Bene. A ritenere i temi delle legge sulle intercettazioni delicati e degni di analisi non schematiche e distinguo non sono solo l’Economist e Giuliano Ferrara, ma anche il Partito Democratico, che condivide diverse impostazioni della legge. Dal programma veltroniano del PD alle elezioni del 2008:
“C’è poi il nodo delle intercettazioni telefoniche, informatiche e telematiche. E’ uno strumento essenziale al fine di contrastare la criminalità organizzata e assicurare alla giustizia chi compie i delitti di maggiore allarme sociale, quali la pedofilia e la corruzione. Si tratta di conciliare queste finalità con i diritti fondamentali, come quello all’informazione e quelli alla riservatezza e alla tutela della persona.
In parole semplici: ai magistrati deve essere garantita la massima libertà, ai cittadini la massima tutela.
Il divieto assoluto di pubblicazione di tutta la documentazione relativa alle intercettazioni e delle richieste e delle ordinanze emesse in materia di misura cautelare fino al termine dell’udienza preliminare, e delle indagini, serve a tutelare i diritti fondamentali del cittadino e le stesse indagini, che risultano spesso compromesse dalla divulgazione indebita di atti processuali.
E’ necessario individuare nel Pubblico Ministero il responsabile della custodia degli atti, ridurre drasticamente il numero dei centri di ascolto e determinare sanzioni penali e amministrative molto più severe delle attuali, per renderle tali da essere un’efficace deterrenza alla violazione di diritti costituzionalmente tutelati.”.
Contraddizioni ulteriori in seno all’opposizione qui.
Una specie di riflesso condizionato: dici “ma anche” e inevitabilmente salta fuori Veltroni. O viceversa, che va bene uguale.
ma infatti secondo me la questione non sta tanto nel bavaglio all’informazione, ma nei paletti ai magistrati.
la domanda che ci dobbiamo porre è, a mio avviso, la seguente: con la legge sulle intercettazioni, il lavoro degli inquirenti è più agevole o no? Si tutela di più la privacy degli onesti cittadini o la latitanza dei disonesti?