Il terzo polo

Si va diffondendo una frase di circostanza, tra i lettori abituali dei due maggiori quotidiani italiani, che dice più o meno così: “sai che la Stampa non è niente male?”. La frase ha del fondamento: per chi non si abitua ad alcune bassezze consuete ai suddetti due m.q.i., la lettura della Stampa può risultare una piacevole sorpresa. Di sicuro non siamo all’estro inventivo che gli esempi internazionali e la modernità suggerirebbero (oggi c’è un pezzo sulla presbiopia e i caratteri troppo piccoli che richiedeva almeno un’ovvia trovata grafica), ma con quello che circola, già un giornale che sprova a farsi venire delle idee non scontate e ripetitive sui contenuti e limita le fesserie (non ha una rubrica di “tipi estivi”, per esempio; e oggi non scrive niente del nuovo look di Gwyneth Paltrow) è ammirevole.

Oggi, sulla Stampa, ci sono tra l’altro:

– una sfrontata intervista a Vittorio Messori sugli abusi sessuali nel clero in cui lui spiega (tra altre trovate scoppiettanti) che la pedofilia non è poi così male;

– un bel pezzo di Maurizio Molinari sull’assassinio del direttore dell’Oakland Post;

– il ritratto dell’ex portiere di hockey campione del mondo novarese che ora fa il vigile e ha ritirato 66 patenti in quattro mesi;

– un divertente e spietato pezzo di Giancarlo Dotto (con finale debole) su candido Cannavò

La Stampa

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