Passi avanti verso il secolo dei lumi

Stamattina su Repubblica c’è una pagina di Vittorio Zucconi sotto il titolo “La preghiera non aiuta a guarire”. La ricerca di un’importante clinica americana (uscita ieri sul New York Times) ha dimostrato che se sei malato e qualcuno prega per te non hai maggiori possibilità di guarigione di uno per cui non prega nessuno. Il titolo è equivoco: la ricerca non riguarda il pregare per se stessi, che forse potrebbe avere delle implicazioni psicologiche benefiche, indipendenti dall’eventualità che lassù ci sia qualcuno che ti ascolti (eventualità inattesamente smentita dalla ricerca, definita da Repubblica “studio choc”), ma la preghiera di qualcun altro, appunto. Toccherà affidarsi alla medicina

Repubblica

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