Jhumpa Lahiri (nata Nilanjana Sudeshna a Londra l’11 luglio 1967) è una scrittrice americana di origine bengalese indiana. La sua prima raccolta di racconti, L’interprete dei malanni (1999) ha vinto il premio Pulitzer per la letteratura nel 2000, e dal suo primo romanzo, L’omonimo, è stato tratto il film Il destino nel nome. La scrittura di Jhumpa Lahiri è caratterizzata dal linguaggio semplice e dai personaggi, spesso indiani immigrati negli Stati Uniti, che devono conciliare I valori culturali della loro patria con quelli del loro nuovo paese.
Per un po’ sono circolati articoli su Jhumpa Lahiri ovunque. Gli americani ne parlavano perché è americana, gli inglesi perché è nata a Londra, anche se la sua famiglia si è trasferita negli Stati Uniti quando aveva tre anni. Lei è venuta a Milano la settimana passata. La sua nuova raccolta di racconti – “Una nuova terra”, uscita per Guanda il mese scorso – è arrivata al primo posto della classifica dei bestseller del New York Times. Sono storie di immigrati bengalesi di scrittura molto piana e tradizionale: piccole storie, sentimenti, relazioni. “Una miniaturista”, ha scritto Lev Grossman.