“Non possono respingere povere persone che vengono qui a cercare un po’ di libertà”

Lo ha detto Berlusconi.

Per cominciare, secondo l’Ansa, il leader azzurro accorso a Brindisi ain contrare i sopravvissuti, ricordò che «l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati aveva espresso deplorazione su questa misura del blocco navale: ora dopo quello che è successo, dobbiamo riscattare la nostra immagine e dobbiamo fare tutto ciò che le nostre possibilità ci consentono, non so lo con il nostro esercito per proteggere gli aiuti, ma dobbiamo essere tutti noi generosi». Quindi, offerta ospitalità per sonale a una dozzina di profughi, espresse «le sue riserve sul pattugliamento» e smentì assolutamente a Repubblica che Romano Prodi l’avesse preavverti to: «Non sono stato informato né di blocchi né di pattuglia­menti. Prodi mi aveva informa to dell’intervento finalmente possibile in Albania, dicendo mi che era stato trovato un ac cordo con i paesi di cui mi ha fatto i nomi — Portogallo, Fran cia, Grecia ed altri — per una missione di pace. Su questo, io ho detto ‘Sono pienamente d’accordo’. Tra l’altro ho studiato diritto della navigazione, a suo tempo: so che nessuno può fermare navi civili in acque non territoriali, non è previsto assolutamente un diritto di questo genere da parte di nessuno Stato. Se avessi senti to parlare di blocco navale, avrei subito drizzato le antenne».

«Siamo stati chiusi nell’egoismo, non possiamo permettere che succeda più nel nostro Paese. Non possiamo chiudere le porte, 58 milioni di italiani che stanno bene non possono respingere povere persone che vengono qui per cercare un po’ di libertà. Domandiamoci se la tragedia non è anche dovuta, almeno in parte a quel coro di ”gettateli a mare, sono tutti delinquenti” sentito nei giorni scorsi».

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