Il Partito Gattopardo

La storia del Partito Democratico è breve ma segnata da una continua alternanza di speranze e delusioni: adesso mi pare ci si trovi in una fase paludosa di delusione. Un caso notevole del clima di restaurazione di vecchi meccanismi – ora che è stata riverniciata la carrozzeria – è la preparazione delle elezioni del sindaco di Pisa, che sta seguendo le logiche più apparatistiche della sinistra pre-PD. Niente primarie per decidere il candidato. Candidato scelto unilateralmente dai vertici del partito ignorando e anzi diffidando anche aggressivamente proposte alternative. Vertici che sono gli stessi di sempre. Candidato di consueto e venticinquennale curriculum politico: segretario provinciale della FGCI, poi segretario del PCI a Pontedera, poi segretario del PCI a Pisa, poi segretario del PDS, poi nella segreteria nazionale dei DS, poi parlamentare dei DS, poi segretario dei DS della Toscana. Carriera indiscutibile, che rende inesorabile ora la candidatura a sindaco. Però ci sono molti a Pisa che pensano che le cose si potrebbero e dovrebbero fare in un altro modo, soprattutto ora, e vengono zittiti.

“IL TIRRENO” DOMENICA, 13 GENNAIO 2008

Pagina 2 – Pisa

Pd, esplode la contestazione

Infocata assemblea a Riglione: «Ci sentiamo traditi» Fontanelli: «Le primarie avrebbero spaccato il partito»

PISA. Se anche solo una fetta del popolo del Pd la vede e la pensa come le decine di aderenti al nuovo partito che l’altra sera hanno partecipato alla preassemblea territoriale di Riglione, Marco Filippeschi dovrà sudare parecchio per conquistare tutti i voti che sulla carta gli garantiscono i bacini elettorali di ciò che furono Ds e Margherita. Quella che si è svolta alla presenza dell’attuale sindaco Paolo Fontanelli – intervenuto in veste di coordinatore comunale del Pd – è stata una riunione dai toni accesi e duri. Perché lì la scelta di non ricorrere alle primarie di partito per selezionare il candidato sindaco non è piaciuta e continua a non piacere proprio per nulla.

«Tutti gli interventi – ha spiegato Elisa Cioncolini, ex segretaria Ds di Riglione – hanno espresso profonda delusione. Andavano fatte le primarie di partito. In questa fase andava dato un segnale diretto e forte di qualcosa di nuovo. Che invece non c’è. C’è chi ha detto di sentirsi tradito e alcuni durante la riunione hanno detto chiaro e tondo che alle amministrative non andranno a votare».

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