Il dibattito politico italiano ieri era fatto di questo:
– uno scontro tra “donne della sinistra” di cui si capiva che non c’era scontro ma solo una sbadataggine formale delle molte di questo governo
– una rissa nel centrodestra per le bandiere dell’UDC di cui si capiva che probabilmente qualcuno ha semplicemente fatto casino
– una vibrata protesta di alcuni parlamentari perchí i negozi Ikea non vendono i presepi, non avendolo peraltro mai fatto (quando scopriranno che nemmeno le Feltrinelli, poi)
– una questione quella sì clamorosa e sostanziale sui comportamenti di un senatore e un trafficone convinti di giocare alla politica, ma la cui sostanza è a sua volta la produzione di balle
E ieri non era mica un giorno straordinario (le dimissioni irrevocabili di Cossiga solo una settimana fa, ve le ricordate?).
Era un giorno come gli altri, nella vita della politica e del giornalsmo italiano.
E deve essere per questo che faccio strani sogni, ultimamente. Dovrò scriverne qualcosa, prima o poi
La terra dei cachi
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