Quelli che fanno la storia

Uno decide che quando – a ogni ripetizione di stupidaggine da questa procura o da quel ministero – lo chiamano i soliti cronisti d’agenzia per chiedergli se vuole dire qualcosa, uno decide di dire no. Grazie, buon lavoro. Abbiamo già detto tutto, e una certa rassegnazione – se non alle porcate fatte – affiora almeno rispetto alle porcate dette. Adesso, dopo aver detto per anni che chiedere la grazia non aveva a che fare con un’ammissione di colpevolezza, spiegano che per avere la grazia ci vuole un’ammissione di colpevolezza. Sono dei cialtroni che non sanno più fare nemmeno il loro mestiere, altro che buttarsi in politica, ma vuoi ripeterlo ogni volta? Per chi? Per Sabelli, mio illuso punto di confine tra quelli in grado di ragionare e quelli rancorosi del partito preso, quelli che la sanno lunga? Insomma, lascio perdere, e dico no grazie.

Mi limito quindi a segnalare questa storia. Un po’ di tempo fa il Corriere della Sera allegò un’enciclopedia in cui Sofri, quello anziano, veniva dato come “militante del nucleo storico” delle Brigate Rosse. Lo strafalcione mise il Corriere molto in imbarazzo, si scusarono per scritto sul giornale, ma la frittata era fatta: su un’enciclopedia. Qualcuno volle minimizzare, altri capirono trattarsi di una nuova tappa (stavolta involontaria) della riscrittura della storia operata in certi processi, e nella fattispecie in quello di cui si sa. Si comincia col dare a Lotta Continua dell’organizzazione terroristica, e si finisce col dire in un enciclopedia che Sofri è un fondatore delle Brigate Rosse.

Si finisce? Magari. A chiusura del cerchietto (ma il cerchio maggiore genererà mostri ancora, vedrete), ecco cosa sta scritto su Tuttolibri della Stampa oggi, in una recensione che parla d’altro: “Lotta Continua – il caso chiuso di Curcio e quello opportunamente ancora aperto a scopo politico di Adriano Sofri – ha tenuto banco a lungo nelle cronache di questi anni”.

E Curcio è diventato di Lotta Continua, con uno scambio tipo Anastasi-Boninsegna o Benetti-Capello. Bel lavoro.

La Stampa, Macchianera

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