Il Direttore del Foglio, oggi:
Adriano Sofri non ha scritto niente di così scandaloso, niente che implichi la sua messa in stato di accusa sul piano morale o altre forme di risentimento. Capisco il dissenso o l’incomprensione, ma non le accuse risentite, che nel caso Sofri sono la regola da oltre vent’anni. Per come l’ho capita, ed è chiara, la tesi di Sofri è che, con il passare degli anni, un odioso delitto ha cambiato di significato. Chi ha ucciso il commissario non aveva un piano terroristico per attaccare il cuore dello Stato, voleva bensì vendicare la morte dell’anarchico Pinelli. Sono due cose completamente diverse, il terrorismo e l’assassinio di Luigi Calabresi.
Chiunque ragioni con equilibrio capirà che questa differenza di significato, sanzionata per di più dal fatto che gli imputati sono stati condannati per un omicidio di diritto “comune”, non è un dettaglio (segue)
Pingback: Prof. Giulianino « ildan