A-ha!

Un’eterogenea compagine di critici del governo Monti – dal leghista Castelli a Barenghi sulla Stampa, a diversi blog – sta facendo battute nelle ultime ore sulla pretesa contraddizione tra quanto Mario Monti ha detto ieri citando l’espressione “poteri forti” e quanto disse a proposito della stessa espressione nel suo primo discorso alla Camera: sostenendo che Monti negò prima che esistano dei poteri forti e ieri invece li diede per esistenti. Può darsi che la contraddizione ci sia – a me sembra di no, e che le due cose dette possano convivere senza smentirsi – ma in ogni caso forse è il caso di dirlo dopo aver tutto quello che Monti disse e non solo delle sintesi appiccicate e parziali.  Il 18 novembre alla Camera Monti disse:

«Permettetemi di reagire, tuttavia, in modo molto chiaro e netto – lo faccio non tanto per me quanto per i miei colleghi di Governo – sulle questioni conflitto di interessi, poteri forti ed altre espressioni di pura fantasia che considero offensive. (…) Un’ultima considerazione a proposito di conflitti di interessi e di poteri forti, e così via. A parte che di poteri forti, lo dico con molto rispetto, in Italia non ne conosco, magari l’Italia avesse un po’ di più qualche potere forte. Se per poteri forti intendiamo quelli veri, ci sono alcuni poteri forti nel mondo ed io ho avuto il privilegio di vederli quasi tutti i veri poteri forti del mondo nelle mie funzioni di Commissario alla concorrenza. Gli onorevoli che hanno manifestato dubbi sulla mia indipendenza di giudizio  e di azione, magari molti di loro sono giovani, quindi, può darsi non ricordino le vicende di dieci anni fa, ma questi poteri forti se le ricordano ancora. Il giorno in cui proibii una fusione tra due grandissime società americane, benché fosse intervenuto anche pubblicamente il Presidente degli Stati Uniti su di me, The Economist scrisse: «Il mondo degli affari americano considera Mario Monti il Saddam Hussein del business». Scusate questa considerazione, ma capirete, quindi, perché siamo leggermente disturbati ma tocca a noi dare la prova che voi non avete ragione da queste allusioni»

Ieri Monti ha detto, al congresso delle fondazioni bancarie (ACRI):

«Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio, che gli osservatori ci attribuivano, dei poteri forti. Non incontriamo, infatti, favori in questo momento di un grande quotidiano che e’ espressione autorevole di poteri forti, e presso Confindustria. Ma scopro oggi che il potere fortissimo dell’Acri apprezza la nostra azione»

Io ci vedo molto uso di “cosiddetti” e di ironie sull’uso dell’espressione: sostenere quindi che Monti abbia in un caso voluto negare l’esistenza di poteri forti e nell’altro affermarla, mi sembra sia tirare molto le sue parole per la giacchetta, a scopo di “a-ha!”. Ma vedete voi.

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4 commenti su “A-ha!

  1. zuckerman

    “ma in ogni caso forse è il caso di dirlo dopo aver tutto quello che Monti disse”:
    Macchevordì?

  2. uqbal

    No no no. Monti si è improvvidamente rivelato, e ora siamo tutti al di là dello specchio!

Commenti chiusi