Notizie che non lo erano

Lunedì le agenzie di stampa hanno informato che “fonti della presidenza della Repubblica, in riferimento alla notizia ‘Fassina: Sconcerto Monti-Colle, serve più responsabilita«, smentiscono che ci sia stata una telefonata tra il Capo dello Stato e il presidente del Consiglio sull’argomento. La notizia, secondo le stesse fonti, è quindi priva di fondamento”. Martedì Gerry Scotti, dopo che molti giornali avevano citato come concreta questa possibilità, ha smentito così su Twitter l’ipotesi di un suo ritorno in politica come “leader del PdL”: «Ai buoni intenditori non commento una notizia che non esiste. Coraggio a chi ne ha bisogno, ossia a tutti».
All’inizio di questa settimana i giornali hanno dato molto spazio alle parole di un componente della segreteria del Partito Democratico, Stefano Fassina (che aveva avuto altre volte opinioni difformi da quelle della leadership del suo partito), che proponeva di non escludere l’eventualità di elezioni a Ottobre. Di un’ipotesi di caduta del governo per volere del PD si è quindi parlato per due giorni, fino a che il segretario Bersani non ha ricordato per la centesima volta che il suo partito appoggerà Monti fino al 2013.
L’arresto di un accusato che ha confessato credibilmente l’attentato di Brindisi di venti giorni fa in cui è morta una studentessa davanti a una scuola ha infine reso notizie che non lo erano tutte le fragili ma insistenti ricostruzioni di quei giorni sull’attentato di mafia, terroristico, destabilizzante, col concorso dei servizi segreti, eccetera.
Un refuso dall’effetto imbarazzante e catastrofico ha portato a questo titolo sul quotidiano romagnolo “La Voce”, ieri: “Conversano: tre morti per una figa di gas”.


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