Fuori i secondi

A proposito della ormai accettata e condivisa versione per cui le elezioni anticipate sarebbero state scongiurate per la sola ragione che i parlamentari non volevano rischiare la pensione a cui avranno diritto con altri due anni di legislatura, Giorgio dell’Arti sulla Gazzetta dello Sport ha ricordato anche la vanità dei suddetti parlamentari. Che, dice Dell’Arti, sarebbe gratificata anche dalle televisioni che li cercano per una dichiarazione.

Ora, questa è una cosa che mi incuriosisce da tempo: la mia ipotesi è che dei quasi mille deputati e senatori italiani, quelli che vediamo in tv siano meno del venti per cento. Sono andato sui siti di Camera e Senato, dove ci sono le foto, e li ho passati tutti (poi dite che non mi guadagno la paga di Vanity Fair): ne ho riconosciuti 233 (compreso Turigliatto, ormai), e io credo di averne frequentati più della media. In ogni caso, un quarto.

E gli altri? Dove sono? Perché nessuno li mostra? Sono da vergorgnarsene? (Più di certi che vediamo?). Non si potrebbe fare una serie televisiva sulle vite dei peones? O una striscia quotidiana, tipo Almanacco del giorno dopo: oroscopo, previsioni del tempo, santo del giorno e parlamentare del giorno. Visto che ognuno di noi contribuisce al loro mantenimento, come con gli affidi a distanza, che almeno possiamo avere loro notizie.

Vanity Fair

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