La legge dei vent’anni

È quella, secondo il direttore del Foglio, per cui alla sinistra occorrono vent’anni per ammettere di avere avuto torto: ““La legge dei vent’anni” è quella dell’autocritica a sinistra per le maggiori follie credute e confessate e praticate in ambito politico-ideologico. Devono passare almeno due decenni (1956-1976) per ammettere che lo “scudo” della Nato assicura all’Italia di non finire come l’Ungheria; una ventina d’anni per rinnegare la battaglia contro i missili a Comiso, sempre una ventina per dire che Craxi era un modernizzatore e Berlinguer un passatista, una decina circa (si fanno progressi, 1990-2000) per capire che il Kuwait andava liberato, sarà intorno al 2008, vent’anni giusti dalla fine del secondo mandato di Reagan, che smetteranno di dare del cowboy ai presidenti americani. Che due palle”

Il Foglio

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