Ognuno ha la sua crociera

Il racconto di Michele Serra sulle crociere è formidabile. Intanto è notevole l’ormai rinomata spudoratezza di Michele Serra nel disprezzare le masse: Lui pensa del popolo – quel popolo che incontriamo negli autogrill in questi giorni, e a cui spesso assomigliamo tutti senza accorgercene, anche Michele Serra – le cose più spregevoli che ne pensiamo tutti, ma non si astiene dal dirlo apertamente. Che sia bene o male non so, ma è notevole, appunto.

Poi il povero Serra si è fatto una terrificante e fantozziana crociera da debosciati che dev’essere durata parecchi giorni, e per lui deve essere stato l’equivalente che per Pascal Vicedomini essere mandato in Iraq.

Infine, il suo articolo è fantastico. A me pare ulteriormente fantastico – per quanto riguarda il rapporto con le navi e il mare – perché sto leggendo questo bellissimo – e del tutto diverso – libro di William Langewiesche che si chiama “Terrore dal mare”, pubblicato qualche mese fa da Adelphi

Repubblica

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