Buttarla in vacca

Oggi alcuni giornali italiani riferiscono in termini piuttosto superficiali e inesatti la notizia per cui nelle scuole inglesi d’ora in poi non si potranno più usare i termini “mamma” e “papà”, ma solo “genitori”, per non discriminare i figli delle coppie omosessuali (“il ministro della scuola ha proibito…”, dice La Stampa).

In realtà, come avrà sospettato chiunque dotato di buon senso, questa versione è troppo sciocca per essere vera. Quello di cui stiamo parlando è un’iniziativa presa dal ministero a seguito di casi di bullismo e persecuzioni anche molto gravi nelle scuole britanniche: sono state presentate alle scuole delle linee guida per cercare di prevenire o combattere queste violenze e discriminazioni. All’interno di un progetto molto articolato si suggerisce anche agli insegnanti di “non dare per scontato che i bambini abbiano per forza una mamma e un papà”; e per quanto ai benpensanti possa sembrare una sciocchezza di cui sghignazzare al bar, molti omosessuali potranno spiegarvi di quanto sia stato pesante e violento per la loro crescita l’abuso di parole che ad altri suonano “normali”. E ha ragione Massimo Gramellini a dire oggi che lo stesso dovrebbe valere per gli orfani: e infatti vale, ed è sempre valso. Ma comunque, i divieti sono quasi sempre uno sbaglio, in queste materie: ma qui nessuno ha proibito niente

Guardian, Thisislondon

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro
Torna online il sito del Foglio
Non un buon posto per finire in galera