Rassegna stampa di giugno:
Le lettere minatorie e i proiettili per monsignor Bagnasco non avevano niente a che fare col terrorismo
Il messaggio cifrato della Lioce era una bufala
L’attentato imminente all’aeroporto JFK era un progetto da dilettanti irrealizzabile
La storia del primo ucciso d’arma da fuoco pare fosse una balla
L’attacco informatico russo all’Estonia non era vero
La Street View di Google, lo faceva già Pagine Gialle in Italia
La celebrazione delle primarie del PD come prima grande competizione tra leaders è stata un po’ precipitosa
L’orologio di Bush non se l’erano fregato gli albanesi
Però le cronache dell’apertura del Billionaire erano verificate e circostanziatissime
Dimenticavo: il pentimento di Basso per il doping era inventato (grazie a Marco)
La stampa, sentinella della verità, guardiano critico dell’informazione, garante dei cittadini, bla bla bla…
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.