Certo, ci sono cose peggiori, al mondo. E ci sono cose peggiori anche nei soli palinsesti televisivi. Ma un promemoria ogni tanto sulla miseria intellettuale dei nostri telegiornali, è moralmente giusto lasciarlo. Prendete il Tg2, per esempio (dai, ma tu guardi il Tg2?, oppure ma è come sparare sulla croce rossa: e così via): qualche giorno fa hanno esposto in un lungo servizio un sondaggio sull’uomo più bello degli ultimi quarant’anni. Giuro. E non è finita: il sondaggio era stato commissionato dal Tg2 stesso. Cioè, hanno pure pagato dei soldi (va’ a sapere a chi). E hanno avuto anche il fegato di dirlo in giro.
Voi direte dai, ma tu guardi il Tg2?, come i miei amici a cui l’ho raccontato. Beh, a parte che è per colpa dei qualunquisti menefreghisti come voi che il paese va a rotoli: che voto avevate a Educazione civica? Ma soprattutto, era il giorno di pasquetta: tutti gli altri telegiornali avevano trasmesso pezzi sulle scampagnate fuori porta e sui menu di pasquetta. Peggio: mediocri e vecchi pezzi sulle scampagnate fuori porta e i menu di pasquetta. E già, voi ridete, alzate le spalle, e mi spiegate che è così a ogni festa comandata. Ma perché? Perché, dico io? Non si può immaginare un mondo migliore, dare alla pace una possibilità, sentire il vento del cambiamento, e sperare in una rivoluzione? La società italiana è matura per l’abolizione dei servizi cretini nei telegiornali: appena sono maturi i direttori, è fatta
Vanity Fair
Il menu di pasquetta
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.