Ci sono poche cose che avrei voluto sapere di Madrid prima di andarci che non fossero scritte su una buona guida aggiornata (TimeOut, Rough, LonelyPlanet, quelle lì).
La prima è che bisogna cercare di stare alla larga da quel gorgo affollato di orrori estetici e antropologici che è la Puerta del Sol e le strade che ne partono. Adesso ci sono pure i cantieri ad aggravare la situazione. Purtroppo è al centro esatto della città e quindi qualche volta tocca prendere fiato e attraversarlo.
La seconda è in quale albergo andare. Il mio consiglio parte da una verifica sul campo: a Madrid non esistono alberghi graziosi e tranquilli. Quelli migliori sono albergoni fatti a forma di albergoni di lusso globali, stucchi e ori e quelle robe lì, e centinaia di stanze. Altrimenti è dilagato uno stile minimal fighetto, bianco e nero loungizzato, piacevole ma più londinese che madrileno. Più a misura d’uomo e di storia locale c’è forse l’Orfila, che è molto caro. Oppure il Suecia, che è piuttosto caro. A questo punto consiglio di ripiegare sul genere che ho detto ed evitare il Santomauro dove abitava Beckham, che è elegante ma troppo costoso (320 euro la doppia) per quel che offre e scegliere tra il Petit Palace Embassy e il Quo, a circa 120 euro la doppia ciascuno. Il primo è a Salamanca, il secondo vicino alla Puerta del Sol ma senza esserne contaminato. Il primo va bene se avete voglia di stare in un quartiere che non è il centro (ma dieci minuti a piedi più in là), il secondo va bene se vi è comodo stare in centro.
Se invece siete giovani, consiglio il Miau. È sopra una delle piazze più animate della città e ha stanze gradevoli e a buon prezzo (60 euro la doppia).
La terza è che Madrid è piccola: i quartieri rilevanti si fanno tutti a piedi, cercando di camminare dal lato all’ombra della strada.
La quarta è che nei bar di Plaza de la Paja si sta belli tranquilli. A seguire nei miei gusti di bar tranquilli, Plaza de Oriente.
La quinta è che c’è il boom delle espadrillas, e fanno la fila per comprarle in un negozio rinomatissimo dietro Plaza Mayor. Adesso non mi ricordo né il nome del negozio né il nome locale delle espadrillas, ma poi controllo.
Madrid: ciò che il turista deve sapere
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