Facendo ordine sulla scrivania ho trovato questo ritaglio da Italia Oggi del mese scorso che non mi pare giusto vada perduto.
Satana esiste oppure no? Per la dottrina della chiesa esiste, eccome. Seppure molti vescovi e pure qualche cardinale non ci credano. Superstizione, dicono. Ci crede, invece, papa Benedetto XVI se è vero che nel 2000 quando dovette redigere il nuovo rituale per gli esorcismi fu uno dei pochi cardinali della commissione incaricata a consultare un esorcista per chiedere lumi su una materia che poco conosceva.
Se è vero che, in questi giorni, con discrezione egli approva un’iniziativa che da qualche anno si svolge a Roma: un corso per aspiranti esorcisti. Presso la Pontificia Università Regina Apostolorum esperti della materia hanno appena concluso una full immersion nella quale si sono scambiati diverse esperienze, approfondite le materie più decisive. Ovvero: come riconoscere se una persona è davvero posseduta o meno? Quali le formule più efficaci contro i demoni? Come svolgere al meglio un esorcismo? Come arrivare alla liberazione totale? In questi giorni al Regina Apostolorum c’era anche una biologa romana di 48 anni, posseduta dal 2004 al 2006, poi liberata dagli esorcismi praticati da padre Francesco Bamonte. Dice: «Parlavo lingue sconosciute, esprimevo concetti teologici a me ignoti, non avevo la possibilità di controllare i miei movimenti». E ancora: «Il mio era un deserto infuocato». Bamonte, esorcista della diocesi di Roma, ha chiesto alla signora di raccontare la sua esperienza di posseduta dal demonio ai sacerdoti e laici iscritti al corso. «Tutto è cominciato», ha raccontato la donna, «con la ripetuta comparsa di buchi sugli indumenti che erano a contatto con la pelle. La loro disposizione era sempre costante, così come il loro numero. Poi la presenza si è manifestata in tutta la sua aggressività violenza e avversione al sacro». E se all’inizio la formazione prettamente scientifica della donna l’aveva portata a pensare a danni causati dalle tarme o da un suo problema dermatologico, quando i buchi sono comparsi sul pigiama della figlia piccola, che all’epoca aveva solo tre anni, la biologa ha compreso che serviva il sacerdote. Anche perché il passo successivo è stato avvertire scosse elettriche, irrigidimento muscolare, sensazione di sdoppiamento che si prolungavano nel tempo. Al momento della liberazione, giunto dopo un lungo cammino fatto di preghiere e liturgie, a soccorrere la signora, che era ormai in preda a una sofferenza acutissima, è stata probabilmente la Vergine. «Mandala via, troppa luce, lei è qui, è la regina del mio dolore» sono state infatti le parole pronunciate in trance dall’indemoniata, secondo quanto riferisce l’esorcista. «Un urlo», ha detto padre Bamonte, dopo il quale dalla bocca della signora si è visto uscire qualcosa di indescrivibile».
nel film rito ricostruiscono scene del genere
Il credente che nega l’ esistenza di Satana è già posseduto dall’ Avversario assoluto . Similmente, ci sono casi di possessione laddove una persona – apparentemente tranquilla – si rifiuti di entrare in una Chiesa sia pure solo per contemplare i polittici o le pale d’altare ivi esposte o laddove la persona rifugga mostre di artisti che hanno immortalato il sacro ( Lotto, Antonello da Messina) . Può sembrare inverosimile, ma persone del genere esistono. Eccome. Altrimenti, padre Amorth non sarebbe assurto agli onori della cronaca
Non so perchè, ma comincio a vedere sotto tutta un’altra luce i gulag staliniani o i laogai cinesi.
E in fondo, nemmeno Robespierre e soci, erano poi così malaccio.
Trovo interessante che la prova che servisse un sacerdote siano stati i buchi nel pigiama della figlia. Io, per dire, li avrei presi come ulteriore elemento a favore della presenza di tarme.