Notturno

La colonna sonora di “Behind the candelabra” è un po’ confusa e di qualità alterna, come peraltro era la musica di Liberace, il musicista ed entertainer raccontato nel film con Michael Douglas e che è stato appena presentato a Cannes. Nella raccolta ci sono cose di Liberace, passaggi di Michael Douglas stesso, baracconate orchestrali utili a raccontare il baraccone musicale costruito da Liberace. E un paio di cose di Chopin, che – non vi scandalizzate, ci capiamo – condivideva con Liberace il pianoforte e un’inclinazione alla malinconica svenevolezza. Uno dei due pezzi è infatti il campione mondiale della grandezza pianistica svenevole, un Notturno leggendario e usato in montagne di altre colonne sonore, da Exodus a La febbre del sabato sera (e non solo: era in un episodio di Dexter, e i Muse lo hanno infilato in coda a una loro canzone del 2009). Chopin lo ha scritto che non aveva neanche vent’anni, tra il 1829 e il 1830 e ha una formidabile dolcezza cantabile con il colpo di genio teatrale di quel passaggio più concitato e preoccupato prima della fine, quello che sembra dire “e se non fosse tutto così bello e dolce?”. Ma passa subito.

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Un commento su “Notturno

  1. Fiandrino

    Libertà d’informazione, pluralismo dell’informazione. Si trincerano dietro queste parole i giornalisti coraggiosi. Peccato che in questo paese non esista per loro ne libertà ne pluralismo. Il pluralismo dell’informazione collassa in un giudizio indifferenziato da parte di ogni giornalista che guarda caso esprimono tutti gli stessi concetti, giornalisti indifferenziati. Curiosa questa conformità di tipo.
    http://pagliablog.blogspot.it/2013/06/giornalisti-coraggiosi-hahahaha.html

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