In un solo paragrafo di virgolettati di Mughini (santi numi, siamo a parlare di Mughini) a proposito del processo contro Sofri quello anziano (Mughini adesso ci ha scritto un libro, che i creditori bussano) ci sono già tre balle più di malafede che di ignoranza.
Ovunque si tramandano bugie e certezze inventate di sana pianta. E avendo altro da fare, a noi tocca passare il tempo così, a svuotare il mare con il secchiello.
p.s. mi chiedono esempi, e so che il mio sfinimento non è una risposta. Uno solo, allora: Mughini dice che alla fine del comizio di Pisa non pioveva più. Solo che lui non c’era: era a un altro comizio dall’altra parte della città, come raccontato a suo tempo da lui stesso e da un testimone che ricordò la pioggia che ruscellava sulla giacca di pelle di Mughini. Un altro esempio, va’: Mughini attribuisce in malafede – è una vecchia questione che lui conosce – alla difesa la tesi per cui non si potrebbe parlare per strada se sta piovendo. La difesa ha sempre sostenuto un’altra cosa, esibendo testimonianze, dati meteorologici e foto di ombrelli: che se pioveva e l’accusatore non se ne ricorda, quell’accusatore è poco credibile. Eccetera.
