Dice il Foglio che Massimo Bordin stava per lasciare Radio radicale, ma forse no.
Notizie dal silenzio stampa di ieri. Una gran cena, giovedì sera, s’è tenuta a casa di Bruno Vespa, presso Trinità dei Monti. Ospiti illustri: il premier e Pier Ferdinando Casini, il cardinale Tarcisio Bertone e il governatore di Bankitalia Mario Draghi. Clima allegro e compagnone, corteggiamento da vecchio spasimante da parte del Cav., ritrosie da demivierge attribuite a Pierferdi. Sostanza immutata rispetto alle recenti propalazioni: il Cav. vuole amore, Casini la crisi di governo, che a Berlusconi fa ribrezzo come e peggio di una verifica. Però i testimoni dicono che l’ammuina era oltre lo spirito familiare e goliardico, era seria.
Intanto si dice che Massimo Bordin stia per lasciare la direzione di Radio radicale: sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia con Pannella, che lo ha più volte criticato (anche in diretta). Bordin aveva fatto sapere di essere disponibile a un cambio di direzione, magari mantenendo per sé la rassegna stampa mattutina. Risposta: o tutto o niente. Ma poi ieri sera è arrivata una nuova “pienissima fiducia” da Pannella.
Mi sa che le dimissioni sono “irrevocabili”. Pannella ha uno strano concetto di rapporto tra direttore ed editore. Solidarietà a Bordin. Fosse stato Berlusconi ….
La nota di Pannella su FB con la lettera di dimissioni di Bordin
http://www.facebook.com/notes/marco-pannella/lettera-di-dimissioni-di-massimo-bordin-indirizzata-al-cdr/420030450002
La replica di Pannella:
http://www.facebook.com/home.php?#!/notes/marco-pannella/sulle-dimissioni-di-massimo-bordin-la-mia-risposta-rivolta-al-comitato-di-redazi/420011380002
D’accordo Bruno Vespa, d’accordo Berlusconi, d’accordo Casini, d’accordo Letta, d’accordo Draghi. Ma il Cardinale Bertone, Segretario di Stato del Vaticano e cioè Primo Ministro di quello Stato, cosa c’entrava? Allora perché non Sarcozy o la Merkel o Zapatero o Gheddafi…?
Per tentare accordi politici tra i segretari di due partiti italiani, il PdL e l’UDC, di cui uno è anche Presidente del Consiglio del Governo Italiano, è necessaria la presenza del Primo Ministro di uno Stato Estero?