Pulpito

Il pulpito (dal latino pulpitum che significa impalcatura, piattaforma) o pèrgamo, indica una piattaforma sopraelevata usata per scopi civili e religiosi. Nell’antica Roma il pulpito indicava il luogo elevato dal quale il magistrato romano amministrava la giustizia, un palco dal quale parlavano gli oratori e, come fa Vitruvio, il palcoscenico su cui recitavano gli attori. Con l’avvento del cristianesimo e la trasformazione della società in epoca medievale si identifica il pulpito con il palco elevato e provvisto di parapetto, in legno o in marmo, collocato nella navata centrale della chiesa da cui parla il predicatore. Attualmente tale struttura è raramente utilizzata, anche grazie ai moderni sistemi di amplificazione che consentono al sacerdote di essere udito chiaramente anche dall’altare.

Insomma, in tempi in cui tutti vengono accusati di predicare da qualche pulpito (e anche “non accetto lezioni da…” va molto forte), in realtà dal pulpito vero non predica quasi nessuno. Si predica dall’altare. “Da che altare viene la predica” non suona in effetti altrettanto bene, per quel cozzarsi di vocali. E comunque è sempre stata un’espressione stupida, che pretendeva di annullare il valore e l’importanza di una buona predica solo in nome del luogo da cui venisse pronunciata o di chi la pronunciasse. Invece le cose sono vere o false indipendentemente da chi le dice. Indipendentemente dal pulpito.

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