Onde, reti, roba di mare

È andata così. Sono andato dal direttore dei programmi di RadioRai Sergio Valzania, con cui da quattro anni facciamo Condor su RadioDue, e gli ho detto: “dobbiamo fare una web radio”. Lui è un tipo pragmatico e ha chiesto “perché?”. Io ero pronto all’obiezione e ho risposto “perché il futuro è lì, perché la Rai deve andarci prima degli altri, perché così poi lo diciamo in giro e facciamo bella figura”. Lui ha detto “fammici pensare”. Due giorni dopo mi ha telefonato e mi ha detto “una webradio vera non te la faccio fare ancora, che va’ a sapere che combini: prima vediamo di che pasta sei fatto. Vai a Torino per la Fiera del Libro e trasmetti otto ore al giorno da lì solo su internet, e sentiamo che riesci a fare”. Io gli ho detto “ok, capo: però otto ore sono tante. Voglio che venga anche Matteo Bordone di Dispenser”. Lui ha risposto “va bene, anche se le cose dalla Fiera le fa Radio3 e quindi vi chiamerete Radio 3 Web e trasmetterete in diretta anche Fahreneit, che è a Torino con Marino Sinibaldi”. Io ho detto va bene pure questo, anche se avevo paura che Sinibaldi ci facesse sfigurare, che lui è colto, e noi due sventati conduttori da bosco e da riviera.

E quindi la Rai fa una webradio, di contenuti originali prodotti solo per il web, che in Italia non l’ha fatto ancora nessun network nazionale. Mentre invece impazzano le piccole webradio, che sono facilissime da allestire e stanno diventando quello che erano i blog qualche anno fa, alla vigilia del boom. Andiamo in onda (si dice ancora, su internet?) da giovedì a lunedì, ogni giorno dalle 12 alle 20: Radio 3 Web si ascolterà cliccando su un link nel sito di Radio3. Parliamo dei libri e di quello che capita, mettiamo la musica, e quando non riconosciamo gli autori chiediamo a Sinibaldi. Dovremmo divertirci.

p.s. no, non è andata esattamente così, ma quasi.

Vanity Fair

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