Archivio Weblog

ottobre 2002

 

 

 

 

31 ottobre

Cose che mi ha detto Diego Piacentini, il giorno dopo i risultati del terzo trimestre di Amazon
È il vice di Jeff Bezos alla guida di Amazon da tre anni. Giovedì la società di e-commerce ha diffuso i risultati del terzo quarto (si chiama così; e il prossimo, quarto quarto), valutati positivamente da analisti e commentatori.
Wiitgenstein.it

Ancora noi in the middle
Ci sono quelli che la guerra no. Poi ci sono quelli che la guerra a volte sì, che sono contro quelli che la guerra no. Ecco quelli che la guerra a volte sì, ma questa volta no, che sono contro quelli che la guerra questa volta sì. Richard Goldstein contro Christopher Hitchens (e persino Greil Marcus)
Village Voice

Loredana senatore a vita
Vista la segnalazione di EmmeBi, ho letto su RockOL il dialogo tra Loredana Bertè e Chiambretti, e il commento di RockOL. Il pietismo nei confronti della Berté è sgradevole e maramaldo quasi come il cinismo che denuncia. Lei è fantastica
RockOL

Ma non starete esagerando?
Anche oggi il Riformista critica il governo da destra. Su Firenze
Il Riformista

Un onore per il Nobel
Non tutti sono così scandalizzati per il premio a uno che si è sbattuto un po' per tutti, e spesso ha avuto ragione. Jimmy Carter
New Yorker

Walk this way
Adesso hanno sparato anche a Jam master Jay dei Run DMC
New York Times

Se avete un problema con Dave Eggers, occupatevi d'altro
Salon difende un grande migliorabile scrittore (di cui si discute anche su Slate)
Salon

Il duello
"E, caro Bush, mi saluti tanto caramente il cast di Friends e in particolare Rachel: ho saputo della bambina, felicitazioni. Suo affezionato, umile servitore, Saddam"
New Yorker

Tirare a indovinare
William Safire difende il diritto dei giornalisti a immaginare come andrà, e a sbagliare. E ne immagina qualcuna
New York Times

Paninaro-o-o
Io e Andrew Sullivan abbiamo in realtà solo due cose in comune: usiamo il miglior computer del mondo e andiamo matti per i Pet Shop Boys. Come lui ("the Pet Shop Boys, whose last album, Release, is firmly embedded in my iPod as a lyrical Xanax"), linko James Lileks per questo secondo motivo
Lileks

Giù le mani dal Canada
Anche il National Post contesta "Bowling for Columbine", ma gli argomenti sono in questo caso stupidi: infatti Charlton Heston è un gaglioffo - malgrado sia orrenda la trovata della foto da parte di Moore - e gli americani non sono "il popolo più generoso del pianeta", semplicemente perché è una frase stupida. Ma questo lo sottoscrivo:
"His journalism, in short, on the subject of Canada and Canadians, is nothing short of shoddy, manipulative and untrue. The same can be said for his journalism on his own country, and indeed on the terrible and complicated issue he purports to adjudicate"
Più intelligente il commento di David Denby: buoni temi e buone intenzioni di chiarezza, confusi risultati. Al Washington Post sarebbe piaciuto, se Moore non fosse stato così vanitoso e ruffiano.
National Post, Washington Post e New Yorker

If he coulda he woulda, but he cain't so he ain't
Al cinema, Eminem fa schifo. Fuori dal cinema, anche
New York Observer

A quell'ora sono quasi sempre via
Pare fosse imperdibile la puntata di Cucuzza di ieri, con diretta fiume sulle nozze e i fichi secchi di mldr e crdm. Paola Cortellesi infierisce, sul Resto del Carlino: "È gravissimo che il pomeriggio, durante "La vita in diretta", si scambino per giornalisti personaggi con tanto di cintura dorata che fanno le interviste nelle case della gente"
La Stampa

Film di montaggio militanti
Dicono che a Pansa non piacciano gli allegati del suo giornale
Il Barbiere della sera

Da quando sei a Roma
Ieri sera dopo Ottoemmezzo sono tornato a casa e mi sono fatto un panino, come al solito. E chissenefrega di cosa fai la sera, direte voi. Già.
La Stampa di ieri, cronaca romana, su un libro che boh (corsivi miei):
"Adesso questo divertente "Tempo delle mele" all'italiana, che racconta le ambizioni e le depressioni dei rampolli della borghesia romana, apparso in libreria circa due mesi fa, è già arrivato alla seconda edizione e stasera Mario Andrea Vattani, consigliere diplomatico del ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno, nella sua casa che affaccia su via dei Fori Imperiali ha deciso di festeggiare la straordinaria ascesa della ventottenne Teresa. A brindare anche al film che verrà tratto, tra breve, dal romanzo vi saranno: il produttore Sandro Silvestri che ha tentato la scommessa, Alain Elkann, Carlo Macchitella direttore di Rai cinema, Carlo Rossella, Giuliano Ferrara, Luca Sofri, Maria Giovanna Maglie, l'ambasciatore Ortona e tanti altri ancora".
Wheee.

Ancora per fatto personale
Visto che mi hanno registrato un dominio con il suffisso .es invece che .it (hola, chicos!), che non rispondono alle mail da una settimana e al telefono manco a parlarne, qualcuno può mandare i vigili del fuoco alla sede di Register per vedere se è successo qualcosa?
Register.it

30 ottobre

"Quand'è l'ultima volta che avete sentito il Vicepresidente Cheney esprimere una qualsiasi parola di preoccupazione per i poveri del mondo?"
Jeffrey Sachs è "una delle maggiori autorità mondiali sui temi dello sviluppo". L'Economist l'ha invitato a scrivere su quello che i paesi ricchi stanno facendo per attenuare i bisogni del mondo. Lui non si è tirato indietro, e non ha badato a rischi demagogici. Dice che l'America, per quanto Bush teorizzi la costruzione di un mondo migliore, non fa assolutamente niente se non pensare agli investimenti militari (in effetti, della parte stimabile della cosiddetta "Dottrina Bush", quella sull'esportazione della democrazia e degli aiuti, nessuno ha più fatto parola). Dice Sachs che le mancanze dell'ONU sono un pretesto per calpestare l'ONU e che sono rese davvero preoccupanti solo dalla sfiducia nell'ONU propagandata per interesse. Dice un sacco di cose, Sachs, e alcune sono ingenue e facili. Ma bisogna avere la coscienza pulita, per poterlo rimproverare.
Economist

Patto tra gentiluomini
Sharon dice che non farà ammazzare Arafat: l'ha promesso a Bush. Sul Corriere della Sera una intervista di due pagine, in cui il primo ministro definisce "dolorosa concessione" la "divisione della nostra terra"
Corriere.it

Il mio settimanale di sinistra preferito
(lo debbo all'insegnamento del professor Perazzoni, lettore di lunga data)
L'Economist di questa settimana dice anche:
Le due "i" - Adesso anche delle ricerche scientifiche dimostrano una cosa intuitiva: i computer a scuola non servono. Si impara di più e meglio con gli insegnanti, e con i computer a casa. Risparmiate i soldi, e usateli per aumentare le classi e preparare gli insegnanti
La grande sòla di internet - Virus e hackers sono un pericolo grave più nell'allarmismo dei media che nella realtà. In realtà, quanti guai vi hanno mai creato? (Libération due anni fa dimostrò che le presunte perdite economiche attribuite al virus Melissa erano del tutto inattendibili)
Abbuffarsi d'amianto - Tribunali maldestri e avvocati sciacalli hanno reso le cause sull'amianto (come quelle sul tabacco. o i medicinali, i "mass torts") un fenomeno ingestibile e illegittimo. Regolare meglio, e far fuori gli avvocati.
Avoid weekends - La mostra di Mantova sui Gonzaga è straordinaria e affollatissima
Crash test - Le SUV, i fuoristrada, sono piene di difetti: l'unico motivo per comprarle è il senso di protezione. Solo che non sono neanche sicure
L'unico difetto del mio settimanale preferito è che è online a pagamento
Economist

Numeri riformisti
Qui a Wittgenstein ne siamo invidiosi, naturalmente: ma 2554 visitatori al giorno in tutto il sito non è proprio quella straordinaria campagna di comunicazione via internet di cui si era parlato. Complimenti comunque
Webtrends

Il Berlusconi-bis, come ai vecchi tempi?
Secondo il Riformista "l'epitaffio" in prima pagina dedicato ieri dal Corriere della Sera al ministro Tremonti, introduce un rimpasto. Ma dalla lista dei ministri deludenti manca qualcuno
Il Riformista

Quei comunisti del New York Times
Se sono diventati così faziosi e di parte come la stampa conservatrice va dicendo, come mai quelli del Times sostengono due candidati repubblicani?
Tapped

Apprendisti presidenti
Martedì si eleggono senatori e congressmen, ma anche i governatori di diversi grossi stati. Se i democratici incassano parecchie vittorie, come pare, avranno una bella scuola quadri per le presidenziali
USA Today

Apple pride
Non che il titolare qui, possa vantare grandi curriculum e successi: non stupirà quindi che la cosa che ha scritto che gli ha garantito i maggiori consensi di sempre è un pezzo dedicato al miglior computer del mondo, che perciò ripropone (squadra che vince), in garbata risposta a GnuEconomy
Il Foglio

Il panino da tre anni
Prima, per dare una razione di cibo durevole ai soldati nel deserto, la soluzione era un cavo lungo seimila miglia a cui attaccare un congelatore. Poi è arrivato "il panino"
Salon

Togli quello stupido floppy da quello stupido drive
"Messaggi di Windows riscritti da Scott, quello che mi tartassava al liceo"
McSweeney's

I ghiacciai, il freddo, i fiordi, e tutta quella roba lì
Detti tutti i luoghi comuni possibili, il nuovo cd dei Sigur Ros è bello quasi come il precedente, a cui somiglia assai (come il nuovo di David Gray ): solo la confezione è migliorata
New York Times

Cavanna Traslochi
Daypop - il motore di ricerca dei weblogs - è fermo per due settimane, il titolare lo sposta nella Bay Area
Researchbuzz

29 ottobre

Le cause e le giustificazioni
Caro direttore, io penso questo: che l'argomento a cui il Foglio ha diffusamente obiettato nell'articolo in prima pagina di sabato sia un falso argomento. Non è vero, cioè, che per alcuni "le istanze nazionali represse giustifichino il terrorismo come variante delle guerre di liberazione". O meglio, può essere vero per alcuni squinternati non all'altezza di polemica. La tesi più condivisbile - che io condivido, per esempio ­ e a cui ti chiederei di obiettare, prevede la sostituzione di una sola parola: "le istanze nazionali represse causano il terrorismo come variante delle guerre di liberazione". (Vedo che oggi Francesco Cossiga scrive sulla Stampa che "l'atto del terrorismo ceceno è il frutto avvelenato della testarda attuazione di una politica "neo-imperialista" dei governi di Mosca" e che "suona pericolosa la solidarietà" concessa da Europa e USA al governo di Putin)
Il Foglio
Ieri sera, a Ottoemmezzo, Marco Pannella ha detto una cosa che mi ha fatto pensare, a proposito della presunta identità tra tutti i "terrorismi". Ovvero che c'è differenza tra i terroristi che si fanno saltare in aria e quelli che minacciano di farsi saltare in aria. I secondi, che mi ricordi, non lo fanno quasi mai.

TREMONTI
Risulta che nei giorni scorsi il ministro Giulio Tremonti abbia offerto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi le sue dimissioni e che il Cavaliere, dopo un lungo colloquio, abbia convinto il responsabile dell'Economia, amareggiato per gli attacchi alla Finanziaria provenienti soprattutto dalla rissosa Casa delle Libertà, a soprassedere, rinnovandogli stima e fiducia. Tremonti, con l'intervista al Corriere di domenica scorsa, ha difeso la linearità delle sue scelte, in un contesto congiunturale difficile in tutta Europa, con toni finalmente pacati e realistici. L'episodio delle dimissioni offerte e respinte, che probabilmente riceverà oggi una rituale smentita, è significativo e a suo modo istruttivo. Tremonti ha ottenuto la fiducia totale del premier e ne siamo lieti (è un nostro apprezzato ex editorialista, uomo di gran qualità). Ma di fiducia (nel senso di voti anche in Parlamento) questa Finanziaria di corto respiro ne avrà bisogno. Molto bisogno. E la fiducia si recupera anche risparmiando sulle promesse che non si possono mantenere e sulle stime troppo generose, come quelle sulle entrate della legge di bilancio. E pure, se è consentito, con un briciolo (ma solo un briciolo, per carità) di arroganza intellettuale in meno. Buon lavoro, professor Tremonti.
Corriere.it

Ford, ragazzi, era Ford. Gerald Ford, mi raccomando
Mi era sfuggita questa disavventura del Riformista (fu in Austria, scendendo dalla scaletta dell'Air Force One sotto la pioggia: Ford cadde e disse che sua moglie lo aveva spinto. Dopo si fece la fama di non saper scendere le scale e masticare il chewing-gum assieme)
Il Riformista

Stamattina
È agli arresti domiciliari Vittorio Cecchi Gori
Repubblica.it

"Guai nel settore israeliano"
Ancora l'insuperabile Trudeau sull'Iraq che verrà
Doonesbury

A rimorchio
C'erano due buoni mensili di musica. Uno, Q, sta sbracando sul giovanil-cazzone, seguendo il trend di FHM, e ora ha un nuovo direttore che viene dal nu-metal. Resta il fin troppo paludato Mojo (segnalazione di EmmeBi)
Guardian

Carbonari
Dal Barbiere della Sera giunge la seguente garbata e anonima spiegazione, con successivo dibbattito: "Caro Wittgenstein-Luca, mi spiace deluderti ma non sei il mio ispiratore. Anche se il tuo precedente intervento su Condoleeza è in linea con quello che penso. Non è però di questo che volevo scriverTi. Ti chiedi perché il barbiere usi l'anonimato? "Critica ancora anonima, c'è bisogno?". Beh, io non conosco ancora un Direttore felice di leggersi note e noterelle -magari poco piacevoli - sul quotidiano che dirige. Anche se tutto vero. Non credo (esperienza) che sia cosa gradita. Quindi, per evitare problemi (leggi portare a casa la pagnotta) ecco la scelta dell'anonimato. In barberia c'è anche chi ha fatto outing ma non può essere (ancora) il mio caso. Ciao, Shampoo"
Grazie. C'è qualcosa che non va, comunque, nella situazione che spieghi. In più, anche se legittimato da cause di forza maggiore, l'anonimato libera troppo le mani e solleva le coscienze. Si finisce per approfittarne, anche senza accorgersene. Come con le manette, detto con senso delle proporzioni.
E io penso che se le cose si devono fare nel modo sbagliato, è meglio non farle. Ciao, L.
Concordo: se bisogna fare cose in modo sbagliato meglio non farle. Ma - parere condiviso anche dagli altri 'barbieranti' - il Bds è un sito che controlla quello che pubblica. Quando si tratta di notizie sul mondo dell'informazione si verifica quello che si scrive: come tutti (quasi) i giornalisti dovrebbero fare. E se si sbaglia il diritto di replica va in home page. Sempre. Il rischio di cui tu parli (anominato che libera troppo le mani e che solleva la coscienza) è reale. La scelta è però di dare voce a tutti: ecco le sezioni di desk politico, di sempre meglio che lavorare ecc. Voce libera a tutti ma con un solo divieto: il pettegolezzo, la voce che s'insinua e via dicendo. Un esempio? In un pezzo feci dell'ironia da coglione, dando corpo e sostanza ad una voce sui vizi di un giornalista. Beh, mi sono vergognato. Ho chiesto scusa. E mi sono ricordato che sul mio giornale non avrei mai scritto quella vigliaccata. Questo vuol dire - e non è per darmi un merito che non ho - avere coscienza anche con le mani libere e con l'anominato che protegge. ciao. Shampoo

Christopher, a un certo punto fermati
Con Hitchens, il lavoro di demolizione della sinistra a cui pensava di appartenere si incarognsce sulle macerie. Oggi è intervistato su Salon: "Come la sinistra è diventata irrilevante". (Serve abbonamento)
Salon

E ora diteci che babbo Natale non esiste
Laika era morta, quando andò nello spazio
Repubblica.it

Pivati a babovdo!
Stiamo per essere attaccati dal professor Grasso e i suoi sovversivi. Mercoledì (sempre che prima non ci compri un disegnatore di calzoni)
Corriere.it

C'è qualcosa nell'aria
Pierluigio Battista oggi fa un bel punto sull'uso dei gas nella storia dei conflitti
La Stampa

I tre Bush
Uno è George padre, due sono George figlio
Newsweek

Tutti addosso a Mondale
Continua la convinta campagna di Wittgenstein per riportare alla memoria degli italiani il nome del nuovo candidato al seggio senatoriale del Minnesota. Lo calunniano un po' tutti, ma solo uno ammette l'errore e chiede scusa
Tapped e Talkingpointsmemo

Un altro eroe, un altro aeroplano
Da morto, ti vogliono bene tutti. Ma il senatore Wellstone in America era davvero una leggenda
Cursor

Peppino, una quattro stagioni al sette!
Prima di criticare un articolo di Affari e Finanza avremmo dovuto controllare meglio in che condizioni è fatto il giornale. Il povero Giuseppe Turani scrive tutto: un pezzo in prima, quattro articoli su quattro a pagina due e tre, uno a pagina sette e uno a pagina dodici. Probabilmente anche Agnese Ananasso è lui
Affari e Finanza

Harry Potter 2 fa paura
Meglio, così magari mi sveglio
Time

Da capo
Con un brutto titolo, Guanda pubblica la raccolta di articoli musicali curata da Nick Hornby l'anno passato. Fantastiche le voci "Alt-country" e "Nick Drake" del dizionario di Vanity Fair. Intanto, in America è uscita la versione 2002, messa insieme da Jonathan Lethem
Guanda.it

Io farei anche un concertino insieme
Mariah Carey mette una cover dei Def Leppard nel nuovo cd
Yahoo News

28 ottobre

Se il blog è un blob, la pagina è una chiavica
Leggo le lamentele di ManteBlog prima ancora di Affari e Finaza, e mi incuriosisco a un pezzo sui weblogs di una pagina intera. Ha ragione ManteBlog, ahimé. I bloggers guardano sempre con un misto di speranza e diffidenza quello che esce sui giornali a proposito dei weblog, e si entusiasmano se si fanno dei passi in avanti in comprensione. Oggi, superpassone indietro. L'articolo di Affari e Finanza non è semplicemente profano per gli iniziati stinfi, è proprio pieno di sbagli, anche divertenti ("il Salon"; "il primo blogger, Andrew Sullivan", che poi era direttore di New Republic; leggete poi quale brano è tradotto dal Wall Street Journal, e dite se vi ricorda niente). Alla povera autrice messa in questo guaio dal secondo quotidiano italiano, la nostra solidarietà. (Sempre sui blogs, circolano pubblicità di un nuovo servizio per giornalisti, che però pare una sòla)
Affari e finanza

"Ma mi avete visto?"
Michael Moore risponde a modo suo alle critiche sul suo "Bowling for Columbine". La segnalazione viene da Giovanni De Mauro di Internazionale, che ringrazio, a cui non erano piaciute le mie obiezioni al film
Entertainment Weekly

L'Iraq che verrà
Garry Trudeau sospende i suoi cartoon sui weblogs, e torna al vecchio Duke: oggi si inventa il primo trailer cinematografico dedicato a una striscia, e immagina come saremo messi l'estate prossima
Doonesbury

Orgoglio e dignità
Qualcuno con il senso della misura e della vergogna c'è, grazie al cielo. Il presidente del CCD Marco Follini definisce "uno spettacolo penoso", la storia dei "pianisti" parlamentari. Roman Vlad poi difende i pianisti - anche quelli di piano bar - da questa avvilente associazione
Repubblica.it

Qualche riformina
Oggi Antonio Polito - spinto dalle agitazioni suscitate da una sua dichiarazione d'amore per il capitalismo a Ottoemmezzo- apre un forum sul tema. Che il cielo lo protegga dai forum. Ma adesso che abbiamo detto che siamo contenti che ci sia, che condividiamo molte delle sue opinioni, che il direttore è simpatico, eccetera, possiamo fare qualche obiezione al Riformista? Anche perché se ha davvero venduto cinquantamila copie del numero uno (davvero? avete contato bene? siete sicuri sicuri? va bene), che gliene frega delle critiche?
Sabato avevano in prima pagina un pezzetto sulla Cecenia vecchio per qualsiasi altro quotidiano italiano: le notizie sono la fusione tra nazionalismo e fondamentalismo religioso, e il fenomeno delle donne kamikaze. I brevi commenti spiritosi alle notizie di spalla non sono spiritosi. No, davvero, con tutta la buona volontà.
In terza c'era un pezzo sull'errato confronto tra le risoluzioni dell'ONU nei confronti dell'Iraq e quelle verso Israele. Solo che traduce un lungo e più chiaro articolo dell'Economist uscito tre settimane fa.
A pagina quattro c'era un articoletto sul fatto che il New York Times è rimasto da solo a gestire l'Herald Tribune, estromettendo il Washington Post. La notizia è stata data e commentata dai maggiori quotidiani italiani la settimana scorsa.
Oggi, più idee: Oriana Fallaci è un'apocalittica di sinistra.
Il Riformista

Test anagrafico sui lettori di questo weblog
Sta tornando Walter Mondale
MSNBC

I terzi saranno i primi
Quando Giuliano Ferrara se la prende con quelli che stanno nel mezzo - li chiami Amleti o terzisti - sette o otto egomaniaci si convincono che stia parlando di loro. Io anche, naturalmente
Panorama

Brutti segni
Ieri notte si sono concluse spettacolarmente le finali del baseball, e ho visto solo l'ultimo inning. Bravo cretino, direte voi. Ieri sera invece ho visto "Signs". Bravo cretinissimo. La storia è questa: gli alieni decidono di invadere la terra e il loro primo obiettivo è una famiglia di contadini della Pennsylvania. Il capofamiglia (Mel Gibson) è un prete che ha abbandonato la tonaca dopo che sua moglie è stata investita e uccisa da un auto, che l'ha spezzata in due consentendo però alla metà superiore di vivere e non soffrire per qualche minuto, il tempo necessario per dire delle insulsaggini al marito accorso sul luogo. Dopo aver trovato un alieno nel ripostiglio dei vicini e averlo lasciato lì senza dir niente a nessuno, l'ex prete e la sua famiglia decidono di sconfiggere gli alieni inchiodando delle tavole di legno alle finestre e anche ad alcune porte malgrado queste si aprano sul lato opposto. I poveri alieni naturalmente non riescono ad entrare, e tantomeno sanno abbattere una porta il cui pomello viene bloccato da un accetta. Intanto pare che l'invasione si stia propagando in tutto il mondo, ma dopo una notte quelli si stufano e vanno via. Ma se ne sono dimenticati uno, che sequestra il bambino di Gibson davanti ai suoi occhi e gli tiene gli unghioli sul viso per una mezz'oretta, il tempo di permettere a Gibson un po' di ricordi e una conversazione col fratello lì accanto. Dopo tanto esitare, l'alieno le busca: un po' come i sequestratori ceceni di Mosca ("Sembra che avessero un gas tossico. Molta gente è morta", è una battuta del film). Viene massacrato a colpi di mazza da baseball, e il prete ritrova la fede perchè il bambino viene salvato. Morale: Dio, patria (la mazza da baseball) e famiglia, sconfiggono la paura e l'attacco della civiltà feroce e diversa, se vi dice qualcosa. Incontri ravvicinati raccontava una vicenda e una situazione simili, ma solo a metterli a paragone mi vengono i brividi.
Quanto alla forma, si cerca di far paura tutto il tempo costruendo tensioni per cose che non succedono. Il trucco di farvi vedere lo sguardo del terrorizzato per un minuto buono prima di mostrarvi cosa lo terrorizza, è ripetuto una decina di volte. E i dialoghi sono cretini. L'anno prossimo guardo il baseball, quello vero.

A chi sbaglia a fare le strissie
Marco Belpoliti è uno dall'occhio allenato. Le zebre pedonali colorate non gli piacciono
La Stampa

Si parlava di una rivoluzione
Tracy Chapman fa cd da autogrill, da un pezzo. Ci sono voluti quattordici anni e John Parish, ma ora ha pubblicato di nuovo un bel disco.
CNN

Asleep at the wheel
Ci sono poche persone che se scrivono di essere a favore di un attacco all'Iraq mi fanno venire dei dubbi che possano avere ragione loro. Una è John McCain
La Stampa

Opinione Generale
Vasco Rossi pubblicherà la sua versione di "Generale", e mi pare dica cose più sensate di quelle che si fanno passare: "Esattamente quello che pensiamo tutti: chi può affermare serenamente di essere a favore della guerra?". Non è neanche vero che sia una canzone "pacifista", come ha titolato qualche giornale. È una canzone sulla guerra vista da quelli che la devono combattere contrapposti a quelli che la decidono, quelli che vanno dritti a casa "senza piu' pensare che la guerra e' bella anche se fa male". E Vasco aggiunge che "è compito dei politici mediare per evitare". Che è diverso da dire "siamo contro sempre e comunque".
Repubblica.it

26 ottobre

Cose che ho sentito per radio, in un viaggio in autostrada, ieri dalle 18 e 30 alle 21
La Pina e un'altra invasata su Radio Deejay che cercavano di farsi Luca Zingaretti per telefono. L'altra imitava molto, ma un po' male, Luciana Litizzetto. Poi ho realizzato che forse era Luciana Litizzetto (ultim'ora: EmmeBi mi fa sapere che era "la Laura")
Il GR1 e il GR2 di mezz'ora dopo che sono identici, con gli stessi servizi. Tagli dei costi, credo che siano.
Un concerto dei REM su Radio Capital, bello, ma rovinato da una mediocre registrazione.
Un programma su Radio Due (credo sia quello che si chiama Zapping) in cui Sandro Curzi spiegava che no, non è giusto porre l'accento che il cecchino di Washington sia musulmano. Quello che sideve fare è porre l'accento sul fatto che era un soldato dei corpi scelti che avevano combattuto nella guerra del Golfo.
La trasmissione di Giancarlo Santalmassi che cercava di spiegare a un pubblico ormai abbrutito che no, se sei un parlamentare, votare per gli assenti non è una cosa tanto corretta.
Uno di Radio Popolare con il solito tono di voce che favorisce gli incidenti stradali (quando ti fermano i vigili, dopo la prova palloncino dovrebbero controllare se ascolti Radio Popolare: è pericolosissimo), mettere di seguito un pezzo della nuova band di uno degli Arab Strap e un pezzo della nuova band di uno dei Deus. Tanto di cappello.

25 ottobre

Coloni
Lo smantellamento degli insediamenti "illegali" da parte dei militari israeliani ha fatto gridare al tradimento i rabbini ultraortodossi, che hanno incitato i soldati all'obiezione di coscienza "rischiando di minare le fondamenta dell'esercito", e annullando la distinzione tra legalità e illegalità. Tre opinioni su Haaretz di oggi
Haaretz

Banana Boat
Andrew Sullivan oggi ce l'ha, ce l'ha, ce l'ha... con Harry Belafonte! Un bell'applauso! Anzi, no. Naturalmente ce l'ha con la-sinistra-che-difende-Harry-Belafonte
Volare-oò
Ma la mia rubrica preferita di Salon resta "Ask the pilot", dove un vero pilota di aerei di linea spiega tuttoquellocheavrestevolutosapere eccetera su aeroplani, aeroporti, turbolenze e sacchetti per vomitare
Salon

Chiamatemi Amleto
Mi permetto una dissociazione shakespeariana. "Gli stati hanno una loro logica. Esistono i confini, esiste la sovranità politica codificata dalla storia". Lo scrive in un editoriale il direttore del Foglio. Bene, la Russia ha ucciso decine di migliaia di suoi cittadini, dentro i suoi confini politici. Ha usato la sua sovranità politica per codificare la persecuzione dei ceceni. La sua sicurezza nazionale, quella dei suoi confini, dipendono anche dallo spazio che ha offerto al fondamentalismo islamista per invadere la guerriglia cecena e permettere che se ne impadronissero terroristi e criminali. Essere dalla parte degli ostaggi del teatro di Mosca e delle persone di Groszny bombardata, non essere da quella dei carri armati russi e dei bombaroli fanatici. Vorrei discutere con il plotone (con cui però concordo: anch'io penso che solo l'America e la sua pressione possano liberare gli iracheni da Saddam, e i ceceni da Putin)
Il Foglio
Su cosa è diventata la Cecenia, e sui fallimenti di Putin, cito Pietro Veronese e Sandro Viola su Repubblica di oggi (online a pagamento):
"In nessun altro luogo al mondo - con l'eccezione forse del Congo - i diritti dell'uomo vengono violati in maniera così sistematica e bestiale come in Cecenia. I russi praticano sistematicamente la tortura, lo stupro, l'assassinio. I combattenti ceceni rapiscono e uccidono senza pietà"
"La responsabilità del disastro ceceno e l'incapacità di trovare una soluzione pesano sulle spalle di Putin"

Vizio piccolo, maggiore virtù
Il Barbiere della Sera (mi piacerebbe pensare ispirato da Wittgenstein, vista la consonanza di temi, termini e citazioni, ma non presumo tanto dato che non lo citano) ospita una critica - ancora anonima, c'è bisogno? - al pezzo forcaiolo pubblicato qualche giorno fa
Il barbiere della sera

È tornato, è tornato!
Mamma mamma lo sai chi c'è, è tornato Arts and Letters Daily, dotto weblog di culto caduto in mancanza di fondi dopo anni di ispirazioni per noialtri girovaganti
Arts and Letters Daily

Si chiamavano newsmagazine
L'Espresso oggi allega la requisitoria di Ilda Boccassini contro l'imputato Previti. Bene. Nessuno scagli più una pietra contro Panorama e i suoi volumetti sulle "toghe rosse" o i suoi periodici di Dell'Utri. Anch'io mi ritiro dalla anacronistica polemica. Le due maggiori fanzine italiane hanno il loro spazio. Magari l'anno prossimo qualcuno inventa un newsmagazine
L'Espresso

Le leggi che non votai
Quella qui sopra è un'evoluzione spiacevole. Questa è fantastica, rivoluzionaria, di buon auspicio. Il paese va a rotoli: yeaaah!
Repubblica.it

Autosmentita (chiamo anche Rasmussen)
Una vita di scemenze, e ti rovini con poche parole: sarà stato il rumore del traffico intorno al bar dove è avvenuta al fugace intervista, sarà stato che mi spiego male. Ma non ho detto a TVSette "L'unica libertà che posso giudicare è quella che sento dentro di me". Giuro.

Un po' inflazionato, il genio
Ancora su Dave Eggers e i They might be giants, per voi collezionisti
Washington Post

Un soldino per le tue canzoni
Listen.com conclude un accordo con due majors discografiche e comincia a vendere canzoni online per 99 centesimi. Forse è la volta buona che comincia qualcosa di serio e legale
CNN

E che vuol dire?
Garry Trudeau impietoso sui deliri sui bloggers
Doonesbury

Quelli che ce la fecero
Amazon presenta i suoi risultati del terzo quarto: sono buoni. Domani qui, Diego Piacentini
New York Times

Il processo del secolo
Se Previti si fosse difeso così, li avrebbe stesi
Independent

Piuttosto i Metallica
Le ardite domande di Mario Luzzatto Fegiz a Marianne Faithfull: "canterebbe con Pavarotti"?
Corriere.it

La rete ti segue
sofri is a man of great intelligence who used to be a true extremist
sofri is an italian columnist and reporter
sofri is yellow
sofri is a prisoner in pisa

ferrara is quite serious
ferrara is an associate professor of law at george mason university
ferrara is an award
ferrara is the first province within the european union to receive a direct loan from the european investment bank
ferrara is on top of world after being named giant starter
ferrara is the director of the university of oklahoma opera theatre
ferrara is a circuit court judge in wayne county michigan
ferrara is actually a trained wrestler
Googlism

Neanche a Piersilvio?
Il capo del governo vieta il motorino ai suoi figli
Il Nuovo

Max e Tux de noantri
A me e a Rocca la Canalis non ce la fanno vedere neanche da lontano, quelli di Max
Max

Sei forte papà
Un sondaggio inglese categorizza i padri per come si comportano con mamme e bambini. A parte che i casi studiati sono sessantaquattro (peggio dell'Auditel), ma il libro di Giacomo Papi è molto meglio (lo presenta a Milano, sabato alla Feltrinelli di Piazza Piemonte)
Observer

24 ottobre

La destra che vogliamo
Cioè, che vogliono loro. Ma anche noi di sinistra ne saremmo lieti. Invece abbiamo questa, che non piace neanche a Paolo Mieli (oggi, molto Paolo Mieli: vedi sotto)
Il Foglio

Il gioco si fa duro: "una sgradevole impressione di rancore e di disprezzo"
Il Riformista, un giornale diretto da un uomo che "ama il capitalismo", gliele ammolla a Cofferati. Fassino rincara su Repubblica
Il Riformista

In galera?
Al Barbiere della Sera hanno dei meriti: hanno avuto un'idea nuova che - piaccia o no - ha funzionato; come il Grande Fratello e la Rabbia e l'Orgoglio. Non scherzo. Spesso hanno notizie - che Wittgenstein cita e linka - e hanno un pubblico per professione assetato di notizie, e per autoreferenzialità e corporativismo assetato di notizie su se stesso. Quindi bravi. Poi c'è la cosa dell'anonimato degli autori. È ovvio che è una condizione saliente per il funzionamento della parte pettegola del meccanismo, ma è una condizione sgradevole e un po' codarda. Permette per esempio di non assumersi responsabilità e non dover mettere la propria faccia e il proprio nome dietro a pezzi come questo (il cui inglese maccheronico presunto spiritoso arriva peraltro un due tre anni dopo "Nove colonne" del Foglio, che nel frattempo ha smesso e almeno lo usava a proposito sulle cose americane). Pezzo che oltre al mediocre sarcasmo nei confronti di Paolo Mieli, mostra un lato forcaiolo - a proposito di Mario Tuti, di cui si giustifica la detenzione perché sono passati solo vent'anni dal delitto per cui è in galera - che vabbè accontentare le masse, ma anche educarle una volta era ben visto. Nel merito, gli risponde il pezzo di Luigi Manconi sull'Unità di ieri
Il Barbiere della sera e l'Unità

La Cogne degli americani
Le televisioni stanno dando il peggio sulla storia del cecchino di Washington
Washington Post

Merchandising presidenziale
Se Berlusconi fosse il grande imprenditore che si dice, ci avrebbe già pensato (ora verrà fuori che ci aveva pensato e hanno venduto già un milione di tazze da caffellatte con la sua faccia)
Georgewbushstore

Jenny's blog
Il Garry Trudeau quotidiano, a sfottere gli interessi privati dei bloggers
Doonesbury.com

Domani è un altro giorno/3
Rossella sempre più malvisto dalla redazione di Panorama, stavolta per l'allegato di Dell'Utri
Corriere.it

Ka-wammo
Josh Marshall legge il blog di Andrew Sullivan, non si spiega perché, ma gli vengono delle idee: una è che l'Iraq crolli da solo, come il blocco comunista
Talking Points Memo

Unz-unz-unz
Nasce M2O, la radio dance del gruppo Espresso (finalmente un automarchettone di Repubblica interessante, ma potevano farlo scrivere a qualcuno che non dicesse "missati")
Repubblica.it

Hmmmmm
Iracheni legati all'attentato di Oklahoma City? Ci sono motivi per diffidare di questa indagine in questo momento, ma stiamo a vedere
Evening Standard

Brutto
Dove non arrivano i links, bisogna spiegarsi a parole: a pagina 24 di Repubblica c'è una videocassetta che gronda sangue. È la pagina pubblicitaria dell'Espresso e del suo vhs sul G8 di Genova: Vedete voi
Repubblica.it

Altro che Hemingway
Oriana Fallaci va forte. Facciamocene una ragione
The Juice

Il senso della misura
A chi manca di più, agli autori del nuovo episodio del "Signore degli anelli", o ai suoi contestatori?
Twotowersprotest

Letteratura pop
Dave Eggers va in tour con i They might be giants, e i giovani romanzieri si godono il successo (la top ten di Nick Hornby è un po' deludente, ma mi informo sui Marah)
New York Observer e The mixture

Una mela al giorno
Wired riprende da un vecchio blog il racconto di una signora a cui hanno rubato dalla macchina un adesivo della Apple, quelli con le righe colorate (pensare che io li butto sempre), per costruire un pezzo sul presunto culto di quegli adesivi. Con tutta la devozione, mi pare una stronzata, ma so che a voi melomani là fuori queste cose piacciono (vabbè, anche una cosa seria: come sta andando Apple?)
Wired e Business Week

23 ottobre

Il presidente dice le bugie e ha le idee confuse
Tra una balla e l'altra, Bush dice che Saddam sarà disarmato con la diplomazia e le Nazioni Unite, poi si corregge, lo correggono. Does it ring a bell to anybody? Avrà visto Putin?
"I believe the free world, if we make up our mind to, can disarm this man peacefully"
"However, if he were to meet all the conditions of the United Nations, the conditions that I've described very clearly in terms that everybody can understand, that in itself will signal the regime has changed."
Commenta il NY Times: "Those were the last words of the brief Oval Office appearance, and aides shooed reporters out before they could ask follow-up questions". Josh Marshall si lambicca su come gli sia venuta fuori, ma più che altro ride
Washington Post e New York Times

Ecco ecco 'o riformista!
È uscito 'o primmo nummero, dedicato a Bjorn Borg. Giuro. "Difenderemo il bipolarismo" e "c'è sempre una terza via da percorrere", non mi è chiarissimo. E se uno dovesse giudicare dalla cravatta (e dal collo riformista della camicia) di Polito al Costanzo Show di ieri sera, la partita del riformismo italiano sarebbe chiusa. Vedremo stasera a Otto e mezzo
Il Riformista

Promemoria per l'azione di governo/Troppa grazia
Quelli di GnuEconomy hanno la tecnologia, e mi sollevano dal ricordare al viceministro Miccichè la questione della sua falsa docenza sul sito del Ministero
GnuEconomy

Siccome che sono cecata
A me D'Alema piace, chiaro? E poi ha detto che vuole bene al mio papà. Non saranno certe sue dichiarazioni forti di ieri sera a farmi cambiare parere.
"Penso che è un bel libro"
"Ho rapporti di amicizia umana con molte persone"
"Penso che la guerra preventiva all'Iraq è un tragico errore"

Il record di persone in una cinquecento
Il professor Grasso e la sua allegra combriccola sono più audaci di Gianni Morandi. Devo trovare qualcosa da mettermi
Corriere.it

Agatha
Notizie della vostra Precog preferita. Time ha un articolo sulla regista di culto Lynne Ramsay, sul suo prossimo film, e su Samantha Morton che ne è protagonista
Time

"Ti sentirai un dio!"
Garry B.Trudeau infierisce per il terzo giorno su di noi piccoli blogalomani
Doonesbury.com

La grande truffa nigeriana
Avete già ricevuto i messaggi delle wannemarchi equatoriali?
Slate

Conflitto di interessi
Basta con questa tv spazzatura: aridatece il Grande Fratello

La resa dei conti
Domani Amazon diffonde i risultati del terzo quarto: all'ultimo giro sembrava l'avesse sfangata, ora vedremo. Sono la dimostrazione più unica che rara che la new economy ha vinto, che l'e-commerce funziona, eccetera. Venerdì Wittgenstein sente il numero due di Jeff Bezos, Diego Piacentini, e riferisce
Amazon.com

David Miliband
Chi accidenti è? Secondo l'Observer è il successore di Tony Blair. Ha 37 anni. Vedete un po'
Observer

Domani è un altro giorno/2
Il Barbiere della sera pubblica la risposta di Rossella al cdr di Panorama, che criticava Rossella e il Barbiere della sera. Vabbè
Il Barbiere della sera

La perfida perfida Albione
Quando un arrampicatore di grattacieli francese viene sconfitto da una pioggia inglese, all'Observer ridono parecchio
Observer

21 ottobre
Il mucchietto selvaggio

Milano, libreria Feltrinelli, conferenza stampa per l'uscita del nuovo cd di David Gray. Una ventina di giornalisti musicali, i più saputi e cinici nelle file davanti, i giovani e timidi dietro, in attesa di diventare saputi e cinici. La responsabile dell'ufficio stampa ottiene a fatica un po' di attenzione e chiede se per favore si possono evitare domande sulla morte del padre, che è una cosa dolorosa di cui Gray preferirebbe non parlare. Un ritardatario diretto alla prima fila fa una battuta che non capisco, molti ridono. La ragazza ripete la richiesta, "dico davvero, per favore". Un altro dellla prima fila risponde compreso: "Eh, ma le canzoni sono sulla morte del padre, come facciamo a non chiederglielo?". Altri ridono e consentono. Poi arriva Gray, quello a cui è morto il padre, che è simpatico.
Repubblica Affari e Vitaminic
Oggi il supplemento di Repubblica ospita:
pagina uno - una nuova puntata della benintenzionata ma stanca serie sulle donne in carriera dedicata a Paola Mastromarino di Vitaminic
pagina dodici - un'intervista dalle nuvole di Giuseppe Turani - "Ma non avevano chiuso Napster? Adesso ne sono spuntati altri?" - a Gianfranco Dettori di Vitaminic (che ha capito quasi tutto della musica online, ma pensava che capissero anche gli altri)
pagina tredici - una ricerca della Bocconi per conto di Vitaminic sui compratori di cd
pagina diciannove - un box che ripete i risultati della ricerca di pagina tredici, commissionata da Vitaminic
Repubblica.it
Tempi di chiusura
Antonio, che è un fan di Springsteen ed è stato al concerto, segnala la "curiosa" recensione del Messaggero, "che fidandosi ciecamente della scaletta consegnata in sala stampa (che poi, ahimè, bruce ha rivoluzionato in progress) include chicche irripetibili come
"il grande solo di chitarra su prove it all night" (non suonata)
"Il tributo al passato di darkness on the edge of town" (non suonata)
"la struggente my hometown per solo pianoforte" (non suonata)
e va concludendosi con:
"il finale con land of hope and dreams" (veramente ha finito con thunder road, ma indovina con che pezzo finiva la scaletta della sala stampa...)
forse ce ne erano altre, ma me lo sono perse fra le risate".
Le Disney series

Uno a uno dopo due partite, nelle finali del baseball. Oggi mi è arrivato un pronostico, da Federico Strada: "vinceranno gli Angeli di Anaheim, troppo facile: hanno Topolino come lanciatore, pippo in terza base, e la squadra gliela finanza zio paperone!"
MLB
Demagogie
Il film di Michael Moore, "Bowling for Columbine", combatte una battaglia giusta - quella del pericoloso rapporto tra il potere di una nazione e le sue paure - con i mezzi sbagliati. È spiritoso, inventivo, efficace, ma è anche fazioso, ruffiano, demagogico e finisce con il rischiare in credibilità. Complessivamente, uno Striscia la notizia di due ore. Dell'ultimo libro di Moore, il weblog anti-retorica Spinsanity aveva scritto: "This isn't satire, it's paranoid propaganda". E già alcuni anni fa Salon annunciava: "For most people on the left, Moore is welcome news. Some of us, however, have had enough". Sul film, Slate centra la sua peggior ruffianeria - "The ways in which Moore tries to equate gun ownership and an imperialistic U.S. foreign policy (stand by for a montage of North Vietnam, Chile, El Salvador, etc.) are flatfooted and seem calculated to shore up anti-American sentiment in leftist European countries. (No wonder this movie was such a sensation in Cannes.)" - e sintetizza il suo contraddittorio valore, a partire dalla sgradevole trovata finale: "It's an insult to his own movie, which at its considerable best transcends his thuggish personality".
Dio li fa e poi li attripla

Ariel Sharon è entusiasta di George W. Bush, e lo dice a William Safire, che ne è entusiasta e ci tiene a ripeterlo
New York Times
La storia di Boda

L'Observer pubblica per primo i diari di Kurt Cobain
Observer
Indiziario
Persino Peppe D'Avanzo sembra esitare qualche millisecondo sulle dure richieste del "pubblico ministero al processo indiziario" contro Previti, nella sua pagina di accurata ricostruzione delle accuse: ma poi cede e sostiene che per una sentenza si debba decidere se sono più credibili le ipotesi dell'accusa o quella della difesa. Ci sarebbe quella questione della presunzione di innocenza, e dell'onere della prova
Repubblica.it
Domani è un altro giorno

I giornalisti di Panorama ce l'hanno con Rossella, pare
Il barbiere della sera
Ino-ino-ino-ino...

Tradotto in inglese, l'ultimo romanzo di Umberto Eco sembra non piacere a nessuno: dopo il Guardian e l'Economist, ecco il New York Times
New York Times
Rinnovare le agende

Al professor Grasso il programma di Gad Lerner è piaciuto, ma ha da ridire sui palinsesti de La7 e vorrebbe ospiti diversi da quelli delle-altre-trasmissioni
Corriere.it
Spiegate a Kagan che gli americani non sono migliori di noi
Conquistati da Las Ketchup pure loro
CNN
Noi nel mezzo, ma più di là che di qua

Christopher Hitchens riafferma il suo sostegno alla conquista dell'Iraq, e gliele ammolla alla sinistra già pestata da Ron Rosenbaum la settimana scorsa
Washington Post
L'Auditel è una sòla

Lo dite sempre ma non sapete motivare? Eccovi serviti (via EmmeBi)
Megachip

19 ottobre
Differenze
"Gli americani l'hanno fatto con il Giappone, possono farlo con l'Iraq", ama ripetere il direttore del Foglio a proposito dell'affidabilità del nation building americano: sì, potrei mandargli un fax, ma con un link a questo articolo di David Greenberg faccio prima
Slate

Forse si riferiva ad Adelio Moro
Si spara sulla Croce Rossa, sì: ma la notizia che il capogruppo di Forza Italia al comune di Roma avrebbe tenuto un elogio di Tommaso Moro pensando di parlare di Aldo Moro - commentata da Michele Serra su Repubblica - è troppo divertente per trascurarla

"Il compagno Orfini"
Oggi il Foglio ci sghignazza pro domo sua, ma la lettera del segretario della sezione diesse Mazzini di Roma, Matteo Orfini, pubblicata sull'Unità merita comunque: "Le riflessioni di Gianni Vattimo sono sconcertanti e irricevibili. Il disprezzo che Vattimo mostra per i Ds è a sua volta sconcertante. Screditare le loro scelte in base a una presunta non corrispondenza tra base e vertice si fonda su un assunto falso". "Sono stufo di vedere la mia partecipazione alle manifestazioni, e quella di tanta gente, strumentalizzata da te, Flores D'Arcais, Pardi e dagli infiniti autonominati leader dei movimenti. Vedi, Vattimo, pretendere di parlare a nome di milioni di persone senza averne titolo mi pare poco serio. E insinuare sospetti dimostra la tua cronica mancanza di argomenti". "Sai, Vattimo, il mondo negli ultimi anni è un po' cambiato. Un gruppo dirigente ha il dovere di provare a mettere in discussione gli schemi, se si naviga in mare aperto. Criticaci, ma risparmiaci il tuo campionario di insinuazioni e falsità".

Il manifesto sulla piaga
Le obiezioni moderate faticano sempre a farsi sentire quando tutti strillano: un poster che sta facendo il giro del mondo e teme semplicemente che attaccare Saddam aumenti il rischio terrorismo invece di diminuirlo, e favorisca Al-Qaeda, dà a "quelli nel mezzo" un po' di voce. Ne scrive Salon, per gli abbonati: per gli altri, ecco una parte della storia.

Creating oSAMa
The "I want YOU to invade Iraq" campaign offers war protesters an alternative to "Mao more than ever!
By Michelle Goldberg

David Fenton, owner of the public-interest advertising firm Fenton Communications, and John Moyers, editor of the liberal policy magazine TomPaine.com, have conjured up an image that realists can use to compete with the "Mao more than ever!" crowd. A takeoff on the old "I Want You" recruiting post from World War I, it features Osama bin Laden pointing at the reader Uncle Sam-style, with the headline "Uncle oSAMa Says: I Want YOU to Invade Iraq."

First published Sept. 24 on the New York Times Op-Ed page, it's become a phenomenon. Jann Wenner printed it for free in the new Oct. 31 issue of Rolling Stone, as did the German newspaper Der Spiegel and other newspapers in Europe. A Greek anchorperson held it up on the nightly newscast, while 20 people throughout America have asked Moyers for permission to publish it in their local papers -- at their own expense. College kids are handing it out on campus flyers, or blowing it up and making posters. On Sept. 25, Sen. Max Cleland, D-Ga., held it up at the Senate Foreign Relations Committee and read it verbatim into the Congressional Record. Last Monday, a group of foundations and individual donors paid $46,000 to have it run in the New York Times again, this time as a full-page ad. "I've never seen anything take off as much as this," says Fenton, who has been creating public-interest advertising for 20 years.

The reason it's hit such a nerve is clear. It's a striking image that makes the only case likely to sway most Americans: Attacking Iraq will make them more vulnerable to terror, not less. "Go ahead," it says. "Send me a new generation of recruits. Your bombs will fuel their hatred of America and their desire for revenge. Americans won't be safe anywhere. Please, attack Iraq. Distract yourself from fighting Al Qaeda. Divide the international community. Go ahead. Destabilize the region. Maybe Pakistan will fall -- we want its nuclear weapons. Give Saddam a reason to strike first. He might draw Israel into a fight. Perfect! So please -- invade Iraq. Make my day."

For Moyers, (the son of PBS star Bill Moyers, whose foundation is a major funder of TomPaine.com) it was important to create a stark critique of the administration rooted in concern, rather than contempt, for the people it purports to represent. "I believe that liberals can be patriotic, too, and I think it's good for critics of the administration, left or right, to keep their head about them. I'm a liberal but I'm also a realist. It's possible to be idealistic and have your feet on the ground. It's possible to aim high and have the facts on your side."

"The happiest place on earth"
Anaheim, avete una pallida idea di dove sia? Stasera cominciano le finali del baseball (e il mio abbonamento a telepiù non funziona), ma Slate dice che sono la peggiore squadra della storia
MSNBC

Elogio della lentezza
Io me lo ricordo: era un computer Apple molto lento. Oggi "Performa" è il profilattico più venduto dalla Durex
CNN

Cos'hai al posto del cervello, ragazzino?
Lavori in corso, spiega New Scientist: ecco perchè gli adolescenti sono un po' fulminati (e hai voglia a prenderli a calci in culo)
New Scientist

Poi dice vince internet
Le discussioni sulla prevalenza di internet sulla cartastampa o sulla prevalenza della cartastampata su internet sono fragili e noiose. Ma alcuni fatti sono interessanti. Il numero zero del Riformista - che la si consideri una notizia o no - era online l'altroieri e da subito in rete è circolato e se ne è discusso. Qui lo abbiamo linkato la sera di mercoledì. Nessun giornale se ne è accorto o ne ha parlato il giorno dopo. Giovedì qualcuno ne ha portato una copia di carta in giro ed è arrivato in parlamento. Ieri tutti i quotidiani maggiori lo citavano e mostravano di ritenerla una notizia molto appetitosa. L'hanno bucata di ventiquattr'ore, aspettando che qualcuno gli telefonasse per avvertirli.

18 ottobre
Sondaggi

Segnalato da Emmebi. Poi vi meravigliate degli iraniani
Il Gazzettino

Bologna to run
Classifica di recenti fortune per fans:
Primo - Essere a Bologna stasera
Secondo - Aver visto il concerto di Barcellona su MTV, mercoledì
Terzo - Leggere l'articolo in prima pagina sul Wall Street Journal di oggi
Novantanovesimo - Avere comprato "The rising"

Il Nobel per la mela
Non tutti sono scontenti del premio a Jimmy Carter: Apple non vedeva l'ora
Wall Street Journal

Terrorismo
Ora sono diversi quelli che con mille cautele e girandoci intorno legano il cecchino di Washington al terrorismo islamico: ieri sul Washington Post, il romanziere Caleb Carr (intanto, c'è chi vuole andare a prenderlo con le sue mani; gli altri, la polizia consiglia di zigzagare)
Washingrton Post

Deterrenza e contenimento
Basta con questa storia che la fine della guerra fredda ha cambiato tutto: le politiche che hanno fermato Stalin possono fermare Saddam, secondo Morton Halperin. Dimostrano che non c'è solo la guerra. Ed ecco cosa regge e cosa no nel paragone tra Saddam e Hitler ("Avremmo dovuto fermarlo a Monaco", eccetera), mentre oggi sul New York Times tornano i confronti con Hitler: ma parlando di Bush e della sua politica economica
American Prospect e National Review

Ho visto gente più coraggiosa
Aperta la strada da Repubblica qualche giorno fa, anche il Corriere ospita la sua dura critica nei confronti dei "ciecopacifisti" e di Gino Strada, firmata da Giovanni Sartori. Forse potevano pensarci prima, ora comincia a essere facile
Corriere della Sera

Mai andati così bene
La Rai va fortissimo, è tutto sotto controllo, dice Agostino Saccà
Corriere della Sera

Schiena dritta!
Caso più unico che raro o inversione di tendenza, Repubblica - salvo dedicare una pagina a un cd che definisce brutto - si avventura in una critica negativa di un dinosauro del rock - nella fattispecie Carlos Santana - per mano di Ernesto Assante. Tenetevela stretta, non capita spesso
Repubblica.it

Non solo Remondino
Stia tranquillo Aldo Cazzullo: anche gli americani hanno problemi con i reportage dei loro inviati a Baghdad
New Republic

Addio a tutto questo
Che ci piaccia o no, ci sono delle ragioni per cui le persone si stufano di stare a sinistra. Ron Rosenbaum ne ha da vendere (Michael Tomasky di New York Metro gli risponde qui), come Christopher Hitchens (e anche in America, gli estremi si toccano: secondo il Boston Globe le rivendicazioni di un nuovo giornale straconservatore sono le stesse della sinistra chomskyana)
New York Observer e Boston Globe

Domenica, a mezzogiorno
Il primo ministro australiano convoca la giornata nazionale per ricordare delle vittime di Bali, ognuno come vuole, e lo fa con un messaggio triste e bello
Australian Government

La mappa delle notizie
Aggiunge chiarezza? Incasina tutto? Il tentativo non è male, comunque
Mapreport

Sotto la notizia
Carl Bernstein e Bob Woodward tengono un'affollata lezione all'università del Maryland e negano responsabilità nel giornalismo cialtrone di questi tempi: "una volta si diceva 'non puoi capire un uomo in un pomeriggio', oggi i giornali in un pomeriggio pretendono di spiegare tutti gli uomini del mondo" (ieri, 4 americani su 10 volevano annettere il Canada)
Newsline

17 ottobre
Promemoria per l'azione di governo/2
(la matematica non è un'opinione)
Non per seccare il professor Micciché, che avrà da fare esami, ma oltre al fatto che sono passati quattro giorni dalla sua promessa di intervenire sulla sua docenza, carriva oggi un contributo internazionale al dibattito accademico che lo coinvolge - un po' solerte come capita agli accademici e ai tedeschi - che riporto: "la biografia di Micciche' sul sito del ministero del tesoro si conclude col proclama che il viceministro ha persino trovato il tempo per occuparsi di (cito dal sito) "aspetti di ottimizzazione degli investimenti pubblici ed alle politiche di intervento nelle regioni in via di sviluppo. Fra gli articoli pubblicati, in tale contesto, si ricorda "On the choice of alternative projects of investiment for public works: the proposal of a mathematical model for the fluxes of global utility's analysis", ospitato nella prestigiosa rivista universitaria tedesca "Seminarberichte aus dem Fachbereich Mathematik der FernUniversitat Hagen"."
Fine della citazione. Ora, che tra gli altri articoli pubblicati dal dotto viceministro si ricordi essenzialmente questo fa un po' pena per questo questo e quest'altro motivo.
1) perche' la "FernUniversitat" (si scrive "FernUniversität", o "FernUniversitaet") e` una universita` a distanza, un gradino sopra radioelettra e diversi gradini sotto le normali universita` tedesche (e italiane, se e` per questo).
2) perche' quasi ogni dipartimento di matematica in germania pubblica un volumetto di preprint (che raccoglie cioe` gli articoli in versione preliminare dei ricercatori che ci orbitano attorno) e in attesa di pubblicazioni su riviste scientifiche 'vere'. in particolare, la pubblicazione avviene senza alcuna revisione da parte di altri matematici
3) perche', se solo si cerca su google, le pagine che menzionano la "prestigiosa rivista universitaria tedesca" sono una ventina, un po' pochino. tanto che i due principali cataloghi mondiali di articoli di matematica pura e applicata, zentralblatt der mathematik (www.emis.de/ZMATH) e mathematical reviews (www.ams.org/mathscinet/search) non sembrano sospettare l'esistenza della rivista stessa
Delio Mugnolo, Tubinga"

Oggi, rassegna stampa come ai vecchi tempi
Ce n'è per tutti i gusti: Bono che scrive a Giuliano Zincone e smentisce tutto quello per cui si è parlato di lui nei giorni scorsi (un po' come l'estinzione delle bionde), un buon pezzo di Riccardo Stagliano (che non è piaciuto, con qualche ragione, a ManteBlog) di Repubblica sui blogs e sul sito di Jim Romenesko, Santoro che sulla Stampa se la prende con il Corriere, e Rutelli che risponde a Sartori sul Corriere e gli dice che ci vuole un sacco di Ulivo, ma proprio un sacco. Non sarà mai online, ma merita una citazione il prodigioso dilemma in copertina su Sette di oggi: "Massimo Cacciari è bello o brutto?"

Capisci internét?
Intervistato dal Guardian, Noam Chomsky teorizza alcuni luoghi comuni su un mezzo che racconta di non usare
Guardian

Amati e temuti, o temuti ed amati
Fareed Zakaria, editorialista interventista di Newsweek, scrive sul New Yorker degli oneri e degli onori dell'unica superpotenza mondiale
New Yorker

"Dio ci aiuti"
Il generale Anthony Zinni - che fu mandato a trattare in Israele e se ne tornò sconsolato - si aggiunge da oggi alla schiera dei "militari disfattisti" e mette in discussione, molto in discussione, l'attacco all'Iraq e le sue conseguenze (più idealistiche e convenzionali le ragioni dell'attore Woody Harrelson)
Salon e Guardian

Numero zero
Esce tra sei giorni, e sul sito c'è un numero zero in PDF: apertura contro lo sciopero CGIL, così per prova, pagina due contro Travaglio, pagina tre contro Asor Rosa, pagina quattro su Whitney Houston. Io dico che sfondano (segnalando una comunicazione ancora in ritardo, il capo di Clarence lo aveva chiamato "Il riformatore", ieri sera, poi ha corretto)
GnuEconomy e Il Riformista

Strabiliato
Il direttore del Foglio ce l'ha con il capo del governo, oggi
Il Foglio

La pena non è estinta mai
Negli Stati Uniti, molti detenuti a condanna finita mantengono l'interdizione al voto. Il New York Times mette la pratica in discussione, mosso da buone intenzioni e semplici calcoli
New York Times

Sarei stato contento
L'uomo a cui non hanno dato il Nobel parla dell'11 settembre, di Bush, e del Nobel che non gli hanno dato. Che non hanno dato a Philip Roth, cioè
Independent

Armi di commozione di massa
Hanno scoperto perché ci fanno piangere e ora produrranno delle cipolle inoffensive
Nature

Il grande dittatore
Se avete pensato a Saddam, le cose si stanno mettendo male: in Francia esce una riedizione del film di Chaplin e Libération ne racconta la storia
Libération

Esto es un robo
Il bel reportage western di Alexandra Fuller non è di grande attualità, ma qualsiasi pezzo abbia nel titolo le parole Butch e Cassidy troverà sempre spazio in questo weblog di fans (per correttezza, qui ce n'è anche per i fans di Jese James)
Slate e New Republic

Termineranno il mandato
Altro che il Papa: 168 anni in tre e i Led Zeppelin vanno in tour
The Sun

16 ottobre
Maneggiare con cura

James Fallows, autore della più accurata inchiesta sui possibili scenari di un dopo-invasione dell'Iraq, è intervistato sul sito dell'Atlantic Monthly, e ribadisce i suoi dubbi sulla completezza della visione delle conseguenze
Atlantic Online

Promemoria per l'azione di governo
Con tutte le cose che il ministero dell'Economia deve correggere, capisco che ci siano delle priorità. Ma l'altra sera a Otto e mezzo si è ricordato al viceministro Miccichè questa cosa, che riporto dalla sua intervista al Foglio del 7 agosto: "che sul sito Internet del ministero si spaccia per docente universitario e invece non ha nemmeno uno straccio di laurea. "Ecco, per questo sì che provo vergogna. Quando l'ho saputo, e l'ho saputo purtroppo dai giornali, ho cominciato a gridare. Tanta era la rabbia. Perché chi ha scritto quella cosa l'ha fatto certamente male interpretando la parola docenza e comunque credendo di farmi piacere. Ma mi ha fatto un danno enorme. Io odio i millantatori e se avessi voluto diventare un professore avrei fatto di tutto, intanto, per laurearmi. Comunque questa storia della finta docenza mi ha mortificato perché qualcuno del mio staff ha fatto un errore ben preciso e io me ne assumo per intero la responsabilità.""
Visto che la sua "docenza" lunedì era ancora al suo posto, Miccichè ha gentilmente ri-promesso "domani la faccio togliere". Ma se ci tiene così tanto, non importa
Ministero dell'Economia

Dividere la sinistra
Sul Corriere della Sera cominciano a pesare le autorevoli opinioni a favore di una presa d'atto: la sinistra, unita, non ci sta. Paolo Mieli ieri sera in tv ha ripetuto che il tabù dell'unità va rivisto. Gli ulivisti dicono che così si torna al proporzionale (cielo!)
Corriere della Sera

Rispettosamente
Proserpina ha deciso di sospendere il suo blog. Pone una questione interessante e controcorrente: che il blog crei troppi rapporti e responsabilità con il resto del mondo online. Lei non ci tiene. Spero non abbia fatto traboccare il vaso il messaggio critico che ho ricevuto e citato ieri. Nel dubbio, lo tolgo di mezzo, forse ho fatto male. Se ci ripensa, meglio, sennò buona fortuna
Princess Proserpina

4 novembre, un piccolo buon giorno per Israele
Entra in parlamento il primo deputato gay della storia di quella democrazia, professore di chimica e ufficiale in pensione: ma non è stato facile ("bisogna difendere Israele dagli ipocriti, e incalzare Israele", spiega Thomas Friedman oggi sullo stesso giornale)
New York Times

Fermate i fondamentalisti religiosi
Ma quelli del paese nostro, scrive Fareed Zakaria, editorialista di Newsweek. Lui parla degli americani, ma ci sono orecchie per intendere anche da noi
Newsweek

Iraq, quel che c'è da sapere
Non lo ha capito nessuno, c'è spazio per le ipotesi ("Il presidente, va bene, ma nemmeno Saddam è così pazzo da attaccare Barbara Bush")
Washington Post

Il mio peggiore amico
Arriva sul New York Times la lite tra Martin Amis e Christopher Hitchens, accesa due mesi fa dal libro di Amis sui crimini di Stalin
New York Times

Non voglio finire come i REM e i loro stupidi fan
Dave Eggers spiega perché dopo il grande successo del suo primo romanzo, ha deciso di sottrarsi alle regole del marketing e dell'editoria
National Post

C'è del nervosismo
Il direttore del Nuovo si è arrabbiato con il Barbiere della Sera, che si era occupato assai criticamente dellle vicende del suo giornale online: "Il Barbiere è un sito di lettere anonime e le lettere anonime le mandano tre categorie di persone: gli speculatori, i frustrati e i vigliacchi". La principale è ingiusta e discutibile e viene ben contestata - anonimamente - dai destinatari, ma sulla subordinata mancano le obiezioni (nel frattempo ManteBlog esprime delle riserve sulla correttezza del Nuovo quando racconta con entusiasmo di bande larghe e Fastweb)
Il Barbiere della Sera

L'uomo che non c'era
Barry Bonds è il più grande battitore degli ultimi campionati e uno dei più grandi della storia del baseball: la settimana prossima giocherà le prime finali della sua vita. Mike Celizic dice che le perderà
MSNBC

Mi tocca pagare
Vittorio Zucconi ce l'ha con Rai International che invece delle partite gli fa vedere "sua eccellenza il Ministro per i Pirla con la bandierina, pardon, per noi Connazionali all'Estero, Mirko Tremaglia sfilare lunedí scorso sulla Fifth Avenue a cavallo di una Cadillac scoperta nel giorno di Christopher Columbus"
Repubblica.it

Difendere i bambini da Pinocchio
Time racconta del lavoro di editing per il pubblico americano sul film di Benigni
Time

Uno bravo
Lunedì a Milano, David Gray presenta il suo nuovo disco: quello di tre anni fa fece il botto (nel frattempo, i discografici si prendono una sonora dose di insulti nientemeno che da Joni Mitchell)
VH1

Ikea alla conquista del mondo
Volete sapere come fanno? Volete sapere perché abbiamo tutti in casa la libreria Ivar?
Business 2.0

15 ottobre
Peracottari veri
C'è un rapporto di proporzionalità inversa tra lo strapotere di Microsoft e la sua capacità di comunicazione? Dopo aver spiegato pochi giorni fa che Outlook ha dei buchi di sicurezza "ma solo se lo si configura per la gestione della posta elettronica", adesso sono costretti a ritirare una pubblicità anti-Apple perchè il testimonial che dice di essere pentito di essere passato al Mac è falso: forse è un'impiegata dell'azienda, forse una modella d'agenzia
Yahoo News
Mogol-Polito-Mogol

Affiorano i primi barlumi di organigramma dell'atteso Riformista
Barbiere della Sera
Affettuosità giornalistiche
Non si dovrebbe parlar bene dei vicini, soprattutto il primo giorno: ma tra le poche povere cose che il Foglio mette online oggi c'è un illuminante commentino di Andrea Marcenaro sulle passioni di Giuseppe Turani per la Fiat, mentre non c'è (se non in PDF, in archivio) la meritata risposta al delirio di onnipotenza di Vincenzo Cerami (pestato anche dalla Stampa)
A proposito di Pinocchio, posso dire una banalità che però non vedo in giro? Se fai un film tratto da Pinocchio "fedelmente", non può non essere noioso. O lo rendi visonario, lo cambi ("Romeo + Juliet", per esempio), oppure l'unica cosa che i grandi apprezzeranno sarà la scena iniziale del ciocco, che infatti non era nel libro. Ai piccoli piacerà, come "Hook". È "Hook"
Il Foglio
Danni collaterali

Sapete cosa è insopportabile? Quelli che ora disquisiscono improvvisamente di terrorismo internazionale, obiettivi e strategie, perchè una volta sono stati a Bali e devono spiegare a tutti quali posti e quali no, e pare che l'hanno scampata per un pelo, eccetera
Ma che vuol dire "è opera di Al-Qaeda"?

Significa che c'è un legame pratico e operativo tra gli assassini di Bali e quelli di New York, e quelli afghani, o che sono ispirati l'uno dall'altro, mossi dalle stesse ideologie? Fa la sua differenza, quando poi si deve decidere chi e come colpire (sulla relazione tra Osama e Saddam, resta valida la considerazione di William Saletan su Slate: "Uno ce le ha date, al prossimo le diamo noi")
Repubblica.it
Chi diavolo sei?
Il cecchino di Washington può farvi venir voglia di non saperne niente: ci manca solo che se ne occupi Bruno Vespa e poi siamo al completo. Ma se ce la fate, c'è un affascinante articolo sul Washington Post di Stephen Hunter, critico cinematografico, autore di romanzi sui serial killers e tiratore da poligono (Joshua Micah Marshall ha scritto delle riflessioni interessanti sulla "sottocultura del cecchino", che forse coinvolgono Hunter)
Washington Post
Un altro motivo per attaccare l'Iraq
William Safire lavora troppo. Adesso sostiene che il cecchino di Washington potrebbe essere di Al-Qaeda
New York Times
Tutto il web ne parla
La causa portata alla Corte Suprema da Lawrence Lessig tiene l'industria artistica e tuttii critici degli abusi del copyright con il fiato sospeso. Lessig la racconta nel suo blog

New York Times
Dio c'è?
The Onion è un giornale satirico americano, specializzato in geniali falsi: è opportuno saperlo, visto che spesso i giornali internazionali riprendono ignari le deliranti notizie che trovano sul suo sito. Ma ha anche una sezione "seria" dedicata alle arti e allo spettacolo, in cui questa settimana chiede a decine e decine di personaggi di rispondere a una domandina da nulla (per quelli più concreti, adesso viene fuori che non c'è nemmeno Plutone: il New York Times di oggi spiega che forse forse il nono pianeta non è un pianeta)
The Onion
Le due peggiori squadre della storia
Una sono i Mets del '62 e l'altra il team di economisti di Bush: "viene da chiedersi se leggano almeno il Wall Street Journal"
Slate
Chi è causa del suo mal

Da quando la discografia mondiale ha cominciato a essere informata che doveva cambiare politiche per non perdere la guerra con le nuove tecnologie, non ha mosso un dito nella giusta direzione: e quindi la sta perdendo
MSNBC

14 ottobre (oggi, chiacchiere)
Capita, un vostro amico
vi manda il libro che ha scritto. Lo tenete lì, girandogli intorno per giorni, temendo che possa essere brutto: e poi come glielo dite? Poi una notte che avete bevuto troppi caffè e in tv non c'è niente, provate a cominciarlo. Beh, è il libro più divertente che ho letto negli ultimi anni. E sono solo a pagina 120. La cosa imbarazzante è che è un libro sul fare bambini. Ma sto ancora ridendo
(il libro si chiama "Papà", Pratiche Editrice, di Giacomo Papi)
Un grande paese
Inserzioni pubblicitarie sul Village Voice della settimana scorsa: "Cerchiamo sognatori: diventa un donatore di embrioni", "Ammettilo: la tua palestra fa schifo", "Ti serve un commercialista? Chiama il centro servizi ebraico", "Smooth, rimuoviamo tatuaggi", "Lezioni originali di teosofia", "Non perderete più le vostre chiavi, con il vibratore portachiavi Good Vibrations"
Village Voice
La famosa identità europea

Sul New York Times, prova a spiegarla A.S. Byatt
New York Times
La fate facile, voi

Kevin Barbieux è homeless, e cura il suo blog da dove capita
Salon
Mi devo essere addormentato

George Winston suona la musica dei Doors con Ray Manzarek (è come se Enya facesse un disco di covers dei Rage against the machine)
Variety
Posso dire una cosa demagogica?
Chiamare "in offerta" i cd a 10 e 15 euro merita che vi sputino in faccia, pusilllanimi del marketing
Lietiricordi

Scovato da Brodoprimordiale
Lietiricordi

13 ottobre
Fottuto dalla Danette

Ma non vado male, come boicottatore involontario di Berlusconi: cado anche sull'acqua Panna e il tonno, di tanto in tanto
CoRe
Pigghilu, pigghilu, pigghilu, 'cchiappa la fiocina, accidilo, accidilo
Il pescespada del Nord Atlantico torna a prosperare
New York Times
Si parla assai, nella stantia categoria "nuovi napster" di questo Blubster. Mi pare un altro Gnutella, e poi funziona solo sul PC. Vedete voi
Blubster
A JM Marshall ieri è piaciuto questo libro, anche se ne ha letto solo un pezzo. Io ho letto solo il titolo, e non è male: "It's Still the Economy, Stupid: George W. Bush, The GOP's CEO"
Talking Points Memo
Vai col blawg

Ora che il blog ce l'hanno tutti, non vi sentite più così fighi? Fate un blog di cose legali: un blawg. (fioriranno blawg sulla Cirami e sui processi Imi-Sir? Sai che palle)
Abanet
Rispettare le idee di tutti

Con fatica: ma anche le pettinature? (e come si chiama la signora?)
CNN
Microsoft come Previti

Peggio sono messi, e più si danno le zappe sui piedi: adesso pare che Outlook abbia un guaio di sicurezza, e passi. Ma Microsoft spiega che il guaio in realtà "si manifesta solo se si configura Outlook per ricevere la posta elettronica". Se ci scolate i fusilli, nessun problema
CNet

12 ottobre
Beh,
so che questo prende un po' una piega da weblog dei cazzi miei, che in genere qui cerchiamo di evitare, con alterni risultati: oggi ho visto una partita del Brera calcio, per caso, e ho eletto a mio magazine di riferimento "Brera Fottball News" (assieme alla rivista dell'aeroporto di Copenhagen, ma questa è un'altra storia), che questa settimana apriva in prima pagina così: "Incredibile: Abbiamo perso!". Testo testuale: "Domenica a Broni (peraltro dov'è Broni? Metà dei tifosi si sono persi tra i vigneti) il Brera è incappato in un evento che, più che raro, vorremmo definire unico: la sconfitta".
Brera Football News
Lei è una curiosa persona, signor Chao

Cosa succede quando a intervistare una popstar non è il solito critico musicale assonnato e servo degli uffici stampa
Panorama
Poi dice con Benigni esageriamo
A New York stanno litigando per ammettere i Sopranos alla parata del Columbus Day, con due sindaci coinvolti nella polemica
MSNBC
Improvvisamente, il Foglio piace ai bloggers
Al Foglio capita spesso di pubblicare commenti devoti ma duri e sarcastici contro il Capo del Governo. Quello di ieri aveva un attacco memorabile: "Non rompa il cazzo, cavaliere". Chi lo linka, chi se lo incolla integrale nel sito, chi lo cita: alla bisogna i bloggers scoprono che il Foglio ha cose spiritose e frondiste e persino ringraziano Ferrara (che non ha scritto il pezzo)
Il grafomane
Ma chi è Gianni Mereghetti di Abbiategrasso? Vuole entrare nel Guinness? Ricatta qualcuno? Perchè ci sono decine di sue lettere pubblicate ogni mese su tutti i giornali (questa settimana sul Foglio, sul Corriere e sull'Espresso)?
Magari vi interessa
Magari qualcuno arriva qui cercando "Madonna" su Google: la nuova canzone di Madonna per la colonna sonora del nuovo 007
MTV
Puntuali sulla notizia

Sta finendo il 2002 e il nuovo Espresso ha un "reportage" sul cambiamento di Berlino, "piena di cantieri". La settimana prossima, qualcosa sul nuovo Louvre? E sull'expo di Siviglia, niente?
Espresso
Vengo in pace

Organizzate dimostrazioni pacifiste da anni e non lo sapevate
Masturbateforpeace

11 ottobre
Il Carter a Nobel

Repubblica.it
"Cavaliere, non rompa il cazzo":
mirabile invito del Foglio al presidente del Consiglio (non l'ha scritto Giuliano Ferrara, come dice qualcuno). Lo stesso Foglio, in ultima pagina affida a Antonio Socci la seguente considerazione: i ragazzini uccidono perché sono posseduti dal diavolo.
Il Foglio
Israele come l'Iraq, balle. L'Economist smonta, risoluzioni alla mano, la tesi per cui Israele disobbedirebbe all'ONU come fa Saddam.
Lo stesso Economist si dimostra ancora sprovveduto sulle cose italiane, scrivendo che "i maggiori guai per Berlusconi vengono dal regista Nanni Moretti". Cambiare corrispondente, potrebbe essere un'idea
Economist
Traggo dal solerte Christian Rocca
due links irrinunciabili: Vittorio Zucconi decide di arrendersi al dilagare degli stronzi sul suo forum (e sulla maggior parte dei forum), e il Riformista di Antonio Polito ha già un suo sito, che annuncia l'uscita per il prossimo ventitré.
"Un insulto a noialtri americani": il fondatore di Slate ce l'ha con Bush e il suo modo da ubriachi di convincere il paese a far guerra all'Iraq
Slate
Malgrado una cospicua crescita di visitatori, Wittgenstein.it ricorre alla trovata dei giornali in crisi di vendite: sesso. Ma alla lettera
Del nuovo libro di Zadie Smith si sarebbe già detto. Ma non si può non linkare una recensione che inizia così: "Ma Zadie Smith è uno pseudonimo di Dave Eggers?"
The New Republic
Benvenuti al Westin Hotel, il più brutto grattacielo di New York
The New Yorker
"Ma noi conservatori siamo gente per bene" dice il direttore della National Review dopo che il suo giornale aveva scritto che tra i conservatori "c'è anche gente per bene" (non vi perdete la nota introduttiva, almeno: potrebbe tornare buona)
National Review Online
Come l'Amiga, Tivo è destinato all'estinzione: prima che noi in Italia abbiamo capito esattamente cosa sia
Slate
O è una figata, o un incubo: un Google per la posta elettronica

Oreillynet
A-hem: forse dire a Colin Powell che è come uno schiavo delle piantagioni con il suo padrone bianco non è stato elegantissimo, anche se glielo ha detto Harry Belafonte
CNN

10 ottobre
Ecco, appunto

Il Nobel per la Letteratura a un ignoto (e si immagina bravo, anche se la motivazione assopisce: "la sua scrittura sostiene la fragile esperienza dell'individuo contro la barbarica arbitrarietà della storia") ungherese: ma finiranno, prima o poi, e si troverà un grande romanziere, o no? Proposte che arrivano: Ellroy, DeLillo, Roth
Repubblica.it
Di servizio
Qualcuno di voialtri bloggatori non si è ancora registrato sul motore di ricerca di Daypop? Ci renderebbe tutto più facile, a noialtri consultatori
Daypop
Andrew Sullivan ha difficoltà
a capire il suo computer e chi chiama la guerra "imperialista"

Salon
Qualcuno salvi Filippo Facci
, impelagato in polemiche portinaie sul sito di Sabelli
Sabelli Fioretti Blogspot
Ma il Nuovo fa schifo? Imperversa la polemica, e l'azienda ne approfitta
Il Barbiere della Sera
Oggi assegnano il Nobel per la Letteratura: sarà una roba terzomondista, tipo un compositore di limericks capoverdiano, o un romanziere vero?
Reuters
Saddam è come Hitler? Bush è come Hitler? Israele usa metodi nazisti? Finiamola con questi paragoni idioti, ha scritto l'altroieri Matthew Engel sul Guardian. Le parole "Hitler" e "nazismo" siano bandite dal vocabolario con la sola eccezione dei discorsi sul periodo storico a cui appartengono.
Guardian
Ron Rosenbaum è andato a una manifestazione pacifista in Central Park, e non sa ancora cosa pensare della guerra all'Iraq. Ma si è convinto di aver passato un pomeriggio in mezzo a degli idioti che non sanno distinguere il bene dal male
New York Observer
A Jonathan Yardley del Washington Post il nuovo libro di Martin Cruz Smith, ambientato alla vigilia di Pearl Harbor, è piaciuto.
Washington Post
La pubblicazione dell'autobiografia di Oscar Peterson, grande pianista jazz, fa riflettere il Commenatry Magazine sul suo grande successo presso i fans e sulle riserve dei critici.
Commentary Magazine
Josh Micah Marshall sul suo ottimo blog segnala "The case for invading Iraq": siate d'accordo o no con il titolo e la sua tesi, dice, è un ottimo libro. La settimana prossima, da noi, esce per Donzelli "The case for not invading Iraq" di Lucia Annunziata. Il titolo vero è "No", ma la tesi è quella.
Talking Points Memo
Lavoce.info è il sito in cui alcuni capaci economisti italiani si prendono la libertà di scrivere cosa pensano, che sui giornali non è sempre possibile, quando si tratta di economia o di musica. Tito Boeri è drastico e chiaro nel giudicare la Finanziaria proposta dal Governo
Lavoce.info

9 ottobre
Più cretini del re

La Rai fa fuori un blob su Berlusconi, "per non favorire il capo del governo"
Repubblica.it
Il mondo alla rovescia

Temo sia solo per gli abbonati, ma il Wall Street Journal di oggi spiega come rapinare una banca
Wall Street Journal
Nostra signora culona?

La madre di tutti gli svarioni di traduzione
Daily Evergreen
"Uno ce le ha date, al prossimo le diamo noi"

Il legame tra Al-Qaeda e l'Iraq è tutto lì
Slate
Non svegliate il can che dorme

Secondo la CIA Saddam non è pericoloso, a meno che non si attacchi l'Iraq
Washington Post
Fa' il matto, ma non esagerare

Thomas Friedman consiglia Bush
New York Times
Il guaio con Britney
È passata di moda? Ce ne frega qualcosa?
The Juice e New York Times
Una canna per farmi ricordare

Il primo ministro canadese liberalizza prima di andare?
Guardian
Per piccolo fatto personale

Per ringraziare quelli che hanno scritto cose per bene laggiù. Questione per me chiusa
Gnueconomy

8 ottobre
Dividere la sinistra

Ha ragione Sartori: ognun per sé, e ci rivediamo in campagna elettorale
Corriere della Sera
Discriminato per il mio aspetto

Protesto: il figlio di Morandi non è male (a parte questo, leggete gli altri messaggi: credo sia il peggior forum di tutta internet, e ne ho visti)
Blob
In prova

Per gli orfani di Arts and Letters Daily, diamo un'occhiata a questo
Philosophy and Literature
Sbagli a monte

Il blog di EmmeBi è il mio preferito (assieme a quello del mio compare), anche quando protesta
EmmeBi
Tra moglie e marito

A Modena, la battaglia antigovernativa le prova tutte
Gazzetta di Modena
Aggiornamento

Il pezzo di Filippo Facci su Previti ora è anche online sul sito di Sabelli (i pezzi di Facci contro Sabelli, non ancora)
Sabellifioretti Blogspot
La guerra contro Kazaa

La musica online si rafforza: è il darwinismo
New York Times
Il New Jersey non è ancora perduto

L'ex baldanzoso ex candidato unico Forrester teme il successore del dimissionario Torricelli
New York Times
Dave Eggers su Newsweek

E Grease in DVD
Newsweek
Il nuovo progressive rock

Pare che esista
National Review
Io sapevo fare una macchinina

Con il lego, si sta esagerando
ASL
Zucche vuote contro Saddam

Un po' bassina, lo so: ma almeno graficamente sono bravi
Peace Pumpkin
Da ridire

Su Previti
Wittgenstein.it

7 ottobre
Sempre lì a giocare con gli aeroplanini

Altro che videogames
Workman
Mai parlare con i giornalisti italiani

Spielberg costretto a correggersi
Salon
Gente di coraggio e calendario

Il prode Gianluca Neri di Clarence, dopo aver arditamente combattuto Lauretta Masiero, se la prende con i figli per attaccare i padri, con eleganza. Ma un giorno diventerà buono
GnuEconomy
Barbra, lascia perdere

La Streisand litiga con Matt Drudge del Drudge Report
New York Times
Arts and Letters Daily ha chiuso
Per noi che lo conoscevamo bene, è come se avessero chiuso Blob
Arts and Letters Daily
You shone like the sun

L'Observer racconta Syd Barrett
Observer
Buon sangue

Jeb Bush dice di avere dei "loschi piani", poi scopre che c'è un giornalista ad ascoltarlo
Tampa Tribune
No, My sweet lord no

Le 40 canzoni di destra?
Bartlettpapers

6 ottobre
Blog, il convegno

Per i giornalisti che stanno scrivendo articoli sui blogs: ci saranno Mickey Kaus, Glenn Reynolds e Josh Micah Marshall. Fatevi mandare a Yale, il 22 novembre
LawMeme
Tony Blair, Colin Powell e John McCain

L'opposizione a Bush secondo Thomas Friedman è fatta di tre persone e nessuna di loro è un Democratico
New York Times
Gli Yankees, a casa

A questo punto le World Series imminenti perdono assai di interesse, ma per i profani ci sono degli autorevoli Bignami qui e qui
New York Times
La Zastava di Mirafiori
Bertinotti vuole nazionalizzare la Fiat
Repubblica.it
Non è Salinger, non è Dave Eggers
Marco Belpoliti controcorrente e contro Jonathan Safran Foer, sull'Espresso che a oggi non ha ancora aggiornato il sito
Espresso

5 ottobre
Ognuno ha chi si merita

Un capo di stato che fa battute da camionista, ce l'hanno anche in Florida (per carità non si offendano i camionisti, eccetera)
Salon
Un maleducato su Clarence si prodigò in volgarità contro la famiglia Dorelli - come Sgarbi con Ida Di Benedetto - e un tribunale ora ha detto che poteva: libertà di satira. Io li trovai dei porci vigliacchi, se posso permettermi della satira
GnuEconomy
Winona nei guai

Un capro espiatorio, per Slate
Slate
Gli Yankees nei guai

Stasera rischiano di uscire
MSNBC
Da papà di Napster a papà di suo fratello

La nuova vita di Shawn Fanning
Wall Street Journal
Rolling Stone fa schifo

Ancora sul recente cambio di direzione
Observer
Munch, crunch

Tina Brown debutta sul Times di Londra
Times

4 ottobre
In otto anni l'Ulivo non ha prodotto nulla

Un ottimo Ezio Mauro auspica a sorpresa l'azzeramento delle capriole quotidiane della sinistra: ricominciare daccapo
Repubblica
Ci sono alcune cose che condivido con Andrew Sullivan

Ma una la stiamo perdendo, e ha una mela sopra
Andrew Sullivan
Io quest'uomo non lo capisco

Piero Fassino spiega secondo lui la questione degli alpini in Afghanistan
Corriere della Sera
Forse ci liberiamo degli Arizona Diamondbacks

Noi Yankees certe cose ce le leghiamo al dito
MSNBC
Il caso Rosie O'Donnell si infittisce

Per appassionati di americanate
MSNBC
Quando c'era lui

Bill Clinton entusiasma i liberals di qua e di là dall'oceano con il suo discorso al congresso del Labor
Salon
Il candidato blu

Per riconoscerli, potrebbe essere un'idea
CNN
Bloggers di sinistra, dove siete?

Le preoccupazioni del New Stateman
New Stateman via Workfoundation
Assicuriamoci che sia morto

La barzelletta migliore del mondo secondo la scienza
New Scientist
Googlefight

Assolutamente inutile (e in più, Sofri perde contro Rocca)
Googlefight

3 ottobre
Era una supercazzata

Anche il Washington Post sulla falsa estinzione delle bionde
Washington Post
Apple tiene duro

L'unica tra i grandi a non introdurre tecnologie che controllano l'uso dei software da parte degli utenti
Siliconvalley.com
"Non siamo un marchettificio"

A Punto.com arriva Crespi e se ne va il direttore Barbieri
Il Barbiere della Sera
First they took New Jersey

I Democratici la spuntano e avranno un candidato senatore al posto di Torricelli
MSNBC
Sputare il vino da campione

Pare sia un must della degustazione
Slate
Mezzanotte

Il 28 ottobre esce il nuovo cd di David Gray, che l'ultima volta fece il botto
Amazon.uk
Santi ne fanno parecchi, edifici così no

Il Guardian va matto per la basilica di San Giovanni Rotondo di Renzo Piano
Guardian
Era una cazzata, pensa un po'

Le bionde non si estinguono più, ora chi lo spiega a Vespa che ci ha fatto Porta a porta?
AZ Central
Il meglio di New York

La guida 2002 del Village Voice
Village Voice
Webcontagio
Ora sono malati un po' tutti

Morning News e Christian Rocca

2 ottobre
Il signor Cesare

Il girotondo del Foglio intorno a Previti: si consigliano caldamente i pezzi di Facci e Maglie
Il Foglio
La grillizzazione di Sgarbi

La tv l'ha fatto e la tv lo disfa
Repubblica.it
Fermi là!

New Jersey, ora i Repubblicani vogliono vincere a tavolino
Washington Post
Il dilemma con l'Iraq

Lo chiamiamo Saddam, o Hussein?
LA Times
Oplà, il blog di destra

Da cosa lo si capisce? C'è scritto.
Didestra
Ho detto strike!

Le nuove tecnologie del baseball esautorano gli arbitri
MSNBC
Forse mi stanno prendendo per il culo

Il gioco più stupido del web
Holdthebutton

1 ottobre
Stiamo perdendo il New Jersey, e il Senato

Il candidato Torricelli si ritira
MSNBC
Ieri
Il parere di Grasso su Sgarbi a Otto e Mezzo

Il Corriere della Sera
Uno che scrive roba tosta
Intervista a Chuck Palahniuk, che ha chiesto la pena di morte per l'assassino di suo padre
New York Times Magazine
I buoni e i cattivi

Sergio Segio contro Persichetti e Scalzone, e gente vigliacca e piccola contro di lui (se preferite risparmiarvi questi ultimi, sulla Stampa c'è solo Segio)
Indymedia
Avete un libro nel cassetto? Tenetecelo

Date retta, lasciate perdere
New York Times
Posso dire una cosa impopolare?
Quello di Claudio Sabelli Fioretti, non è un blog. È un forum.