Aggiornamento

Ieri sono stato nell’elegantissimo studio dell’avvocato Cantore, tutto mogani e severità (sì, è accanto a Radio DeeJay, ma l’atmosfera è diversa): ho rispettato lo zerbino innocente e ho chiesto dell’avvocato a una signorina. Lei mi ha chiesto chi ero e se avevo un appuntamento, gentilmente. Io ho detto di no. Lei mi ha chiesto cosa volevo, ancora gentilmente ma con qualche allarme. Io le ho mostrato la loro minacciosa letterina. Lei l’ha guardata e mi ha detto che l’avvocato Cantore era in tribunale (a richiedere ergastoli per degli abbonati Sky, presumo). Posso parlare con qualcun altro?, ho chiesto io. Attimo di smarrimento, e poi mi ha chiesto se per favore posso mandare un fax spiegando di cosa si tratta, così ne parlano con “il cliente” (attimo di smarrimento mio, che pensavo di essere io, il cliente). Ho ringraziato e sono uscito dall’elegantissimo studio dell’avvocato Cantore, con tutte le conseguenze del caso. Non ho mandato affanculo nessuno

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