Per me, numero uno

Poi sembra che uno i giornali italiani li critichi per partito preso, e gli faccia schifo tutto. Cosa che non è: ci sono un sacco di persone in gamba. Alcune fanno ottime cose, molte sono purtroppo rassegnate a un modo di fare e scrivere i giornali che è diventato pigro, mediocre e cattivo maestro.

Tra le ottime cose, la migliore del 2007 secondo me è la rubrica di Giorgio Dell’Arti che apre ogni giorno le due pagine “Altri mondi” della Gazzetta dello Sport (disclaimer: io scrivo frequentemente su quelle stesse pagine, ma non bene come Dell’Arti). La rubrica si chiama semplicemente “Il fatto del giorno” e spiega in cinque domande e cinque risposte un argomento da prima pagina (oggi, l’ICI sui beni della Chiesa). Senza dire che è scritta in modo completo, competente e brillante, è il genere di articolo che dovrebbero sognarsi i maggiori quotidiani italiani, incapaci di spiegare le cose alle persone normali, e devastati dalle allusioni, dal parlarsi addosso, e da una notevole indifferenza per i lettori. Io capisco più cose su un argomento da quella rubrica che dalla lettura di sei pagine dei quotidiani di attualità

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