Gasthaus

Nella speranza che qualcuno li trovi utili, come sono utili a me quelli altrui in giro per il web, riporto i miei pareri sui tre alberghi di tre città crucche dove sono appena stato con la famiglia. Ricordando che nella critica alberghiera una rondine non fa primavera; però fa una rondine

A Monaco sono stato al Platzl, che pareva più gradevole e tipico degli altri albergoni buoni, e come tale si vende. L’edifico è bello e antico e anche gli interni pubblici. Non costa poco (150 euro una doppia minuscola e 250 una doppia grande), ma le due stanze in cui ho pernottato erano invece ugualmentre anonime – quella sul retro rumorosissima di ubriaconi locali nelle birrerie circostanti – calde e senza aria condizionata. Bagni ciechi, personalità zero. Il portiere africano all’ingresso, simpatico e con competenze sull’italiano, l’unica cosa memorabile.

A Vienna sono stato allo Schwarzenberg Palais, che è un inatteso palazzo nobiliare con parco in mezzo alla città. Ha un orrendo parcheggio di fronte, ma tutto il resto è fantastico. Ci si sta benone, tranquilli, e ha spazi bellissimi, dal bar al parco. Le camere sono molto diverse tra loro (le peggiori sono più piccole e danno sul parcheggio anziché sul giardino), ma tutte piuttosto belle, e le doppie costano dai 200 euro in su. Lo consiglio molto.

A Graz sono stato allo Schlossberg, che è più piccolo e aggrappato ai piedi della rocca, dall’altra parte del fiume rispetto al formidabile museo d’arte contemporanea (di cui scriverò ancora). Lo consiglio altrettanto, perché è molto carino e ha stanze grandi (una doppia 180 euro, una doppia con due stanze 300), e delle fantastiche terrazze e terrazzette che si arrampicano sui tetti e verso la rocca, con una micropiscina e una gran vista.

Due su tre, buono.

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