Mark Everett degli Eels (suonano a Milano a primavera) ha una storia familiare piuttosto notevole e tormentata. Incollo quello che ne scrissi su Playlist. Adesso sta lavorando a un documentario su suo padre
La teoria degli universi paralleli è una cosa complicata che riguarda la fisica quantistica. Ma la letteratura ne è rimasta affascinata e l’ha semplificata in riflessioni e avventure avvincenti per il grande pubblico. L’idea è che esistano infiniti universi analoghi a quello in cui viviamo, corrispondenti alle infinite variabili di ogni cosa. Un universo in cui voi state leggendo questo libro ma siete in Australia. Uno in cui state leggendo Guerra e pace. Uno in cui state leggendo Guerra e pace ma siete del sesso opposto al vostro. Uno in cui vi cade una tegola in testa mentre lo leggete. Uno in cui la tegola vi manca di un soffio. Eccetera.
In The beach – il romanzo di Alex Garland – il protagonista immagina a un certo punto che ci sia un universo parallelo in cui lui e la ragazza francese si stanno baciando, e questo lo consola. E tutto Timeline di Crichton è fondato sull’idea che esistano universi in cui il mondo è in fasi diverse del tempo rispetto al nostro, e che spostarsi da un universo all’altro sia come viaggiare nel tempo.
E tutto nasce appunto dalla formulazione di una teoria che si deve a un fisico morto nel 1982 per un attacco di cuore, il professor Hugh Everett. Aveva 52 anni ed era il padre di “E” degli Eels”