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29 settembre

(Oggi, 29 settembre)

No guru, no method, no teacher
Ho cominciato a leggere tutto quello che trovavo su Krishnamurti quattro anni fa. Prima non avevo un’idea di chi fosse, e se avevo sentito il suo nome lo avevo associato a qualche divinità indiana, o a qualcosa di lugubre, o a entrambe le cose. Poi feci un viaggio di alcuni giorni in Rajahstan e da qualche parte venne fuori un brandello della sua storia. Che adesso provo a raccontarvi.
Donna

Sing, sing, sing
Cantare sotto la doccia, per esempio, è più difficile di quanto si pensi.
Donna

Un paese normale
Il bel mondo di trafficoni descritto da Bonini e D'Avanzo nell'inchiesta su Telekom Serbia
Quattroeunquarto

Manuale di conversazione
Su Joe Henry, Seal, Damien Rice e gli Elbow
Donna

Adesso devo solo imprare a suonare il pianoforte
"Finalmente WIM MERTENS ha mandato in stampa le partiture complete di alcuni suoi classici. Dopo anni di resistenza da parte del compositore fiammingo e di forte richiesta da parte di migliaia di appassionati sparsi in tutto il mondo, l'editore Usura/Crepuscule ha stampato (per il momento) le parti per pianoforte dei brani più famosi: "Close Cover", "Not At Home" e "Struggle For Pleasure". E la partitura completa di "At Home – Nota At Home" per pianoforte e strumento solista. Un avvenimento. La distribuzione per l’Italia è della Materiali Sonori"

27 settembre

Altro che Walter Nudo!
L'avvocato Taormina è pronto per l'isola dei famosi, al posto della noce di cocco
Repubblica.it

Pico de Paperis
Il senatore Trantino a me sta simpatico: è capace pure di ricordarsi a memoria diciotto nomi di sconosciuti
Repubblica.it

Piovono ceffoni
"C’è il dovere di bonificare casa propria, liquidare il partito degli avvocati e degli araldi compiacenti, costruire un nuovo inizio in nome di interessi e idee che riguardino anche gli altri, i cittadini del paese che si governa. Per ora non si vede niente di tutto questo, non sventola più una sola bandiera per cui battersi, e il tempo fugge, se non è già scappato"
Il Foglio

26 settembre

Santi numi
Ho potuto leggere solo stasera l'inchiesta di Repubblica sul "trappolone" Telekom Serbia. È impressionante. Non tanto per quanto riguarda il caso in sé, ma per le biografie dei personaggi raccontati, per l'evocazione di un mondo parallelo di manigoldi, protogolpisti, truffatori, piduisti dei poveri e anche dei ricchi, e trafficoni vicini a ogni apparato dello stato, siano carabinieri o parlamenti. Se fosse tutto falso, io sarei piuttosto contento
Repubblica

"Ho deciso di aprirmi a nuove esperienze lavorative"
Un uomo, un blogger, un livornese
Il Tirreno

La fine del Concorde?
Ritirano Segway dal mercato, pare
Channel4000

Ma povero...
Adesso è morto pure Robert Palmer
CNN

Ci mancheranno
Rivaldo e Taormina lasciano. Se Rivaldo ci ripensa, pazienza
Repubblica.it

Fattore C
Signori, la copertina di Panorama di questa settimana
Panorama
Ultim'ora: il Foglio, quoque

Rubrichisti
Una volta ho scritto che Diaco mi sta simpatico. L'altroieri l'ho difeso dal professor Grasso. E lui, ingrato.
Nel frattempo, ottima Guia sull'Isola dei famosi e su Mille giorni di me e di te
Il Foglio (in pdf)

Doomed
I puristi della lingua dicano quel che vogliono, ma per definire il destino di un governo italiano una parola inglese è quel che ci vuole

Only the strong survive
Ineluttabile, come la morte e le tasse (come la morte, va'), arriva Re: No Subject:
"Caro Christian, perché non mi avvisate mai delle cose belle della vita? Perché ho dovuto scoprire da solo i piani di Castelluccio, il posto più bello del mondo (se la batte con Boccadarno)? Perché ho dovuto scoprire da solo i Contenuti speciali dei DVD?"
Max

Mi piacciono le magre
Damien McCrystal contro le babysitter sovrappeso
Spectator

Una donna incinta, anzi due
Tic linguistici duri a morire
Quattroeunquarto

25 settembre

E chi accidenti è Walter Nudo?
Gringo è stato sostituito, e non da me
L'isola dei famosi

E hai detto niente
"Il Mac non è niente di straordinario: è come un PC, ma meglio". Jeremy Wagstaff, columinist del Wall Street Journal e profano del Mac, ha deciso di occuparsene. E gli è piaciuto
Wall Street Journal

Il merger del secolo
Giuliano Ferrara telecronaca minuto per minuto i suoi rapporti con il Riformista
Il Foglio

In Italia, la radio, la sanno fare in due
Uno non lo dico, che è della concorrenza. L'altro sì, perché l'hanno fatto stupidamente fuori: oggi sul Riformista Giancarlo Santalmassi parla del film di Bellocchio e della sua apparizione nelle immagini del Tg2
Il Riformista (online con calma)

A proposito di Henry
“Quello”, tra l’altro, è il disco che io ascoltai di più quell’anno – il 1993 – e per cui andai una sera a Finale Emilia che non avevo mai nemmeno sentito nominare, per vedere un concerto di Joe Henry in una specie di discoteca di paese con appesa al soffitto la palla con gli specchietti: saremmo stati in cinquanta, quella sera.
E adesso ho qui davanti l’autore, e mi sta dicendo “Quello non fu un disco riuscito”
Musica

Griingoooo, Grin-go!
Il primo evaso dall'Isola dei famosi torna e la prima cosa che fa è andare a litigare con Gianluca Neri su GNUEconomy
GNUEconomy
p.s. sintesi di un'eccitata discussione ieri sera: gli sfigati esposti al ridicolo sono quelli in studio, e quelli sull'isola fanno la figura dei simpatici e seri.
p.p.s. si vocifera di inattesi sviluppi sentimentali.

Fatto fuori
Conversazione segnalata da un partecipante all'aperitivo dei blogger milanesi, ieri, avvicinato da due ragazzi del tavolo accanto:
"Ma siete di una chat?"
"No, blogs"
"Ah! E c'è anche Wittgenstein?"
"Sì, eccolo là"
"Eh, l'hanno fatto fuori da Otto e mezzo"
Zittialcinema (ha la versione Director's cut)

24 settembre

Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi
Arriva la più snob delle compilations da bar
Corriere della Sera

"Procurami una sega"
Per ora 24 non è formidabile come la serie dell'anno scorso, salvo alcune battute del protagonista

Io al Cannocchiale con Cundari non ci vado, sia chiaro
Fioccano scemenze sul futuro del Foglio
Corriere della Sera, Ciccio
(per il primo del Riformista che passa di qui: Clark, senza la ci.
"Sul giornale del 24 settembre
Clarck favorito, ma lo scandalo incombe")

23 settembre

And then there were nine
All'Isola dei famosi, Gringo getta la spugna
Selvaggia Lucarelli
(ringrazio per la stima chi mi ha proposto di sostituirlo, ne parlerò con la produzione)

Pensieri
Su Moro, sul Sessantotto, su Diaco e su Berselli
Il Foglio

Pesto Rosso
Alla Bertolli hanno esagerato con il colore
BBC, Yahoo

Doctor Tacconi, I presume...
Corriamo in salvo dei disgraziati abbandonati sull'Isola dei famosi
GNUEconomy, Quattroeunquarto

22 settembre

Piccoloblog
Oplà, i blogs Feltrinelli
Feltrinelli (grazie a Bloblog)

"Hasta la vista siempre!"
Pensate quello che volete, per me L'isola dei famosi è me-ra-vi-glio-so (e quando il professor Grasso scrive: “Non si capisce perché Simona Ventura abbia accettato di condurre uno dei più patetici e ridicoli programmi della storia della tv italiana”, inverte il rapporto di qualità tra soggetto e complemento)

Compagno Graydon Carter
Se lo cercate online, niente da fare. Se date retta a Guia Soncini, sembra che parli solo di George Clooney sul lago di Como o di Sex and the city. Ma Vanity Fair è in realtà un agguerrito organo dell'opposizione di sinistra, altro che The Nation: in questo numero c'è un bel pezzo di James Wolcott sulla delirante sbandata a destra del network MSNBC e l'inchiesta di Craig Unger su come Bush e i suoi si preoccuparono di proteggere gli amici sauditi e un pezzo della famiglia bin Laden dopo l'undici settembre
Vanity Fair

Il candidato
Io, hai visto mai, mollo Kerry e mi butto su Contini
Quattroeunquarto

Partenze lente
Mi rivendo quel che scrissi pari pari qui il 24 settembre dell'anno scorso:
"grazie, lo so: migliorerò"

Piccolo spazio turpiloquio
Dove il titolare dà finalmente del testadicazzo a chiunque nella Società Autostrade sia corresponsabile della sempiterna apertura dei cantieri sull'autostrada della Cisa, e si sente così un po' meglio

19 settembre

Tirato per la giacca, come Ciampi!
Europa sulle presunte agitazioni di Giuliano Ferrara
Europa (grazie a Paferrobyday, che legge Europa)

Disporsi al dubbio, in qualsiasi circostanza
E se poi L'isola dei famosi è divertente?

Da bambino mi piacevano Silopescu, Fur-gon-cin, Guido La Vespa eccetera
Quindi trovo fantastico questo battutone di Uiallàllà:
Takeshi Gaetano
E' giapponese il pizzaiolo più bravo del mondo
Uiallàllà

Scoop!
"Parla Michele Salvati". Ancora?
Il Foglio

Pelo e contropelo
Secondo il Riformista il barbieredellasera è un po' in crisi (qualcuno rincara e accusa i commenti: che stanno vivendo un periodo difficile un po' ovunque, mi pare)

Il Riformista

Last time ever I saw your face
L'ultima intervista di Johnny cash
Guardian

"Credo di aver messo ordine"
Il bookshifter passa all'azione: alla Coop
Clutcher

Un baffo
Pare che il terrorismo discografico non generi gran preoccupazioni: si scarica quanto e più di prima
New York Times

18 settembre

Copio
EmmeBi - sarà la gente che frequenta - è diventato piuttosto spiritoso:
I miei rispetti Don Tony
Da Kataweb "Sanremo, abolita la gara tra i big, trasformati in "padrini" delle nuove proposte in gara."
EmmeBi

Il terzismo gode
Secondo Paolo Mieli alla voce terzismo correttamente compilata bisognerebbe leggere: tendenza intellettuale di persone che, pur schierandosi apertamente in un fronte, rifiutano di farsi intruppare e della capacità di riconoscere le ragioni altrui e i demeriti propri fanno un punto d'onore. «Il terzismo non è un trucco, non è una furbata, non è una visione di comodo. A tutti dovrebbe esser chiaro che il termine non può esser considerato sinonimo di equidistanza o cerchiobottismo»
Il Riformista

Family matters
Grazie a BlogOltre, che si è accorto che il sito di Diario ha infine messo online un molto bel pezzo di Enrico Deaglio su Sofri, quello anziano, di due mesi fa
Diario

New Trolls
"Ma quale musicista. Sul palco immenso della sua carrozzina Wyatt è piuttosto un visionario. E come i veri visionari non ti dice mai fino in fondo se il suo sguardo interiore stia perlustrando il futuro (Beware) o il passato (Old Europe, Foreign Accidents). Né se la sua emozionata ripresa di Insensatez (Jobim e Vinicius) abbia qualcosa a che fare con questo mondo o tradisca solo l'insensatezza di ogni grande slancio poetico, che va sempre oltre il mondo"
Arrivato a questo punto della (presunta) recensione del nuovo cd di Robert Wyatt, sono crollato. Ho provato ancora a dare un'occhiata alle ultime righe, e dicevano così: "Wyatt è un po' tutti questi meravigliosi gattari. È la zingara felice di Forest (chitarra di David Gilmour, voce di Brian Eno). È i disegni di sua moglie Alfie. Ed è il primo cittadino di Cuckooland, la terra che non esiste (già, il cuculo non fa nidi, vero Nicholson?)".
Se qualcuno me ne vuole raccontare in italiano, è benvenuto
Musica

Del corretto uso delle posate
Mi perdoni il direttore del Foglio che giustamente mal sopporta che le sue parole siano usate da noi di sinistra a danno di loro di destra (si fa per dire): ma la mia citazione del suo editoriale di oggi gli valga solo come riconoscimento artistico. Complimenti.
"Se uno decide di parlare come mangia, prima di tutto deve imparare a mangiare meglio, e poi deve essere coerente con il proposito: non si può essere chiari e diretti come in uno scompartimento ferroviario quando si elogia Mussolini per grottesco patriottismo, e poi obliqui e diplomatici quando (non) si chiede scusa né si conferma quanto detto sopra."
Il Foglio

Leonardo
In questi giorni ha scritto due buone cose:
una allude al fatto rilevante e trascurato che oggi - percentuali mie - il 70% di chi usa un computer lo usa al 10% delle sue potenzialità;
l'altra mette in rilievo un altro dei numerosi paradossi relativi al finanziamento pubblico delle scuole private:
“Io ho il diritto di mandare mia figlia alla scuola privata!”
“Non è questione di diritti, è questione di soldi. Se non ha venti milioni non ce la può mandare”.
“E lo Stato, scusi?”
“Come?”
“E lo Stato dov’è? Lo Stato mi deve aiutare!”
“Lo Stato dovrebbe aiutarla a mandare sua figlia in una scuola privata?”
“Sì”.
“Senta, mi spieghi una cosa. Lei è un liberista o un assistenzialista?”
“Mah, liberista, direi”.
“Ed è sicuro di poterselo permettere?”
“Come sarebbe a dire? Essere un liberista è un mio diritto”.
“Tutelato dallo Stato, magari”.
“Precisamente”.
“Cioè, lei pensa che lo Stato debba garantirle il diritto di essere liberista”.
“Sì, perché?”
“Non se la prenda, ma temo che lei abbia le idee un po’ confuse”.
Leonardo

Il blog e il talmud
Wlodek Goldkorn (ennesima vittima dei commentatori capricciosi, tra l'altro) sul giornalismo anglosassone in prima persona, e sulla differenza tra i blog di alcuni giornalisti e i blog di alcuni bloggers:
"E c'e' un fattore in piu'. I blog nascono nei paesi anglosassoni. Li usavano (tra i primi) giornalisti di testate affermate. Come mai loro erano piu' sciolti di noi de L'espresso?
La risposta sta nella retorica. Quella anglosassone trae le sue origini nella Bibbia e nella retorica ebraica. Dove l'importante e' la testimonianza diretta, il racconto in prima persona. Nel Talmud ad esempio si citano sempre tutte le varie versioni della verita': sono equipollenti. I giornalisti inglesi e americani, spesso usano la prima persona, diccono: penso che... Ho avuto l'impressione...
In Italia prevale invece la retorica cattolica, barocca. Chi parla, anzi scrive, lo fa ex cathedra: per stabilire una verita' universale. Di conseguenza osiamo meno esporci in prima persona: con i nostri sentimenti e la nostra soggettività"
Contaminazioni, Quattro e un quarto

Minoranze perseguitate
Il preside di una scuola della contea di Pinellas ha deciso di eliminare i macintosh dalla scuola: mal gliene incoglierà
St. Petersburg Times
(Le minoranze, però, si trattano bene)

17 settembre

"Se stamo a allarga'..."
Il commento di Harold Bloom dopo l'assegnazione a Stephen King del premio speciale della National Book Foundation
Reuters

Napster di condominio
Si legge rapidamente. ed è divertente: a farlo, e a scriverlo, credo un po' meno
FaM (via Brodoprimordiale)

Cmoe le mteti le mteti
Per crapie una fasre non itropma l'ondire dllee ltretee. Sciuri?
Joi ito

The man comes around
Lo speciale di Time su Johnny Cash
Time

Hotel Costes vol. 7456
Epopea dei fratelli Costes, i padroni di Parigi (secondo il titolare, qui, l'albergo è da cacchine, ma il tetto del Pompidou è una pacchia)
Time

Un'anima divisa in due
Ma è vero che il buon Cotroneo ha fatto sparire dal weblog tutte le sue grida di dolore dei giorni scorsi?
L'Espresso

16 settembre

Allora anche Calvin!
Tornano Opus e Bloom County
KMGerich, GNUEconomy, Washington Post

Johnny Cash 1932-2003
Esaurita la ventiquattr'ore di luoghi comuni e frasi fatte sulla morte di Johnny Cash (compresi quelli che hanno scritto "come se presagisse la fine", di uno che la presagiva da vent'anni almeno), qui c'è un buon coccodrillo di Salon
Salon

Capitano, lo posso totturare?
L'autore di un libro sull'"oscura arte dell'interrogatorio", intervistato sulla questione della tortura dice che in casi estremi...
Atlantic Monthly

Lethem be
Secondo Salon il nuovo romanzo di Jonathan Lethem è bello assai (a Wired invece è piaciuto il nuovo David Foster Wallace)
Salon, Wired, Amazon

Un legnetto di cremino da succhiare
"Così carino, così educato, Baglioni è l’uomo che ci ha saputo fare più di chiunque altro con il vocabolario spiccio della gente della strada. Eppure io non l’ho capito. Proprio perché personaggio timido, serio e onesto, è riuscito a fare della poesia con parole che in bocca a un Toto Cutugno avrebbero potuto uccidere ogni emozione"
Donna

"Nuova docente dal Canada"
A Bolzano arriva una professoressa di contabilità dal Québec, si chiama Lucie, e se è una notizia per il Corriere delle Alpi, allora lo è anche per Wittgenstein
Corriere delle Alpi

I-move
Il nuovo iPod ha l'automobile incorporata (ma ce ne sono solo cento)
Smart

15 settembre

Ancora su Buongiorno notte
Visto che prevalgono quelli a cui Buongiorno notte è piaciuto per differenti ponderate ragioni su quelli a cui non è piaciuto e ci tengono molto a farlo notare (le due cose sono probabilmente in relazione), segnalo anche il sobrio intervento di Bellocchio su Repubblica di oggi
Repubblica

Mettetevi d'accordo/2
"E' Pistolini che scrive una cazzata. Sono stato lì per l'11 settembre (era la prima volta) e la prima cosa che ho notato era il profluvio di poveri coreani che ti vendono qualsiasi tipo di ricordino su Ground Zero. Pare di essere a Lourdes. Stefano"

Ronzo
A me Michele Salvati sta simpatico, ma l'"ansia compilatoria" che lo spinge a dire ogni giorno chi debba stare dentro e chi fuori dal nuovo partito riformista in base al suo curriculum (e forse anche alcune sue scelte in questo senso) mi fanno trovare formidabile questo commento
Il Riformista, via Ciccio

Mama told me not to come
L'Espresso sulla musica va sempre meglio: questa settimana c'è un'intervista a Randy Newman, in occasione dell'uscita di una raccolta di vecchie cose note. Stranamente - il che mi fa pensare a un'iniziativa non del tutto autonoma del giornale, visto che è uscita solo in America - non si fa menzione della colonna sonora di Seabiscuit,assai più nuova (l'intervista è online solo per chi paga: gratis, qui c'è un ritratto di Randy Newman)
L'Espresso

Ehi, è vero!
"All'improvviso, un flash: vi rendete conto che i Savoia sono tornati e non se li caga più nessuno? Non è meraviglioso?"
Miic

La svolta
IoDonna è stato completamente rinnovato: la rubrica di Maria Latella "Cuori e picche" non c'è più. Adesso c'è la rubrica di Maria Latella "Applausi e fischi"
IoDonna

Certezze
Conosco Luca Telese e lo so meno affezionato al dubbio di quanto lo sia io. Lo stesso, le sue certezze - e quelle di altri saggi commentatori - sulla giustezza della linea della fermezza ai tempi del sequestro Moro sono talmente sproporzionate alla complessità della questione che temo celino la volontà di sottrarsi alla tragica considerazione che Moro potesse essere salvato a prezzi accettabili, e rimuoverla dal proprio rassicurante campo visivo. Ma la cosa invece meno spiegabile della sua lettera al Riformista, pubblicata sabato, è che lui veda una contraddizione tra quella scelta tenuta dal PCI allora e "la leggerezza umanitaria di oggi" dell'Unità e così spieghi un singolo isolato caso in cui su quel giornale la questione è stata rimessa in discussione, assai vagamente tra l'altro.
Oggi l'Unità non segue nessuna "leggerezza umanitaria", anzi: le rigide posizioni dei suoi autori lo hanno dimostrato ogni volta che si è trattato di salvare la vita di qualcuno - persone o città o popoli - a costo di mettere in discussione le regole che non lo consentivano (salvo poi cambiare le regole di fronte a emergenze selezionate: solo a difesa delle istituzioni e mai delle vite e, anzi, a scapito delle vite). È ancora la linea della fermezza a muovere quel pensiero.
Il Riformista (dove al sabato non mettono online gli articoli)

Il film è riuscito a conquistarmi
Consiglio molto, per equilibrio raro in questi giorni e attenzione ai dettagli, l'articolo di Giovanni Bachelet su Buongiorno notte che era su Repubblica di ieri
Repubblica

L'Economist di questa settimana
C'è un attento editoriale che spiega a che punto siamo con la guerra al terrorismo: non un buon punto, malgrado alcuni successi.
C'è un editoriale di buon senso sul fatto che quando si reagisce a un disastro con leggi precipitose e mediagogiche - si parli di terrorismo mondiale o di pitbull - si combinano disastri ulteriori.
C'è un articolo sulla questione della centrale eolica di Cape Cod che si chiude con una battuta in cui Wittgenstein si riconosce: "Many, many people believe that wind farms are interesting and inspiring and beautiful".
C'è un articolo che la dice lunga sull'affidabilità dell'Economist - giornale altrimenti superbo - quando si tratta dell'Italia: vi si prendono sul serio le vicissitudini sentimentali di Deborah Caprioglio, la copertina di Panorama sull'adulterio telefonico e la ricerca per cui "più di metà dei bambini tra i nove e i dieci anni ha un telefonino"
Economist

Son qua, seduto sul bordo del letto su questo plaid ispido e pungente
Sessant'anni fa il duce era appena fuggito da un posto bellissimo
Repubblica

Esto no es un robo
Diffido dei film in edicola (e so che dello stesso film esiste una costosa versione deluxe nei negozi), ma diffondo dalla rubrica di Giacomo Papi su Diario l'informazione che De Agostini sta vendendo il dvd di Butch Cassidy a 13 euro e 90. Las manos arriba
Diario

Glottologia
C'è mica un esperto in sala, che mi sappia spiegare perchè in soventi dvd ogni tanto l'audio in italiano ceda il passo a scene in lingua originale? La mia interpretazione è che il dvd - con un'unica traccia video per tutte le edizioni - ci restituisca delle scene tagliate dalla versione italiana doppiata, che non hanno quindi mai posseduto il dialogo italiano. Ma vorrei conferme autorevoli

Appuntino
Magari ne scrivo più diffusamente: intanto quelli che si fidano dei miei consigli si segnino "O" di Damien Rice. È un disco. A me pare bellissimo
Amazon

12 settembre

Mettetevi d'accordo
IL FOGLIO - ven 12 settembre
Stefano Pistolini scrive (pag 4 seconda colonna): <E quasi tutto a Ground Zero oggi è vietato. E' vietata qualsiasi vendita, si tratti di souvernir, propaganda, sfruttamento del visitatore, scampoli di ktsch. Niente banchetti, carretti, stand espositori>.
IL CORRIERE DELLA SERA - ven 12 settembre
Marco Imarisio scrive (pag 16, ultima colonna): <Quello che infastidisce davvero sono i turisti di Ground Zero e tutto quello che gravita attorno a loro. Quelle bancarelle che vendono di tutto, limonata per un dollaro, cappellini-ricordo, magliette, vecchie foto>
Il Foglio, Corriere della Sera (grazie a Paolo)

Sapete quante parole hanno gli eschimesi per indicare la neve?
No, non lo sapete.
Pfaal

Il giornale filogovernativo
Il Foglio di oggi, pagina 1: "Gli infortuni del Grande Autolesionista, che ragiona talvolta con la pancia e dimentica la onorevole funzione della testa nel corpo umano, ci esulcerano"
Il Foglio di oggi, pagina 1: "diciamo al Grande Immune Masochista che adesso le sue patacche, anche se corrette da fiere smentite anticomuniste, ci provocano un senso irrecusabile di noia intellettuale. Per lui è un sacrificio adattarsi alle istituzioni, così dice, per noi sta diventando una tortura adattarci al suo pensiero volatile e alla sua forte tendenza all'inazione".
Il Foglio di oggi, pagina 3: "Berlusconi straparla stucchevolmente e non fa quel che deve fare nel governo del paese"
Il Foglio di oggi, pagina 4: (le patacche) "che ci rifila lui sono odiose e ripetitive"
Il Foglio (estrapolate dal contesto, che parlava anche d'altro, ma fedeli nelle parole e nei concetti)

"Si sono presi anche il Corriere"
Paolo Franchi, prima pagina del Corriere: "Cavaliere, ripassi un po' di storia"
Giannelli, prima pagina del Corriere: "Ma vai a fa' 'na vacanza"
Per non parlare di Francesco Merlo - "Oltre il limite" - una settimana fa
Corriere.it

Opposti ed uguali
Dice il direttore, sul Foglio di oggi, che se la maggioranza è ridotta com'è ridotta, la colpa è dell'opposizione: "speriamo stia migliorando". Dice Vittorio Foa, sul Venerdì di oggi, che se l'opposizione è ridotta com'è ridotta, la colpa è della maggioranza: "speriamo stia migliorando"
Il Foglio, il Venerdì

Controinformazione
Scrive Christian Rocca che a Repubblica "hanno messo alcune frecce sulla figura di Osama e hanno evidenziato i seguenti dettagli: "Il bastone", "il mitra, "la divisa", "le bisacce". Bene. "Il bastone", scrive Rep. è "un mezzo di aiuto". Mizzica. Ma c'è un approfondimento: "In genere segno di comando". Però. Questo "in genere", ma in questo caso? Pronta la risposta: "In questo caso serve più semplicemente ad appoggiarsi per camminare". Un'inchiesta vecchio stile.
E la coperta che Osama aveva sulle spalle? Magari vi sembrerà un numero speciale di Quark, ma Rep. ha la risposta scientifica anche per questo mistero: "La coperta sulle spalle è una protezione dal freddo". Ma come fanno a sapere tutto? Osama ha anche un mitra: "E' il segno di volontà di combattere". Mentre dentro le bisacce "ci potrebbero essere scorte alimentari""
Camillo

Pareri
Ieri Francesco Merlo sul Corriere abusava dell'espressione "scemi" fuorché per la ragione più congrua: il non aver visto il film di Bellocchio e scriverne non avendo capito di cosa parla.
Oggi l'assai più saggio e preparato Mario Pirani su Repubblica loda il film ma critica l'idea che Moro potesse essere salvato e che gli uomini al potere allora avessero una scelta. La discussione è di lungo corso e complicata e Pirani argomenta bene: ma dà per scontato che trattare avrebbe dovuto passare per forza per un cedimento clamoroso, escludendo eventualità più sfumate, cedimenti risibili, contentini che i brigatisti andavano cercando e non avrebbero forse compromesso l'integrità dello stato
Corriere della Sera, Repubblica

Cretini
A conferma dell'errata valutazione di Francesco Merlo, che si è messo in testa - senza aver visto il film - che "Buongiorno notte" renda troppo positivi i personaggi dei sequestratori, riporto la seguente conversazione tra una madre allora di sinistra extraparlamentare e il figlio ventenne e oggi di sinistra extraparlamentare:
"Ma mamma, perché li hanno voluti mostrare così cretini?"
"Perché erano cretini: di tutti noi, erano i più cretini"

Conservatori
Ernesto Galli della Loggia: "Ma si può riuscire a cambiare radicalmente il presente, il volto politico del presente, i suoi partiti, senza nel medesimo tempo accettare di mettere in discussione (si badi: in discussione, dico, non nel dimenticatoio) anche il passato? Si può alzare da una parte la bandiera della innovazione politica, della trasformazione delle identità politiche, e dall’altra agitare invece quella della eterna nostalgia culturale per il passato? Per esempio la mortuaria nostalgia di un certo nostro cinema che ancora oggi illanguidisce con Bertolucci sui giovanili accoppiamenti sessantotteschi (praticamente Porci con le ali !), o crede di essere coraggiosissimo additando in Truman e in Pio XII i veri mandanti della strage di Portella della Ginestra? Insomma: si può essere politicamente e modernamente di sinistra continuando però ad essere iscritti al partito della conservazione culturale, del sempre uguale e del già stranoto da decenni? La risposta è nei fatti: no, non si può. Tra il modo di atteggiarsi verso il passato e il modo di vivere e di modificare il presente c’è un legame necessario. Lo tengano a mente i riformisti: tra i loro principali nemici sono, non da oggi, gli intellettuali, gli uomini di stampa e i loro discorsi che si servono di panni radicali, e magari rivoluzionari, per addobbare null’altro che il proprio immobilismo di veri conservatori"
Corriere.it

11 settembre

L'amore sacro e l'amor profano
Adesso basta trovare un film porno girato nel tribunale di Milano, ed è fatta
Repubblica.it

Ho l'impressione che facciamo finta di niente
Pretendiamo che tutto attorno a noi faccia finta di niente, e in cambio offriamo il cerimoniale delle commemorazioni, delle frasi fatte, della faccia da fare a scadenze opportune.
Il Foglio

10 settembre

Proprio come qui da noi
Confrontare la playlist di questo programma a una radio americana, con quello che passano unanimemente le nostre, e scuotere la testa a piacere
Booboomusic

Eccomi qua, sono io!
Dal Riformista di venerdì scorso: "commentiamo il curioso atteggiamento assunto nei confronti del libro elettronico dai nostri colleghi giornalisti. Anche Dick Brass nasce giornalista ed è stupìto del fatto che, dopo una prima fase in cui tutti straparlavano bene dell'eBook ora lo liquidino come qualcosa di fallito. Ma sono pessimi cronisti, i colleghi, non si accorgono né al di là né al di qua dell'oceano, che invece il libro elettronico continua a diffondersi sempre di più, sia sul piano dell'offerta che su quello delle vendite".
Beh, Dick Brass è un simpatico ometto rotondo e baffuto con un pettine sempre in tasca, e una gran testa, questa in senso figurato. Ha fatto grandi cose in Microsoft, sugli e-books. Ma avendolo incontrato due volte negli ultimi quattro anni, riconosco parola per parola quel che racconta ancora oggi al Riformista. E avendo studiato la questione, mi iscrivo al partito dei "pessimi cronisti", e qui lo scrivo: l'e-book non cambierà il nostro modo di vivere, né di leggere, non "tra brevissimo", ma almeno per altri vent'anni. E di sicuro non li cambierà il grazioso oggettino di Brass - Tablet PC - così com'è e come lui ce lo va mostrando fiero da quattro anni. Sono pronto a scommettere con il Riformista. Ma buona fortuna
Il Riformista

9 settembre

Occhi
Anche il buon Castaldo scrive ancora che David Bowie ha gli occhi di due colori diversi. Cosa che non è: come si vedeva benissimo nei primi piani di ieri sera - ma Castaldo probabilmente era fuori a scrivere il pezzo, schiavizzato dal suo giornale - gli occhi sono dello stesso colore. Ma una pupilla è permanentemente dilatata e l'iride sottile sottile e quindi quell'occhio pare più scuro
Repubblica

Il Foglio di oggi
Il Foglio di oggi loda il Diario in edicola per l'equilibrio con cui tratta l'anniversario del colpo di stato in Cile, ma chiede ancora qualche sforzo e critica qualche resistenza: a me pare che nessuno sia senza peccato nel tenersi le proprie faziosità. La tesi che Pinochet abbia alla fine consegnato il paese alla democrazia è un vecchio pallino del direttore del Foglio: indiscutibile, quanto privo di senso e di merito. Non credo che se lo prendessi a coltellate per vent'anni, e alla fine lo accompagnassi al pronto soccorso, il Direttore saprebbe darmene atto con altrettanta convinzione.
Pinochet ha consegnato il Cile alla democrazia da cui lo aveva sanguinosamente sottratto. Per trovargli dei meriti, se proprio si vuole, bisogna cercare altrove. Non so dove, ma altrove.
Guia Soncini scrive una cosa sacrosanta, che mi lascia solo dei dubbi di eleganza e discrezione: i terroristi raffigurati nel film di Bellocchio, e quelli come loro, non erano delle persone intelligenti (lei scrive bruscamente "degli imbecilli") o apprezzabili per qualsivoglia motivo: "credevano in quello che facevano" è un cliché che ricorre anche dalle parti più inattese.
Del film di Bellocchio si parla assai: io non l'ho visto e tendo a credere che sia bello. Ma sono l'unico in Italia a trovare imbarazzanti i capricci del suo regista e del nazionalismo di quart'ordine che lo pretendeva premiato a Venezia?
Diaco è al di là del bene e del male.
Il Foglio

Il terzista di destra
Sono stato via un weekend, e quando sono tornato qui nel mezzo, ci ho trovato Filippo Facci
Rolli

"Temevo fosse un capolavoro"
Tibor Fischer ha trovato brutto il libro di Martin Amis, e ha tirato un sospiro di sollievo
Observer

"Le big flop"
Mentre in America Universal taglia i prezzi dal primo ottobre, in Francia la crisi del cd ha raggiunto la prima pagina di Libération
Libération e New York Times

"Nobody jumped"
La terribile storia di noi e il "Falling man" dell'11 settembre
Esquire

Il più bel disco di Bowie degli ultimi vent'anni
È quello dell'anno scorso
(ieri, maldestra presentazione internazionale con concerto in diretta da Londra in 68 cinema europei. Highlights: improbabile t-shirt gessata, imparagonabile distanza tra i pezzi nuovi e i bis - Hang onto yourself, Modern Love, Cactus, Afraid - risibile partecipazione dello stagionato pubblico in giro per l'Europa, dimenticabile orologio con quadrante giallo, simpatica quando casinara conversazione con il presentatore - pareva Ottoemmezzo nei giorni migliori).

Ingrati!
Il compagno Cotroneo scopre la forumizzazione dei blogs e i commentatori petulanti: quel che è peggio, ai suoi lettori non piace il suo libro. Wittgenstein è al suo fianco, come fu con Sabelli e con tutti i martiri del commento

Poi uno dice i blogs...
Sono stato in una città straniera a due ore e mezza di volo da Milano. Un lettore di Wittgenstein che non avevo mai visto prima mi ha portato a cena fuori. Al tavolo accanto abbiamo incontrato un blogger di Pisa

4 settembre

Il titolare va a bersi una ginginha e torna martedì

Con quelle di Guru non sarebbe mai successo
Il dibattito tra i bloggers subisce spinte centrifughe
ThePetunias

L'abbicì del blogger
Per quelle persone normali che ancora non sanno di che si tratta
Luciano Giustini

Disturbati mentali
Il nostro capo del governo è inarrivabile
Repubblica.it

Mad World
Momenti di rara commozione: il 10 ottobre esce un nuovo cd dei Tears for Fears
Musica (c'è anche una bella intervista a Bowie che ce l'ha con Liz Phair e rinnega Never let me down e Tonight)

"Che palle con questo Sessantotto"
E la Resistenza? E l'assassinio di Kennedy? E le guerre puniche? E i moti del '48? E l'allunaggio? E il Cristianesimo? Uuuh, che palle. Ci avete davvero stufato

Uno di voi
Ce l'ho fatta: due giorni di telefonate e vedo Sky anch'io. Finalmente posso uscire

1 settembre

Zatterini forever
"Gli zatterini erano gelati che si vendevano 4 alla volta, in una scatola cubica di cartone.
Panna, cioccolato, di nuovo panna.
Non c'era nessun biscotto, per cui non si possono identificare come gli antesifgnani del bikini.
erano avvolti in un semplice foglietto di carta da leccare dopo il distacco.
La panna era molto più buona del cioccolato.
Aggiungo un ricordo personale di quelli che non gliene frega nulla a nessuno:
il problema dello zatterino, almeno nella mia famiglia, consisteva nel fatto che le due parti di panna erano spesso diseguali.
Quindi volendo dividerne uno in due, cosa che facevamo spesso, tagliare a metà la parte con il cioccolato equivaleva a creare due porzioni diverse.
Tagliare in diagonale risolveva la faccenda delle dimensioni, ma non quella dei gusti, chi prendeva solo il triangolino della porzione maggiore di panna era svantaggiato.
Alla fine, come da copione, uno tagliava, e l'altro sceglieva.
Siccome i contendenti eravamo spesso io e mio padre su questo vincevo io, lui tagliava e io sceglievo.
Mi domando ancora oggi se facesse apposta a fare le fette così diseguali, oppure no, era proprio un problema geometrico. Omar"

Qualcuno può aiutare la signorina?
"
Lo so che e' un post vecchio, ma sono stata in vacanza etc etc etc... Insomma ho visto "La meglio gioventu' atto primo" solo la scorsa settimana: l'ho trovato un immondo polpettone con situazioni altamente improbabili su sfondo storico. Insomma un buono sceneggiato televisivo, ottimo se paragonato a quelli su medici e shampiste.
Detto questo pero' mi e' rimasto un atroce dubbio: cosa sono gli zatterini?
(la scena in cui i due fratelli si perdono Giorgia a Ravenna ... il fratello
buono la manda a comprare i misteriosi oggetti e lei si fa portare via dai
due militari).
Puoi darmi lumi su questo?
Grazie
Ginevra"

Oplà
"Se non vado errata erano i gelati nei biscotti, quelli che in seguito furono chiamati camillini e ora, terribilmente, bikini.
Erano buonissimi!"
Rolli

L'acqua nel buco/2
"Ciao (Salvete Luci), posso capire che i romani tendono a mitizzare i resti della loro (mia) antica civiltà per cui vanno (andiamo) giustamente famosi tra i turisti.
Ma nel Pantheon ci piove. Bisogna, rifacendosi al più grande film della storia, "seguire l'istinto". Se entro in un edificio a caso che ha il tetto bucato, la prima cosa che penso è che ci piove dentro.
E infatti il Pantheon non fa eccezione, anche se l'hanno costruito quelli che hanno costruito il Colosseo e l'acquedotto di Nimes.
A scopo precauzionale, basterà chiedere ai sorveglianti, che per la milionesima volta nella loro vita, vi risponderanno "Ce piove, ce piove"."

Due stelline
A Mojo il cd di Neil Young non è piaciuto

Non c'è iTrip per iGat
Recensione di iTrip più completa, a ragion veduta:
funziona abbastanza bene, ma dovete essere fortunati. Perché la frequenza scelta non deve essere occupata né disturbata da altre stazioni radio. Che se vi muovete in città basta che la settiate una volta dopo aver indagato sulle frequenze libere (non è difficle ma nemmeno semplicissimo) e poi andate tranquilli. Ma se partite dalla provincia di Belluno e raggiungete la costa di Ferrara e poi venite su a Milano, dovete sperare in un miracolo che vi mantenga in slalom la frequenza libera. Altrimenti non pensate di cambiarla mentre guidate.
Allo stesso modo, è abbastanza pericoloso manovrare i comandi di iPod mentre siete in autostrada a centotrenta: ascoltate quel che passa e zitti. Il remote non si può usare insieme ad iTrip.
Infine, non pretendete un volume da tarro romagnolo: alzando troppo quello di iPod il suono distorce.
Se non vi va, c'è questo accrocchio Kenwood.