarotto, degnissima e capace persona per cui ti sei meritevolmente speso, ma non il leader di un grande partito) che si batta a qualunque costo e con qualunque mezzo lecito e morale, con onestà e con ferocia, per vincere al congresso di ottobre. E pazienza se si perde. Forse non immaginate l’entusiasmo di decine di migliaia di persone come me che aspettano solo un volto vero e una idea moderna e progressista del mondo a cui dare il voto senza più turarsi montanellianamente il naso. Adesso tocca a voi, e non c’è più molto tempo per gli indugi. Ciao, S.


Avevo scritto ieri a” piombini democratici”. Marco, oggi sul Wittgenstein, dice le cose che penso, meglio di me.
Francesco

leggo il post “Umori della base” e ti scrivo
Mi riconosco in pieno e credo che sia giusto provarci. Ora, subito.
I “piombini” ci mettano del loro, noi faremo la nostra parte.Credici
Al congresso SARANNO tanti, dotti, medici e pazienti…ma qualcosa in più da voi potrà e DEVE arrivare
Con affetto
Rp

Ciao Luca,
ho appena letto il contributo di Marco che hai pubblicato e che mi ha tolto letteralmente le parole di bocca. Scusa se anche io non mi dilungo in cerimoniali. Ti scrivo perché da molti segnali, e soprattutto da un pezzo di Civati letto qualche giorno fa, ho avuto il sentore che dal “vostro movimento”, che sento anche mio, possa nascere un qualcosa di simile a un’endorsement di uno tra Bersani e Franceschini.
Parlo quotidianamente con tantissima gente di sinistra, delusa fino all’amarezza più profonda da questa classe dirigente, e ti posso assicurare che questa sarebbe davvero percepita come la pietra tombale sul progetto PD.
Purtroppo non potrò essere a Torino ma spero si faccia tutto il possibile perché dallo sfacelo attuale possa nascere una candidatura forte, con le spalle larghe, che faccia partire un progetto di lunga durata in totale discontinuità con quella caricatura di progetto che i sopravvissuti ex-DC ed ex-PCI stanno portando avanti.
I rischi e i problemi sono evidenti ma, ne sono sicuro, saremmo in tantissimi a supportare una soluzione del genere.
Francesco

Solo per dire che condivido dalla prima all’ultima parola la lettera di Marco (“Gli umori della base”).
Convincere la Serracchiani sarà fondamentale.
Matteo

Sono sicuro che sabato al Lingotto sarà bello e mi dispiace moltissimo di non poter venire.
Spero vivamente che tiriate fuori un nome per le primarie. Mica per altro: perché sarà una scelta di una certa rilevanza e i nomi venuti fuori finora non mi sembrano i più adatti
ciao
DV

Lo ha detto Marco meglio di me
Siamo in tanti. Ciao, Fabrizio

Ciao luca, forse come altri sconosciuti eccezionalmente scrivo a te autore di un blog. In genere mi sembra strano scriversi fra sconosciuti,  ancora di piu scrivere unidirezionalmente. Ma superero’ i miei limiti. L’eccezione e’ l’attesa della riunione torinese , l’eccezione e’ l’attesa di un progetto che dia uno sbocco ai pensieri e alle emozioni di individui dispersi e distanti dalle forme di rappresentanza dell’attuale partito democratico. Sicuramente io non sono base , non sono vertice, non sono dentro, da sempre vicino e da sempre “deluso” di non potermi sentire base. Forse caratterialmente rimarro’ sempre laterale alle organizzazioni, ma attendo da gente come Te e i ” piombini” cosi’ come da Debora Serracchiani un’ ipotesi innovativa e di costruzione di idee che mi faccia divertire a sentirmi base e a condividere idee. Costruire uno spazio nuovo della politica, senza riportarmi a genealogie nominali o a storie, tutte giuste ma tutte improprie dell’attuale sfida. Questo spazio dovrebbe fare e proporre, a me come ad altri, l’idea di potere stare” anche dentro” e costruire la base, non so se questo accadra’ ma ovviamente ci conto. Lucidamente mi  appassiono ai progetti ed alla maniera in cui un manipolo di uomini e donne con meno schemi e minori blocchi possano scompaginare, rimescolare e riordinare una idea di futuro per me uomo di 43 anni e poi  forse per mia figlia di appena 6 anni.
grazie ciao fate il possibile.
luciano

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41 commenti su “Gli umori della base/2

  1. Pingback: Quello che ci aspettiamo Sabato « Il Ferdinando

  2. Giorgio

    Mai entrato in un circolo, andato ad una riunione, ad una manifestazione politica ecc. E alle ultime europee non ho votato. Però sarei venuto a Torino se solo il volo da Bari non fosse costato una cifra esagerata. Ora o mai più: un vostro (nostro, mi viene da dire) candidato! Nessun appoggio a Bersani o Franceschini. E che sia diverso dal bravissimo Scalfarotto, che però sarebbe un film già visto.
    Sì, un candidato, per favore. La Serracchiani sarebbe stata ottima (anche) sotto il profilo mediatico, quindi davvero con possibilità di vincere. Ma se invece, come sembra, sarà la foglia di fico di Franceschini, andate comunque per la vostra strada. L’occasione è irripetibile e la situazione è ben diversa dalle scorse fasulle primarie. Voglio proprio vedere se a questo giro Serra direbbe di nuovo “ok, Scalfarotto, ma dobbiamo battere Berlusconi, quindi voto Prodi”.
    Questa volta il limite di sopportazione è stato raggiunto, per questo bisogna approfittarne! Probabilmente il vostro (nostro) candidato perderà, ma sarà stata la migliore delle sconfitte possibili. Vediamo di conquistarcelo il nostro posto al sole, senza delegare la realizzazione dei nostri progetti ai dinosauri del partito. Proviamoci, cavolo!
    ciao
    giorgio

  3. Corrado

    +1 per Marco anche da parte mia.
    Serracchiani o, meglio ancora, Civati candidato alla segreteria sarebbero l’inizio di un nuovo PD.
    Candidati per vincere.

    Corrado

  4. riccardo r

    se ho capito bene Marco suggerisce una diarchia Civati-Serracchiani?
    Sarebbe una novità mostruosa (sempreché si trovino daccordo).
    Io alle primarie li voterei.

  5. Salvatore

    Ho avuto la miserabile scusa della carta d’identità scaduta per non votare e non farmi male. Torniamo a vedere tutti insieme l’alba che siamo ancora giovani. Civati è un’inizio e siamo tanti a pensarlo. Ciao

    Salvatore

  6. salvatore

    Un candidato che sia espressione dell’area dei “piombini”, viste le candidature di Bersani e Franceschini, rischia di togliere voti a quest’ultimo, consegnando il partito a Bersani.
    Insomma, se fosse il realismo a prevalere, si dovrebbe rinunciare a quella che, allo stato, pare essere una candidatura di bandiera: sicuramente utile a dare voce, corpo e numeri ad una causa, ma priva di possibilità di vincere, e potenzialmente dannosa se dovesse favorire Bersani.
    Però non nego che – abbandonando quel realismo che da anni mi fa votare per il “meno peggio” – l’idea di provarci, mettendosi finalmente alla prova, mi attira molto.

  7. Fabrizio

    D’accordo con Marco. Ci sarei voluto essere, a Torino, ma quel giorno là trasloco, a Bologna. Ma sarei intervenuto ad applaudire per quelle cose che dice Marco. Tutte quelle: la Serracchiani ha vinto le Europee e deve andare in Europa, altrimenti non si candidava. Soru ha perso le regionali e deve stare a fare l’opposizione in Sardegna, altrimenti non si candidava. Renzi è sindaco di Firenze, auguri. Scalfarotto è una risorsa importante ma non lo vedo come leader. Civati segretario!

  8. luca

    grazie luca
    grazie marco

    condivido tutto

    alle europee ho votato solo perchè lo chiedeva pippo
    http://civati.splinder.com/post/20653476

    “per cambiarlo prima bisogna votarlo”
    ma adesso bisogna cambiarlo veramente…
    e ci dovremmo accontentare di bersani e/o franceschini???

    ciao

  9. Nico

    Non c’è molto da aggiungere. Mi aggiungo al gruppo.
    Ma:
    Non condivido i pensieri di quelli che si sposterebbero a destra (ok, è un’esagerazione per esprimere il disappunto). Non condivido nemmeno i discorsi di chi manda commenti del tipo “vi stiamo aspettando al varco, fate qualcosa!” Facciamo tutti qualcosa, i Piombini lo fanno tutto il tempo; portiamo i nostri contributi.
    Comunque dovrebbero capirlo anche i vecchi del partito, un segretario giovane e magari donna (per me Debora potrebbe candidarsi), spariglierebbe alla grande e porterebbe aria fresca alla politica italiana.
    In bocca a lupo! Vi seguo da 3000 km
    nico

  10. cristina

    Pippo for secretary! Yes, maybe, he can. Comunque questi sonnacchiosi belli addormentati (i Bersani & Company) devono risvegliarsi con una secchiata di acqua gelida. Un bel gavettone estivo. E poi tutti a casa. Ce l’ha fatta Renzi a Firenze ce la può fare Civati a Torino (anche se è milanes :-))

  11. Gianluca

    Non vorrei eccedere in realismo.

    Ma un conto sono i desideri, un conto è come investire al meglio l’incredibile capitale di persone ed idee che continua ad animare un tessuto, quello del Pd, che dovrebbe essere vicino alla necrosi ed invece continua ad essere innervato da energie positive forse immeritate.

    Prima domanda: davvero prima di attribuire perseverenza nell’errore ad altri nn riusciamo noi stessi ad imparare la lezione che scaturisce dai nostri sbagli? davvero non abbiamo capito che la differenza tra il voto europeo alla Serracchiani e quello a Scalfarotto sta nella capacità della prima di convogliare il consenso tanto della società civile (incivile?) quanto quello strutturato ed organizzato nel partito? davvero speriamo che una proposizione, mi sia consentito il termine, in rottura sia capace non dico di essere vincente ma anche semplicemente di non ridursi a testimonianza?

    Seconda domanda: non stiamo caricando di eccessive responsabilità chi ha avuto il merito, straordinario solo per l’Italia e il Pd, di far pesare la distinzione fra base e vertici, fra ex e neo, fra volenterosi e ignavi? non stiamo contribuendo, ognuno per il proprio verso alla costruzione di una nuova attesa messianica che, mi sia concesso, ha nuociuto più a chi aspettava la distribuzione dei pani e pesci che a chi prometteva di moltiplicarli?

    Ultima domanda, forse la più scomoda da affrontare: questa generazione (per favore andiamo oltre il totocandidato..) è pronta a guidare un partito e più in generale un Paese? Non si sta ripetendo, come altre volte nella storia del Partito e del Paese, un ambizione che rischia di trasformarsi in presunzione di incarnare la novità piuttosto che di costruirla? Un eccesso di creazionismo quando forse quello che è sempre mancato è un darwinismo della classe politica e dirigente in generale?
    Io capisco benissimo benissimo il fascino obamiano della novità e l’ho subito a mia volta, ma mi domando se esso nn vada collocato in contesto storico, sociale e culturale che, almeno ai miei occhi, non è sovrapponibile al nostro, ne tanto meno, adattabile in una scala ridotta.

    Nell’articolo di Andrea Romano che narrava il primo incontro di Piombino c’era scritto testualmente “Sabato e domenica ho ascoltato a Piombino gli interventi e le riflessioni di quasi cinquanta tra parlamentari e dirigenti, locali e nazionali, che non intendono bussare alla porta per chiedere di contare ma si preparano a porre domande serie e pesanti a coloro che guidano il PD più per caso che per virtù.”.
    Ecco.
    Impropriamente per uno che contribuisce alla discussione solo con l’ascolto, spero di non vedere snaturato quello spirito con la pulsione, comprensibile per carità, di contarsi piuttosto che di chiedere e ancor di più di pretendere e valutare la risposta.

    Scusate se ho condiviso dubbi che di solito coltivo in soliloqui abbastanza sbilenchi, ma Tommy con la stomatite e la notte insonne che ne è scaturita, hanno contribuito al bisogno di rovesciare su terzi i miei deliri..

    Buona giornata.

  12. Gabriele

    La base sogna un PD nuovo, un PD “piombino”, un PD moderno. Questo è un momento decisivo, può diventare epocale. La base è stufa di vedere sempre le stesse facce alla guida del partito (che poi sono i giovani degli anni 80). Non è possibile che Civati, Sofri, Scalfarotto, Serracchiani, Gozi, Renzi etc siano considerati giovani a 40 anni e passa… quando i “nostri” dirigenti ben prima hanno iniziato ad avere incarichi nei propri rispettivi partiti…

    Io confido nella Serracchiani. Pensateci bene, la Serracchiani sta facendo fallire i piani di D’Alema: ovvero candido Bersani che rappresenta il riformismo, che rappresenta il “nuovo”. La base è pronta a votare contro le indicazioni dei vertici perchè la sconfitta dei vertici è talmente eclatante che adesso non ci sono alternative.

    Un monito: o il piddì risorge come squadra e come partito oppure sarà una un fallimento individuale per tutti quelli che vi faranno parte. Questo alcuni dirigenti non lo hanno capito che se perde il pd, perdono anche loro, D’alema in testa.

    Ultima considerazione (non marginale): siamo sicuri che il tesseramento sia corretto, limpido e reale ? se uscirà fuori della spazzatura o situazioni poco chiare a chi ci si può rivolgere ?

    Grazie e forza “piombini”…

  13. daniele

    Smettetela di fare la corrente introversa e iniziate a fare politica: eleggete un candidato alla segreteria (Ciwati/Serracchiani) e battetevi col sangue agli occhi.

    E, per favore, mettete in agenda la questione della libertà della Rete e del ripensamento del copyright: non riesco a pensare a niente di più di sinistra oggi che al fatto di affermare la natura sociale della produzione e fruizione dei contenuti.

    Armatevi, armiamoci e partiamo.

  14. daniele

    La Tinagli fa della Serracchiani un cavolo venuto su dal nulla e, invece, dimentica che è un dirigente locale che ha il supporto del territorio, proprio come Renzi. La differenza è stata nel coraggio, e noi questo stiamo chiedendo ai piombini.

    Ma, poi, aspettare cosa: con Franceschini o Bersani segretario il PD è andato.

  15. NICOLA

    Ciao Luca
    Sabato sarò a Torino, per dire che non se ne può più di trombati, bolsi e riciclati che tengono la posizione a dispetto di tutto e tutti. Chi ha la responsibilità dello scempio di questi anni deve farsi da parte. Avrete il mio sostegno, e mi iscriverò al Pd per qiuesto, solo se esprimerete un candidato vostro ale primarie.
    Grazie comunque per il tupo blog che leggo regolarmente.

    Nicola

  16. luisella

    Se si candida uno di voi alla segreteria del piddi’ per la prima volta nella vita prendo la tessera di un partito. Diro’ con gioia e orgoglio ai miei figli che abbiamo provato a fare qualcosa per il nostro e loro futuro. Voglio che riconoscano nella politica uno strumento per conseguire il bene comune. Non chiedo troppo, vero?

  17. ellekappa

    Senza nulla togliere alla “freschezza” della Serracchiani, di Civati, di Scalfarotto e del chierichetto Renzi,se poi qualcuno mi spiega perchè “Bersani No” gliene sarei eternamente grato.

    Quale è il suo problema? E’ vecchio? E’ amico di D’Alema? Troppo “di sinistra”? Cosa ha fatto di così sbagliato? Quale è il suo peccato originale?

    Detto questo, fosse per me candiderei la Bonino (cfr. Christian Rocca). O è troppo anziana?

  18. andrea

    Se non si trova una alternativa a Bersano- Franceschini il PD è morto.
    D’altronde pensare che per recuperare voti bisogna allearsi all’UDC e non convincere la gente che non ti vota più a tornare a farlo lascia capire la statura di certi politici.

    Ah, attenzione, se passano le primarie per solo iscritti dovreste uscire dal partito: vuol dire che la malafede ormai è invincibile.

  19. Drewdrew

    Personalemente non sono di sinistra ma sono enormemente deluso dalla destra pur non essendone mai stato un “fanboy” (e solo qualche volta elettore), è qualche anno che non voto non per disinteresse, ma per mancanza di figure alle quali senta di poter affidare il mio voto.

    Se devo essere sincero vedo in Sofri Scalfarotto Serracchiani ottime persone, valide e preparate,persone che voterei, ma con l’assoluta certezza che difficilmente potranno smuovere quei palazzi, in cui sono altri gli interessi che contano.

    Se non nasce un movimento popolare di dimensioni colossali (altro che V-day)per cambiare qualcosa in politica bisogna essere disposti a sporcarsi con quello che è il gioco della politica, fatto di promesse promessine appoggi chiari e occulti.

    Io non ne sarei in grado e voi?

  20. Paolo

    Non per sembrar disfattista, ma ero di quelli che leggevano il Foglio quando fu lanciata la “lista pazza”.
    A leggere lì, tutto il supporto dei simpatizzanti, le “valange” di mail accorate, sembrava che sarebbe stata una vagonata di voti.

    Sappiamo bene che la delusione della qeulli dellalista andò oltre ogni loro immaginazione.

    Attenti a non farsi prendere dallo stesso entusiasmo, salvo poi realizzare che si trattava di una risicata minoranza, seppur rumorosa e entusiasta.

    Verificate i numeri!!!!

  21. Alessandro

    Tra un anno (e sono buono) non si ricorderanno di voi. Già ora non sanno chi siete.

    Vi do un consiglio: ricordatevi bene che è dal mondo reale che si arriva al blog e poi da lì si ritorna al mondo reale, usandolo come un negafono.

    Voi nascete nel blog, non gliela potete fare.

  22. Francesca

    condivido le parole di marco. domani sarò a torino perchè voglio credere che abbiamo una possibilità non tanto e non solo come formazione politica ma come paese.

  23. Stefano

    Non potrò essere a Torino e mi dispiace, spero di poter andare alle primarie ma se la scelta fosse tra DS e Margherita non andrò neanche lì. Tirate fuori un candidato che sia del PD e correrò a votarlo.

  24. Pingback: Tutti al Lingotto « Briciole caotiche

  25. Fiorella

    di solito evito il coro degli “anch’io” ma quando ho letto il post di Marco ho capito di avere sempre avuto torto: la telepatia esiste, eccome.
    La mia proposta è una roulotte di fronte alla sede del PD e un contratto a progetto a Uri Geller. Poi speriamo nel miracolo, ché fino ad ora con la ragione non ha funzionato.

  26. Massimo

    Ma se proprio dobbiamo fare un nome, pensare ad un canditato per la segreteria del PD… perchè non Sandro Gozi?
    Non lo conosco molto, ma mi sembra già abbastanza esperto, un ottimo curriculum, molto preparato su vari temi, non si può dire che “viene fuori dal nulla”, e inoltre, elettoralmente parlando (visto il paese in cui siamo) è molto presentabile: sposato… con figli… sportivo… di bell’aspetto (ma guarda cosa mi tocca scrivere…).

  27. Anonimo

    Da una parte chi liveblogga in real time con l’iPhone su friendfeed facendo social networking.

    Dall’altra (Lega Nord) chi va per strada e in fabbrica a prendersi i voti della “ggente” e degli operai uno a uno.

    Ho la vaga impressione che per i primi le cose non potranno che peggiorare…

  28. Eugenio

    Che dire? sn cose che io condivido avendole scritte qualche settimana fa

    http://ilmetapapero.wordpress.com/2009/06/24/se-non-ora-quando/

    http://pdobama.ning.com/forum/topics/se-non-ora-quando

    A chi parla di radicamento sul territorio, ecc. ecc. ricordo solo che la Serracchiani ha stracciato in preferenze il segretario PD dell’ ER (!)

    L’argomento seracchiani/blogger e’ veramento stupido e in malafede, eprche’ oltre a essere dirigente del PD i voti se li e’ conquistati sul campo, e non sui blog

  29. Alessandro

    Siete quelli delle cose pulite che non sporcano: si fa un congresso, si beve un po’ di vino, ci si parla tra persone (mediamente) colte e (mediamente) intelligenti, con l’idea che poi il popolo (bue?) ci venga dietro.

    Se non vi sporcate suole e mani in giro, old-style, hai voglia a bloggare, luchino.

  30. Paolocoss

    Anch’io spero che domani esca un candidato (e non un endorsement di uno dei due già in campo, anche perché sarebbe al buio).
    Detto questo: ci stiamo illudendo? Si perde comunque? Si fa la minoranza? Si viene ridimensionati?
    Può darsi. E con ciò? E’ una cosa che va fatta, perché è giusto farla e non servono altri motivi.
    Io non voglio morire pensando “ah, se avessi agito, se avessi fatto…”. E voi?

  31. Omar

    Quelle che si profilano potrebbero essere delle primarie vere.
    non ho ancora ben compreso il regolamento, ma devo dire che, mentre la scorsa volta la decisione presa di correre con Veltroni era dettata dalla necessità, oltre che dal convincimento, e non vi era alcuna possibilità di incidere andando con un candidato diverso e indipendente come avrebbe potuto essere Scalfarotto, questa volta la battaglia sarà vera, e si può vincere. il nome importa poco, basta che tutti quelli che saranno domani a torino, tutti quelli che hanno un seguito da spendere, vadano dritti nella stessa direzione. c’è un patrimonio di simpatia e di aspettative e di entusiasmo (siamo gli unici che possono ancora dire di averne conservata un’ultima goccia) che non deve essere diviso nè sprecato.

  32. svihnuhfvud

    ragass, questa (la direzione del PD) è gente che aveva appuntamento alle 10 e ha incominciato a lavorare (se così si può dire) alle 10.30 se va bene, poi pranzo in terrazza e alle 15 si sono dati tutti quanti che è venerdì. e doveva essere una cosa tecnica, regolamentare, ma importante, per preparare il congresso. ma per piacere

  33. Pingback: Il domani arriva domani | OpenWorld

  34. f

    io a quelli che dicono “eh ma i blog” vorrei chiedere se ci credono davvero o se non sanno a cosa attaccarsi.

    civati e serracchiani sono anni che fanno la famosa politica sul territorio. e proprio per questo non sapevate neanche chi fossero, se non siete di monza o di udine. è grazie ai blog che invece adesso sapete chi sono, e meno male che ci sono (come dice la canzoncina)

  35. Alessandro

    “io a quelli che dicono “eh ma i blog” vorrei chiedere se ci credono davvero o se non sanno a cosa attaccarsi”.

    Se l’hanno fatta così bene, è un peccato che non abbiano raddoppiato i voti del PD come hanno fatto di pietro o la lega.

    Forse saranno anche sul territorio (e comunque mi riferivo in generale a questi incontri Piombinesi/Torinesi che sanno molto di “adesso che abbiamo fatto il piano conquisteremo il mondo”…e non so, mi sa tutto di già visto e di così assolutamente fuori contesto storico), ma di certo non hanno influito su come gli italiani vedono il PD.

    Se non c’erano questi scandali, Berlusconi faceva cappotto.
    Il PD dal 33 è sceso al 25.

    Io non ho sentito ancora nessuna persona capace di raccontare un’Italia differente, raccontata in modo da attrarre la (mia) fiducia e il (mio) consenso e quindi il (mio) voto.

    Poi si può stare a chiacchierare di Bobbio, Einaudi e Berlinguer (tutti in salsa 3.0, perché il 2.0 è out), ma i voti così non si prendono.

    Non riescono a stabilire un contatto emotivo con le persone che (giustamente) NON si interessano del congresso del PD.
    Così, a meno di accordi UDCcesch,i saremo sempre minoranza. E comunque anche con Di Pietro toccherebbe allearsi, cercando magari di non farsi fregare come ragazzini, stavolta.

    Poi però Luca e Antonio li voglio vedere a chiacchierare insieme.

    Ma tanto poi, seriamente, ma davvero voi vi immaginate uno scontro Civati|Sofri|Serracchiani|Scalfarotto vs Berlusconi|Fini

    Dai, ci viene da ridere a tutti.

  36. Franco Balbo

    Sono stato a Torino…
    CIVATI – MARINO… e creiamo una vera alternativa in questo PD. In molti stanno aspettando il terzo candidato… “Franceschini ha esordito dicendo che il nostro obbiettivo era di fermare la destra ..e ci siamo riusciti”, Bersani “vi porto il mio saluto compagne e amici” “dobbiamo sapere che la nostra è una storia di 150 anni”. Dimenticando che il PD ha al massimo 2 anni. Se diamo in mano il partito a loro in molti se ne andranno..
    PIPPO CIVATI SEGRETARIO!!
    Franco Balbo
    Portavoce Circolo PD Lecco Centro

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