L’ufficio stampa della FIMI ha diffuso con gran vanto la prima classifica annuale delle canzoni più vendute su internet, e alcune redazioni hanno abboccato già e altre abboccheranno. La classifica è del tutto insignificante: si limita a elencare le pretese posizioni, niente di rilevante o che non si potesse immaginare. E se invece che Mary J. Blige prima e Shakira seconda, fosse stato il contrario, sarebbe stata esattamente la stessa cosa per tutti, fuorché forse per le interessate. Fino a che le classifiche non daranno i dati, non diranno quanto si vende, il loro declino nell’interesse comune proseguirà inarrestabile: solo lo specchietto di internet darà alle allodole qualcosa da scrivere, ma presto nemmeno più quello

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