Sofia di Spagna

Sofia di Spagna nata Sofia Margherita Vittoria Federica di Grecia e di Danimarca (in greco: Σοφία Μαργαρίτα Βικτωρία Φρειδερίκη της Ελλάδας και της Δανίας; traslitterato: Sophía Margaríta Viktoría Frideríki tis Elládas kai tis Danías) (Atene, 2 novembre 1938) è l’attuale Regina di Spagna.
Sofia di Grecia e Danimarca è nata ad Atene nel 1938 dal re di Grecia Paolo I e da Federica di Hannover. Sofia passò circa un anno della sua infanzia in Egitto ed in Sud Africa nel corso dell’esilio della sua famiglia dalla Grecia durante la seconda guerra mondiale. Rientrata in patria nel 1946, studiò pediatria, musica ed archeologia ad Atene.
Grazie alla sua rigorosa istruzione, la regina parla spagnolo, francese, greco, inglese e tedesco.
I suoi antenati sono appartenuti a varie famiglie reali europee, in particolare quelle del Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Russia e Svezia.

Non so mai niente di dinastie reali: son cose per cui ci vogliono certe nonne, o la collezione di Gente. Per esempio, leggendo delle polemiche sulle cose dette dalla regina Sofia di Spagna in un nuovo libro intervista (cose un po’ retrograde su gay ed eutanasia, da regina settantenne), ho cercato di informarmi su Wikipedia e mi sono chiesto: quale accidente storico-geografico l’ha fatta nascere “principessa di Grecia e Danimarca”? Voglio dire, la Grecia e la Danimarca non sono paesi che vien fatto di associare, anche facendo degli sforzi di memoria scolastica. La madre era “di Hannover”, niente a che fare con la Danimarca. Suo fratello Costantino divenne re di Grecia e sposò la figlia di Federico di Danimarca, ma mica si diventa principesse di Danimarca via cognata, no? E poi Sofia lo era dalla nascita.
Insomma voi nonne lo saprete già, ma nel 1863, dopo la fuga del precedente re Ottone, le potenze europee si accordarono perché un principe danese diciassettenne divenisse re Giorgio I dei Greci. E Giorgio era il bisnonno di Sofia, regina di Spagna (Sofia ha anche la regina Vittoria – quella regina Vittoria – come bisnonna e trisnonna assieme, ma questa ve la risparmio). Ecco.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro