Con la televisione, può capitare di distrarsi un attimo e pagarne le conseguenze tutta la vita. Da ragazzo non guardai Drive in, e rimasi tagliato fuori dalle battute dei miei coetanei per anni (Has Fidanken? Ma che voleva dire?).
Da un po’ mi capita ogni volta che passo da RaiUno prima di mezzogiorno: da qualche anno c’è un omino con i baffi che parla di lenticchie o ravanelli. Ma chi è? Come si chiama? Non è neanche tanto giovane: cosa faceva prima? Nell’imbarazzo di essere tagliato fuori da qualche fenomeno molto popolare, cambio e metto RaiTre, dove almeno poi arriva Augias.
Ieri mi è successo di nuovo: in un’altra fascia oraria notevole – le otto della sera, su RaiDue – mi sono imbattuto in un giovanotto ignoto. Ho chiesto a mia moglie, che di solito mi spiega tutto, ma anche lei non ne sapeva niente. Il giovanotto conduceva un gioco in cui i concorrenti dovevano rispondere a domande tipo il cugino del cammello? (dromedario!), e sembrava voler sfacciatamente imitare il successo del personaggio Insinna: stesso modo romanesco di condurre, stesse camicie tendenti all’anarchia, stesso fisico robusto (un po’ più robusto, in questo caso). Per non restare indietro, stavolta, mi sono informato: lui si chiama Enrico Brignano, e ha recitato nell’ultimo raffinato film di Vincenzo Salemme. Il cerchio Has Fidanken si chiude.
Vanity Fair
Incompetenze
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.