Primarie che sia troppo tardi

Ecco il testo della lettera di Daniele Protti al Riformista di cui avevo scritto qualche giorno fa:

“Caro direttore, dalla lettura dei giornali apprendo che l’agenda del
centrosinistra (con o senza trattino? mah) è occupata principalmente,
in questa fase, dall’organizzazione e regolamentazione delle
primarie. Ho letto di sedi dei collegi elettorali, di finanziamento,
di deposito delle candidature, di campagna elettorale. Problemi
ineccepibili, anche se tarlati dal dubbio dell’inutilità.Tutti sono
d’accordo, almeno a parole, per Prodi candidato premier, poi però c’è
la corsa dei “piccoli” per fare finta di essere alternativi a Prodi.
Una messinscena che potrebbe essere motivata con l’esigenza di
rendere la designazione del professore simbolica (noi centrosinistra
facciamo le primarie, nella monarchia del centrodestra manco ci
provano) e spettacolare. Se tuttavia proviamo a fare i conti di
quanto costeranno le primarie, possiamo venir assaliti dal sospetto
che con quei soldi si potrebbero produrre due o tre spot “come si
deve”, che forse avrebbero maggiore impatto sull’elettorato. Ma
tant’è, ormai la decisione è presa, obtorto collo o no.
Manca tuttavia, nell’agenda del centrosinistra organizzatore delle
primarie, la chiarezza su un punto non da poco: si può votare solo
per Prodi o Bertinotti o Pecoraro Scanio o Di Pietro o Mastella? E se
molti elettori votassero per un non candidato -per esempio Walter
Veltroni- che cosa succede? Voti annullati?

Il problema non è da sottovalutare. Supponiano che su decine di
migliaia di schede (per esempio sul 5 o 10 per cento dei voti
espressi) compaia il nome di Veltroni.Tecnicamente (se il regolamento
prevede che gli elettori possano votare solo per le candidature
ufficiali) sono voti nulli. Politicamente, è un’altra faccenda.
Se ciò accadesse, cosa fa il centrosinistra? Lo struzzo? Fa finta di niente?
Non è una questione capziosa. Perchè molti, non solo ds, sono tentati
proprio dal votare Veltroni. Per vari e diversi motivi. Ad esempio:

-apprezzamento per il sindaco di Roma e per come ha cercato di
tenersi alla larga dal malpancismo del centrosinistra;

-oppure per mandare un segnale a Prodi (non sei l’unico che può vincere);

-oppure per rompere con una certa ostilità antipartiti (Veltroni è
uomo di partito, non è un alieno venuto dai movimenti, dalla società
civile e via fantasticando);

-oppure ancora per dire che Veltroni è una “riserva della repubblica”
(almeno per il centrosinistra).

Se una parte dell’elettorato del centrosinistra volesse esprimere una
propria preferenza (non solo per Veltroni, ma anche per D’Alema,
Fassino o Rutelli, why not?) perchè non lo può fare, proprio nelle
primarie? Conosco già la scandalizzata obiezione: ma allora sarebbe
un sondaggio!! Esatto. E cos’altro sono le primarie, almeno in questa
“prima volta” italiana? Un sondaggio, peraltro in qualche modo un pò
forzato (non è stato detto che bisogna che Prodi abbia almeno il 70%
dei voti?).

Non riesco a vedere nulla di scandaloso nella possibilità che qualche
elettore del centrosinistra esprima liberamente il suo convincimento,
senza che questo venga archiviato come “voto nullo”. Meglio una
preferenza reale che una scheda bianca. Quella sì desolata e
desolante.Non credo che nè i Ds nè gli altri partiti dovrebbero aver
paura di questa libera espressione del convincimento degli elettori.
Neppure Prodi: che anzi -dal momento che vincerà- potrà usare il
risultato per capire meglio il “popolo” che dovrebbe guidare. E
dunque per affinare ancor meglio la sua capacità di costruire
consenso.

Temo invece che, se le candidature saranno “blindate”, ci potrebbe
essere una spiacevole quota di astensionismo e di schede bianche.

Daniele Protti”

Il Riformista

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