La polemica tra due famosi esponenti della nutrita categoria sociale dei “guru di internet” – Clay Shirky e Evgeny Morozov – sta avendo un’escalation appassionante. Da tempo i due litigano: il primo è un celebre sostenitore degli aspetti positivi della rete e in particolare della sua capacità di aggregare persone e iniziative intorno a buone cause e al miglioramento del mondo. Morozov invece è un esperto diffidente, critico rispetto a certe sopravvalutazioni di internet e attento ai suoi effetti collaterali negativi (per cui gli ignoranti luddisti lo tirano per la giacchetta, come fanno anche con Jaron Lanier, leggendo sbrigativamente le sue analisi per dir male della rete tout court).
La polemica ha avuto un’accelerazione con le recenti rivolte nordafricane, precipitosamente indicate da molti media come “rivoluzioni di Twitter”: Morozov ha contestato la tesi (ne avevo scritto anche io qui) tornando a spiegare come spesso siano i regimi autoritari a usare la rete in modo repressivo, Shirky ha detto il contrario, e vanno avanti da un po’ a dirsele.
Oggi però Morozov ha scoperto che in qualche modo da un paio d’anni Shirky è stato consulente del regime libico su cose di internet, e gliele sta ammollando su Twitter.
La prossima volta che vi chiedete come mai certi governi autoritari sono così abili con il web, informatevi su chi li consiglia
Pingback: links for 2011-02-28 « Idl3's Blog
Morozov mi piace molto e lo ritengo anche competente, benchè a volte, in effetti, esageri certe posizioni per amor di polemica e di paradosso. Ci vuole qualcuno che dica cose sensate su Internet, anche esagerando, perchè dall’altra parte domina un ortodossia tecno-utopista senza rapporti con alcuna realtà che non siano gli interessi economici che le stanno dietro. Gente come Clay Shirky, le cui opinioni non valgono i byte che occupano (e non parliamo di quella carta che disprezza tanto…). Considerate le tipiche argomentazioni di Shirky (in cui attacca la ‘paura’ di chi non si genuflette abbastanza in fretta a chi comanda sul serio) il ‘colpo basso’ di Morozov ci sta tutto. Fra l’altro Morozov è spesso accusato di ‘non capire’ la democrazia in quanto bielorusso (o più semplicemente non americano) e di essere uno strumento di George Soros, molto odiato dalla destra libertaria americana…