La rivoluzione italiana

COMUNICAZIONE DI PAOLO GUZZANTI A TUTTE LE DONNE E GLI UOMINI DELLA RIVOLUZIONE ITALIANA

25 Novembre 2006

Cari amici

Benché io riesca a leggere molte delle vostre lettere, tuttavia non riesco a leggerle tutte.

Ma chi le ha lette tutte mi avverte con allarme che qui nel nostro gruppo di rivoluzionari serpeggerebbe la delusione, la frustrazione, il senso dell’abbandono, e poi la rabbia, quasi la rivolta.

Io non so se è vero, ma qualcosa avevo già percepito.

Mi si rimproverebbe di essere più o meno sparito dal 17 novembre a Torino, insalutato ospite.

Ebbene, io so come funzionano i gruppi e conosco il tasso di nervosismo umano che vi alberga.

E’ umano.

Però vi prego, veramente vi prego, di considerare che:

A) sono andato a Torino in condizioni di salute pessime, imbottito di cortisone e antibiotici, quando avrei dovuto seguire l’ordine dei medici di stare a letto per non rischiare la terza broncopolmonite in sei mesi.

B) appena tornato a Roma è scoppiato il caso Litvinenko che è esploso in maniera dirompente su tutta la stampa internazionale e al quale io ho dovuto dare priorità: viene PRIMA della manifestazione del 2 dicembre, perché mi coinvolge e coinvolge tutta l’Italia.

C) Mentre imperversava il caso Litvinenko-Scaramella, mia madre è morta, l’ho dovuta soccorrere, mettere in una bara, presiedere a tutte le funzioni tristissime del caso fino alla cremazione.

D) La morte di Sasha ha aperto la fase due dello scandalo internazionale e sono costretto a dare dieci interviste al giorno e scrivere articoli a tutto spiano.

E) TUTTO CIO E’ LA RIVOLUZIONE ITALIANA. Non è una distrazione o un diversivo. La Rivoluzione Italiana l’ho inventata io, questo blog è una mia creatura, tutti voi lo state animando in maniera grandiosa e fra ieri e oggi siamo quasi arrivati a 650 iscritti. E’ un lavoro ciclopico, fulmineo (poco più d’un mese), meravoglioso, con gente che qui dentro sta dando tutto quel che può e che ha.

Di conseguenza, mi spiace, ma non ho tempo per piagnistei, recriminazioni, delusioni. Vi prego di avere pazienza anche voi, faremo insieme i passi ulteriori ma abbiamo insieme avviato un processo storico che cambierà l’Italia.

Io e voi.

Insieme.

Dalla nostra rivoluzione si farà la nuova Italia, non dai bronci e dalle incomprensioni.

Quindi state uniti, non alimentate mugugni inutili, ricordate che siamo osservati e letti da amici e nemici, ricordate che parecchi fra gli iscritti sono spie e provocatori che fanno il loro mestiere.

Noi non abbiamo nulla da nascondere e questa è la nostra forza.

Uniti vinceremo.

Viva la Rivoluzione Italiana, viva l’Italia

Paolo Guzzanti


Rivoluzione italiana

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