Un paese inesorabile

Recupero dalla citazione che ne ha messo Giorgio Zanchini nel suo libro – a sua volta citata oggi da Marino Sinibaldi – questa vecchia risposta di Ferruccio Parri a Corrado Stajano, assai riprodotta negli anni. E quindi da maneggiare con cautela, tenendo a bada il proprio autocompiacimento nel ritenersi sempre “gli altri” e la facilità autoassolutoria con cui in molti si chiamano fuori prima ancora di essere mai stati dentro, a differenza di Parri. Ma anche utile – o deprimente – per confrontarla con i propri sentimenti, con l’ottimismo della volontà e con il pessimismo della ragione. Stajano aveva chiesto a Parri della sua maggiore delusione.

«Mah, il popolo italiano, ecco. È la cosa che mi pesa di più. Man mano che mi sono fatto una conoscenza più profonda del popolo italiano, ho toccato i suoi aspetti di scarsa educazione civile e politica. Mi riferisco alla parte prevalente del Paese, non a tutto il Paese. Questo rafforzarsi costante del mio pessimismo, questa constatazione progressiva della non rispondenza della maggior parte del popolo è una delusione forte per uno che ha sempre ritenuto e ritiene di dover fare qualcosa per la vita pubblica».

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