L’esercito del surf

Non so se questa cosa di Squonk avesse a che fare con certe cose che vado dicendo da tempo, o se la mia sia presunzione o coda di paglia. Ma indipendentemente da questo, la sua obiezione mi pare tanto condivisibile quanto insignificante.

Squonk dice che la pretesa di ringiovanimento delle classi dirigenti italiane non debba dare per scontato che “giovane è buono-bravo-bello”. E che “quello che conta è la capacità delle persone, non la loro età”. Che è come dire a un assetato che chiede acqua: “guarda che non basta l’acqua”.

Squonk è in buona fede, ma non capisco con chi ce la possa avere (ce l’avrà con qualcuno: uno non si sveglia la mattina e dice “guardate che non basta l’acqua”, senza motivo). Non credo che si trovi nessuno che possa obiettare al suo argomento: mentre si trovano moltissimi che il suo argomento lo usano strumentalmente e in cattiva fede per opporre resistenza a qualsiasi rinnovamento.

Quelli che dicono “nuovo non è di per sé buono”, però, lo potrebbero dire con maggiore serenità in un mondo normale. Io credo che per come sono messe le cose in Italia, nuovo sia già di per sé un passo avanti: basta dare un’occhiata al vecchio. Certo, c’è sempre il caso Berlusconi, a proposito delle pretese novità: ma ammesso che lo si voglia catalogare come novità, daccapo, è come dire a chi vuole comprare un ombrello se piove che “la settimana scorsa me ne hanno venduto uno rotto”. Uno sta attento, ma l’ombrello continua a essere la soluzione più ovvia.

Inoltre, l’obiezione è ancora più indebolita dal suo contrario: l’età delle attuali classi dirigenti è forse garanzia di capacità? Vi si accompagna? Non direi, no?

E allora, io spero che sucecda qui come in Gran Bretagna e come in Spagna: che le scelte importanti siano d’ora in poi affidate a gente “giovane” (sempre di quarantenni parliamo), in gamba, che conosce il mondo com’è oggi e con quello si vuole misurare. Ma se invece le si affidassero a gente giovane e di cui non capiamo bene l’esperienza e le capacità, non mi preoccuperei più di tanto. Le cose bisogna cominciare a cambiarle, e che il cambiamento possa essere faticoso mi sembra il più piccolo dei rischi, per come stiamo messi, e per come lo staremo

Squonk

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