A domanda chiarisco la linea politica di questo blog. Cioè, la linea politica sul global warming. Bene, sul global warming questo blog non ha nessuna certezza. Ad accrescere le sue cautele, questo blog guarda con fastidio i catastrofismi e le manipolazioni apocalittiche, come anche gli scetticismi capricciosi e bastian contrari.
Nella sua pretesa di equilibrio, però, questo blog non può non notare che circola un certo conformismo pigro rispetto al fatto che possiamo prevedere esattamente cosa succederà tra dieci, venti, e cento anni (ovvero che moriremo tutti e cose così): e siccome questa quasi unanime certezza cozza con una delle poche idee di questo blog, ovvero che un batter d’ali di farfalla a Tokyo eccetera e che quindi gli eventi seguano corsi continuamente e imprevedibilmente modificabili, questo blog si limita a bilanciare un po’ il dibattito. E quindi non perché se ne faccia convincere, ma per dar loro spazio paragonabile a quello dei titoloni sul fatto che moriremo bolliti o surgelati da un momento all’altro, questo blog privilegia la segnalazione di articoli come questo
Wall Street Journal
Far circolare l’aria
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