Cose alla rinfusa

Che non meritano di parlarne tanto, che lo hanno già fatto altri, o semplicemente che non ho tempo:

– la battaglia del PD su Sky è imbarazzante: opinione condivisa con rara unanimità su tutti i blog che leggo di solito. Tra le obiezioni – ma ce ne sono molte – più efficaci: la discrepanza tra la protesta per Sky e il silenzio sui tagli dei contributi ai progetti di risparmio energetico; la contraddizione tra il contestare i “quattro soldi” della social card e dar battaglia sui due euro per Sky; la vergognosa mancanza di misura nel far passare la “difesa delle famiglie” dal diritto a guardare il calcio in tv.

Francesco Costa ha ragione: lo sconforto con cui guardiamo i disastri italiani e la magra soddisfazione di vederli a volte percepiti anche dall’estero, hanno un limite. Gli italiani hanno un sacco di difetti, e i quadretti toscanofili spacciati agli americani fanno ridere: ma gli stranieri spesso non capiscono un accidente neanche dei nostri difetti. E solo un povero provincialismo può far apprezzare lo squinternato pezzo sull’Italia dello Spectator tradotto questa settimana da Internazionale

– Avrei voluto scriverne più a lungo, ma alla fine sintetizzo così, e spero si capisca. Se la vittoria di Luxuria all’Isola dei Famosi – e trascuro il consueto contorno cialtrone di tutto l’ambaradàn – mi è sembrata svenevole e ipocrita è per la pretesa che rappresentasse un momento di impegno sociale o di progresso verso una maggior tolleranza. La parte  degli italiani che non è ancora familiare – diciamo – con la normalità dell’omosessualità ha bisogno di imparare che i gay sono appunto persone normali, come tutti. Non di consolidare la sua opinione che siano persone diverse – macchiette tutte doppi sensi e travestitismo, e per questo simpatici – e però tollerabili, a modo loro. L’omosessualità è un sacco di cose, come l’eterosessualità. Ma agli italiani sarebbe meglio insegnare che i gay sono persone: dopo magari saranno capaci di capire che in quanto persone hanno il diritto di comportarsi come vogliono.

– la casa di Grillo in Svizzera per ragioni di blog fa ridere, sì.

– Questo è un governo di cialtroni veri.

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