(Attenzione, Vincenzo mi segnala dalla Val d’Aosta che la lista Vallée d’Aoste va contata come indipendente: ho aggiornato le cifre che seguono, ed è cambiato solo il rapporto citato nelle ultime due righe)
Ok, non pensiate che sia stato facile. La legge elettorale, mai abbastanza vituperata, nasconde un’infinita quantità di complicazioni (non ultima quella che ha permesso a Calderoli di montare la sua ultima pensata), e fare i calcoli ha implicato esplorare una quantità di dettagli. Ma anche a riassunto dei precedenti e intricati post, ecco i numeri definitivi sulle elezioni a partire dai dati del Viminale (ricordatevi che quelli esatti e ufficiali sono ancora da venire e con il Viminale non c’entrano niente). C’è una sola incompletezza: come ho già scritto, mancano gli scrutini di sette sezioni estere, che valgono in media mille voti ciascuna, e quindi è da escludere cambino le conclusioni. Eventuali dati che doveste incontrare diversi da questi derivano o da malafede, o dal non aver capito che c’erano diverse cose da sommare.
Nessuna coalizione ha avuto la maggioranza assoluta: entrambe sono sotto il 50% sia al Senato che alla Camera.
Alla Camera l’Unione ha avuto 19.001.684 voti, e il Polo 18.976.460.
Ma bisogna aggiungere i voti della Val d’Aosta (calcolati separatamente perché hanno leggi elettorali diverse): 35.302 per l’Unione e 19.237 per il Polo.
E bisogna aggiungere i voti dei seggi all’Estero: 459.454 per l’Unione e 369.952 per il Polo.
In tutto, quindi, l’Unione ha 19.496.450 voti e il Polo 19.365.649.
Alla Camera – dove votano tutti gli elettori maggiorenni – l’Unione ha ottenuto quindi 130.801 voti più del Polo
Al Senato l’Unione ha avuto 16.725.077 voti, e il Polo 17.153.256.
Ma bisogna aggiungere i voti di Val d’Aosta e Trentino Alto Adige (calcolati separatamente perché hanno leggi elettorali diverse): 393.287 per l’Unione e 206.498 per il Polo.
E bisogna aggiungere i voti dei seggi all’Estero: 426.544 per l’Unione e 332.990 per il Polo.
In tutto, quindi, l’Unione ha 17.544.908 voti e il Polo 17.692.754.
Al Senato il Polo ha ottenuto quindi 147.846 voti più dell’Unione
(se non si giudicasse indipendente – è il caso del conto compiuto da Gian Antonio Stella – la lista altoatesina Unione Pop. Aut., questa cifra salirebbe a 155.173)
Se si ritenesse – per ragioni qui ritenute prive di senso – di sommare il numero complessivo di voti espressi per le due camere, il risultato sarebbe di 17.045 voti in più per il Polo
(grazie ancora a Webrebelde, e anche a Camillo, per il confronto sui dati)
(Ancora sulla lista Vallée d’Aoste: io ritengo che per considerarne gli elettori dei fautori di un governo dell’Unione ci volesse un’adesione meno dubbiosa, e quindi l’ho classificata indipendente. Ma un qualche tipo di adesione c’è, e può avere senso una valutazione diversa.
“Sulla base dei programmi presentati a livello nazionale, la lista «Vallée d’Aoste» considera la coalizione di centro-sinistra più rispettosa dei principi autonomistici e più sensibile alle problematiche delle minoranze linguistiche, così come evidenziato da un programma che risponde meglio, nella sostanza, a molte delle richieste da noi evidenziate. Il voto in Parlamento terrà conto della reale volontà del centro-sinistra di trasformare gli impegni presi in campagna elettorale in un programma di governo che contenga chiari impegni per contrastare le spinte neocentralistiche e valorizzare le minoranze linguistiche e culturali.”)