Ironia

Nell’uso com., la dissimulazione del proprio pensiero (e la corrispondente figura retorica) con parole che significano il contrario di ciò che si vuol dire, con tono tuttavia che lascia intendere il vero sentimento: fare dell’i.; parlare con i.;cogliere l’idi una frasedi un’allusionenon s’accorse dell’idelle mie parole. Può avere lo scopo di deridere scherzosamente o anche in modo offensivo, di rimproverare bonariamente, di correggere, e può essere anche una constatazione dolorosa dei fatti, di una situazione, ecc.; ci può essere perciò un’ibonarialieve,finesottileargutafaceta, o un’iamarafreddabeffardapungentecrudele, ecc. (v. anche sarcasmo). Esempî d’ironia sono le frasi comuni: «Ma bravo!», «Ma benissimo!», «Bella figura!», «Che occhio!» o «Che mira!» (a chi per es. colpisce molto lontano dal bersaglio), «Ma sai che sei proprio carino quando mostri la lingua!», o le espressioni «quella buona lana», «quella perla di galantuomo» e simili. Un’ironia è il verso dantesco: «Vieni a veder la gente quanto s’ama!», nel canto VI del Purgatorio (v. 115), e nello stesso canto tutta l’apostrofe a Firenze: «Fiorenza mia, ben puoi esser contenta Di questa digression che non ti tocca …» (vv. 127-151). Ironia può essere anche l’atteggiamento d’uno scrittore che investa tutta quanta la sua opera; si parla così dell’idel Parini, alludendo al suo poema Il giorno; e di iariostesca, per indicare il tono particolare con cui l’Ariosto presenta i personaggi e le situazioni del Furioso, il sorriso con cui si mostra attratto dal suo mondo fantastico e nello stesso tempo cosciente della sua irrealtà.

(debole tentativo di restituire al termine il suo significato, dopo che in giro è diventato sinonimo generico di qualunque umorismo, scherzo, battuta, più o meno riusciti, mentre si riferisce a dire una cosa intendendo l’opposto. Se faccio una battuta, non è “ironia” – né sono “ironico” se faccio semplicemnte lo spiritoso -, è ironia se faccio una battuta con un’inversione di significato).

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro

Un commento su “Ironia

Commenti chiusi