“Germania-Austria fu combine” Un giallo spiegato 25 anni dopo

di MARCO MENSURATI

ROMA – Come se nel 2029, un ormai stempiato Ibrahimovic, di punto in bianco, si alzasse e chiedesse scusa a tutti gli italiani. E lo facesse raccontando, un po’ divertito un po’ imbarazzato, che quel giorno di giugno, tanti anni prima, nel 2004, «beh, sì, è vero, gli svedesi si erano messi d’accordo con i danesi: un bel biscotto per far fuori l’Italia dagli Europei». Il calcio, si sa è cosa seria, e venticinque anni non sarebbero certo sufficienti a perdonare. Ibra, o chi per lui, verrebbe travolto da fischi e pernacchie, e finirebbe al centro di un processo pubblico.

Più o meno come sta succedendo in questi giorni ad Hans Peter Briegel. L’ex terzino della nazionale tedesca e del Verona tricolore, oggi selezionatore del Barhain, ha avuto la splendida idea di rivelare a un giornale locale, l’Al Ittihad (l’Unione) che nel 1982 ai mondiali spagnoli Germania e Austria concordarono il risultato per eliminare l’Algeria. Il fatto in realtà era noto a tutti da sempre (esattamente come tutti sanno che Svezia e Danimarca concordarono quel doloroso, per gli italiani, 2 a 2): con una vittoria per uno a zero della Germania entrambe le squadre si sarebbero qualificate al turno successivo, ai danni dell’Algeria. La partita fu talmente sospetta che da allora in avanti la Fifa decise di far giocare i gironi in contemporanea.

In Algeria la cosa ha scatenato un putiferio che ha costretto Briegel a precisare le sue parole iniziali («ci accordammo per non impegnarci contro l’Austria»): «Non è che ci fossimo proprio messi d’accordo. Ma sull’uno a zero quando le due squadre si sono rese conto che erano tutte e due qualificate è stato fatto una sorta di tacito accordo. Uno di quelli che si fanno a metà competizione in molti sport». Peggio la toppa del buco si direbbe. Tanto più che, saltato il tappo, altri protagonisti di quella vicenda hanno deciso di confessare.

I principali riscontri arrivano dall’altra parte della barricata. Su tutti quello dell’attaccante austriaco Schachner che alla Bild ha spiegato che «l’accordo era stato fatto durante l’intervallo. Io non ho partecipato. E ne ho sentito parlare la prima volta quando sono andato a lamentarmi con l’allenatore di non aver ricevuto un solo pallone in tutta la partita». Anche il difensore Bernd Krauss conferma: «Sull’uno a zero le due squadre hanno fatto di conto e sono cominciati i passaggi all’indietro. Briegel e Schachner, però, continuavano ad accelerare il gioco tanto che noi ci siamo chiesti: “Ma questi qui da dove vengono?”».

Repubblica

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro