Khakistocrazia è un’espressione usata per definire il governo militare di un paese spesso in collusione con un potere economico, con l’intento di averne sostegno e perpetuare il regime. È stato il caso di paesi come la Nigeria, l’Iraq, il Pakistan e la Corea del Nord.
La parola trae probabilmente origine dal greco: il termine kakistocrazia si riferisce a un governo sotto il controllo dei cittadini peggiori o meno adatti di un paese. Un’altra plausibile spiegazione ha a che fare con la parola kaki, il colore associato di solito alle uniformi militari.
Wikipedia italiana non ha una voce sulla kakistocrazia, e quella inglese mescola un paio di significati differenti, con un’acca in più o in meno. Il Wiktionary (la versione dizionario di Wikipedia) però spiega che viene da “kakistòs” che in greco vuol dire “peggiore”. Riprendendo il tema dell’antielitismo, è un po’ inquietante scoprire che un fenomeno che ci si vorrebbe illudere sia passeggero ha già invece una definizione così esatta, e di così solenne etimologia. Kakistocrazia: il governo affidato ai peggiori. Aspettate che la scopra Beppegrillo.